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POV KIM:
ho aperto gli occhi, ero sola, in una stanza spoglia e triste di ospedale, mi sentivo abbandonata a me stessa, volevo alzarmi ma ero attaccata ad una flebo. il mio telefono era poggiato su un comodino vicino al mio letto; 178 messaggi.
ho aperto la chat di mia mamma
"amore oggi lavoro tutto il giorno, appena posso vengo a trovarti, oggi verranno i walton a spiegarti bene tutto"
tutti gli altri messaggi erano da gente che viene a scuola con me o da jess, jayla e jaden. nemmeno uno di javon...
a quel pensiero una lacrima ha solcato il mio viso, ho chiuso gli occhi e ho cercato di calmarmi, forse mi aspettavo troppo da lui.
dentro quella stanza con infermieri che andavano e venivano il tempo sembrava non passare mai; non sapevo quando i walton sarebbero arrivati e sinceramente mi sentivo di merda. nella mia testa rimbombava l'immagine di javon che piangeva, faceva sul serio o mi prendeva per il culo? il quel momento lo odiavo più che mai, se solo avessi potuto gli avrei tirato uno schiaffo.
erano circa le 10 del mattino quando ho sentito la voce familiare della mia migliore amica che una volta entrata nella stanza è corsa verso di me e mi ha abbracciata con delicatezza. dietro di lei scorgevo la figura di jaden che mi sorrideva nel modo più genuino che possa esistere, di javon nemmeno l'ombra...
la vista di quelle due persone mi ha fatto sorridere sinceramente come non facevo da tempo, li ho guardati per alcuni secondi e poi sono scoppiata in una risata fragorosa che mi ha avvolta, jay e jad mi hanno guardata perplessi per alcuni istanti e poi hanno iniziato a ridere e piangere di gioia assieme a me, non sapevo cosa mi era preso ma ero lì, felice e con le mie persone preferite in assoluto, con i miei migliori amici, la mia seconda famiglia.
dopo aver riso per un po' jay e jad si sono seduti sulle sedie che si trovavano ai piedi del mio lettino, mi guardavano ancora ma adesso con uno sguardo più preoccupato.
jayla: "perchè non ci hai detto nulla?"
aveva gli occhi lucidi e il suo cuore era a pezzi.
jayla: "sono una persona schifosa, non mi sono accorta che la mia migliore amica stava male e ho rischiato di perderti"
avrei voluto risponderle in mille modi ma tutto ciò che è uscito dalla mia bocca è stato un "scusa", avevo spostato lo sguardo su jaden, si limitava a piangere e a guardarmi, anche jay stava singhiozzando ora. quell'immagine mi ha diviso l'anima in tanti piccoli frammenti affilati che mi tagliavano da dentro.
nonostante ciò continuavo però a pensare a LUI, perchè non si era nemmeno degnato di venire in ospedale?
*skip time*
ormai ero rimasta sola in stanza, erano circa le 2 del pomeriggio e ho deciso di provare a riposarmi un po' e fare un pisolino. ho chiuso gli occhi e ho visto il suo volto sorridente, i suoi occhi brillare vedendomi, ho visto lui innamorato di me, mi sembrava di percepire la sua presenza, provavo una strana sensazione che mi ha portata ha spalancare gli occhi di scatto.
LUI ERA LÌ, javon era di fronte a me con la sua mano poggiata sulla mia, con lo sguardo triste e pentito poggiato sul mio volto e sul mio corpo debole e stremato.
era lì che mi guardava e piangeva, piangeva come se fosse solo, piangeva come se mi avesse persa, piangeva come se ci tenesse davvero a me, piangeva come se fosse innamorato di me.
io lo guardavo, lui mi guardava; non riuscivo a capire se il suo sguardo era sincero, dentro di me sentivo di si ma non riuscivo a fidarmi di lui dopo tutto quello che era successo, non riuscivo a non pensare a quanto lo odiassi, ma allo stesso tempo lo amavo come non avevo mai amato nessuno, lo amavo come quando l'ho inziato ad amare la prima volta che l'ho visto, lo amavo come se non fosse accaduto nulla.
dopo qualche minuto di silenzio si è seduto, mi ha sorriso e mi ha iniziato a parlare, più che altro ha detto una frase che mi è parsa più vera che qualsiasi altra cosa.
javon: "scusa, so che è tutta colpa mia"
lui mi stava guardando speranzoso di una risposta.
kim: "no sono stata io, sono io che mi faccio troppe aspettative"
javon: "davvero kim sono stato un coglione"
kim: "jav tranquillo, non sono arrabbiata con te, ora se vuoi puoi pure andare"
javon: "kim proprio non capisci eh?"
io lo guardavo un po' perplessa.
javon: "non posso andare e non lo farò perchè IO TI AMO"
tutto d'un tratto era come se fossi di nuovo me stessa, la ragazza solare felice e innamorata dell'amore. ho guardato javon negli occhi, riuscivo a scorgere solo sincerità; ho sorriso, lui ha sorriso; si è chinato su di me e mi ha dato un bacio, il bacio che aspettavo da tutta la vita, il bacio che mi ha risvegliata.
javon: "da adesso siamo io e te, te lo prometto"

IT'S HIM AND I //javon walton//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora