CAPITOLO 3 - BRIVIDI

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Netsu dopo aver concluso il suo allenamento si sentiva nuovamente in pace con il mondo, aveva dato fondo a tutte le sue energie e insieme al sudore anche tutta la tensione se ne era andata.
Adesso era stanco nel fisico, ma rinfrancato nello spirito, pronto per affrontare quel bastardo del suo compagno di stanza.
Doveva solo provare ad avvicinarsi e lo avrebbe ucciso seduta stante.
Gli avrebbe rovinato quel bel faccino perfetto.
Prima però aveva due cose importanti da fare: incontrare Kata e soprattutto chiarire le cose con Shizuka.
Era la sua ragazza e lui voleva un minimo di rispetto, altrimenti poteva andare a quel paese.
Non era più il ragazzino infatuato che le andava dietro ai tempi delle medie.
Era stata lei, qualche mese prima, a chiedergli di uscire e lui aveva accettato.
Era rimasto sorpreso dalla sua richiesta visto che aveva sempre rifiutato la sua corte.
Certo, in quegli anni era cambiato molto sia caratterialmente che fisicamente grazie ai duri allenamenti a cui si sottoponeva continuamente, forse aveva influito anche la sua popolarità.
Non lo sapeva e non gli interessava, però adesso non poteva trattarlo così.

Dopo essere uscito dagli spogliatoi prese il cellulare e la chiamò.
"Ciao Netsu. Pensavo fossi agli allenamenti."
"Ho appena finito. Possiamo incontrarci?"
"Adesso avrei un po' da fare... dovrei studiare..."
Netsu sapeva che non era una scusa, Shizuka era una gran secchiona.
Però questa volta doveva trovare un minuto per lui. Alcune volte Netsu non riusciva ad essere ragionevole.
"Per due minuti non perdi niente."
Shizuka capì dal suo tono che il suo ragazzo non era in vena di ricevere un rifiuto.
Quella mattina aveva esagerato e lo aveva trattato con troppa freddezza, ma l'arrivo di Seika aveva occupato completamente i suoi pensieri.
Forse avrebbe dovuto lasciarlo, ma in fondo Netsu le piaceva, era proprio un bellissimo ragazzo, e il moro non aveva mostrato nessun interesse per lei. Ad essere sinceri per nessuna.
Non era nel suo carattere lasciare una cosa certa per una neanche lontanamente possibile. Ci avrebbe ripensato nel caso le cose fossero cambiate.
Per il momento era meglio tenersi stretto Netsu e al tempo stesso cercare di giocare le sue carte con Seika. Non avrebbe certo lasciato la strada libera alla sua amica Misako.

"Ok. Tra poco faccio una pausa perché devo scendere per lavare alcuni vestiti. Ci vediamo fra 10 minuti in lavanderia."
"Ok. A dopo."

Netsu avrebbe preferito vederla in camera per combinare qualcosa, ma probabilmente da lei c'era Misako e da lui c'era la possibilità ci fosse Seika. Non sapeva bene il motivo, ma preferiva che Shizuka per il momento non sapesse che il moro era il suo compagno di stanza.
Quando Netsu arrivò Shizuka era già lì intenta a caricare la lavatrice. Si girò appena lo sentì arrivare.

Gli sorrise "Netsu scusa per oggi, ma sono un po' sotto pressione per lo studio."
Netsu ricambiò il sorriso facendo finta di crederle. Come poteva essere stressata per lo studio il primo giorno?
Però si era scusata ed era ciò che contava... forse ...
Si avvicinò e prendendola per i fianchi la fece sedere su una lavatrice così da eliminare in parte i 30 centimetri di differenza.
Si posizionò fra le sue gambe e iniziò a baciarla portando le mani sotto la sua gonna.
Shizuka si lasciò andare adorava il tocco di Netsu.
Quella era la cosa che amava di più di lui, era passionale e ci sapeva fare a letto. Era sempre lei a dovergli mettere un freno.
L'esatto opposto di Sorai, il suo ex, era freddo e distaccato e quando facevano sesso sembrava sempre seguire un copione.

Ad un tratto Shizuka sentì qualcuno schiarirsi la voce per farsi sentire. Riaprì gli occhi e vide Seika fermo sulla soglia.
Si sentì sprofondare dalla vergogna, fra tutti proprio lui doveva vederla così?
Diede una spinta a Netsu per farlo spostare, facendo digrignare i denti al suo ragazzo per quella interruzione. Poi scese in fretta e sistemandosi la gonna scappò via con un semplice "Scusa Netsu devo andare"

Seika rivolse a Netsu uno sguardo divertito di fronte alla sua faccia furiosa.
"Ho interrotto qualcosa?"
Il biondo aveva un diavolo per capello "Sei sempre tra i coglioni!!!"
Seika ghignò notando l'evidente erezione dell'altro "Il tuo amichetto reclama attenzioni"
Netsu mosse le gambe per cercare di nasconderla "Se non fossi arrivato ... e comunque non sono cazzi tuoi."
Il moro sentì una strana punta di gelosia al pensiero che Netsu stava per scoparsi quella troietta.
In un attimo eliminò la distanza fra loro  e passandogli una mano sul membro teso gli disse piano all'orecchio "Posso pensarci io..."
Seika non sapeva da dove venisse fuori quella voglia irrefrenabile di avere quel biondino tutto per sé, ma era una cosa molto pericolosa, doveva controllarsi.

FRA UN MESE SARAI MIO (rivista e corretta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora