IX

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POV KIM:
quando ho aperto gli occhi ero sul divano dei walton, davanti a me tutti erano preoccupati e sopratutto jess sembrava stremata e combattuta, da dietro alle tende si scorgeva la luce dei lampioni, doveva essere sera, nella mia mente era tutto molto confuso e riuscivo a malapena a capire quello che stava succedendo.
nonostante i sorrisi e le lacrime di gioia di daelo, jay e jad il mio sguardo si è posato su javon, solo in un angolo che piangeva come un bambino.
jess: "kim, per fortuna stai bene, hai perso i sensi per ben 5 ore, tua mamma è appena uscita da lavoro, sta arrivando"
ero così stanca che ero solo riuscita ad accennarle un sorriso.
quello che jayla e jaden mi stavano dicendo mi è risultato molto sconnesso e confuso, in realtà non li stavo nemmeno ascoltando, guardavo javon, javon in lacrime guardava me. non avevo intenzione di distogliere lo sguardo, i suoi occhi mi trasmettevano più emozioni che mille parole. nel suo volto percepivo sensazioni che non avevo mai sentito prima, sapevo che si sentiva la causa di ciò che mi era successo, si sentiva un coglione ma sapevo per certo che non era pentito di ciò che aveva fatto, lo avrei guardato all'infinito ma la mia stanchezza ha preso il sopravvento, le mie palpebre si sono fatte pesanti e mi sono addormenta.
POV JAVON:
guardavo il suo volto, finalmente avevo capito che era il più bello che avessi mai visto, l'unico che mi trasmetteva qualcosa. ero incazzato, il fatto che non mi fossi accorto che stava male non mi lasciava la mente, non pensavo ad altro, i sensi di colpa mi stavano inghiottendo, togliendomi la capacità di riflettere. in quel momebto mi sarei solo voluto fare del male. come cazzo avevo fatto a non accorgermi che kim aveva smesso di mangiare, che si reggeva in piedi a malapena, che non aveva abbastanza forze per vivere. le lacrime sgrogavano dai miei occhi senza sosta, mi meritavo di essere al suo posto, mi meritavo di soffrire, mi meritavo di restare solo per sempre. come cazzo avevo fatto a pensare che lory sarebbe potuta diventare  la mia ragazza, se solo mi fossi svegliato prima avrei capito di amare kim, di volere solo lei e forse l'avrei potuta aiutare.
era sul divano quando si è di nuovo addormentata. rose, sua mamma, era appena arrivata e ha deciso di portarla in ospedale, era tutta colpa mia cazzo.
*skip time*
erano le 2 di notte, ormai in casa mia ognuno era nella propria stanza ma io non riuscivo a chiudere occhio e quindi sono andato in palestra, ho iniziato a prendere a pugni il mio sacco da boxe con tutta la forza che avevo in corpo. ignoravo la stanchezza e il dolore che mi stavo provocando alle mani, ignoravo tutto; sentivo che la rabbia dentro di me continuava ad aumentare, il respiro affannato mi ostacolava ma nonostante tutto continuavo a tirare pugni a quel maledetto saccone immaginando fossi io, sentivo il bisogno di soffrire per ciò che avevo fatto, per tutte le cazzate che mi erano passate nella mente fino ad allora.
appena mi sono fermato come d'istinto ho preso il telefono e automaticamente ho scritto a quella troia di lory di non cercarmi mai più e l'ho bloccata, poi mi sono seduco contro il muro e mi sono addormentato, distrutto da quella turbina di emozioni che mi stava risucchiando.

IT'S HIM AND I //javon walton//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora