Mi ha di nuovo preso quella malinconia esistenziale di quando passo più tempo a guardarla l'esistenza che a sperimentarla. È vero che penso troppo e in questi momenti ho anche troppo tempo per pensare troppo.
Mi crea un qualche tipo di dolore fisico pensare che un domani io possa ridurmi come Unamuno su Wikipedia. Già ripudio l'idea di diventare un personaggio in vita e spero vivamente che gli atei abbiano ragione e che non ci sia nulla dopo la morte, che io non sia in grado poi di vedere i posteri parlare di me rendendomi totalmente un personaggio. So che in vita non potrei sostenere il divenire personaggio e vivo nella speranza che se mai farò qualcosa che venga riconosciuto in futuro, tale futuro sia dopo la mia morte e che la morte sia atea o altra vita senza ricordi.
È in questi momenti che vorrei essere e rimanere Nessuno.
Pare che stia citando Pirandello, ma di lui non ho realmente mai letto nulla se non parafrasi e gente che parla di lui come tanto temo facciano di me. Buffo, però, che sono certo lo faranno se combinerò realmente qualcosa di buono nella vita. E buffo che spero che questa nota ne possa cambiare le sorti.
So che non mi resta altro che accettare questa cosa, per quanto possa farmi sentire questo pugno allo stomaco l'idea di ridurmi totalmente a una maschera senza neanche più attore. Penso sia il destino di tutti a prescindere dall'entità.
Forse preferirei venire dimenticato. Morta la persona, morto il personaggio.
Ma Pirandello la sapeva lunga.P.S. in data 04/06/24:
Buffo anche che persona in latino significhi: maschera, attore, personaggio.
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