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Ronen Rubisten anni trenta era stravaccato sul divano della sua ruolotte con il copione sulle ginocchia. Aveva ancora la divisa da paramedico addosso, non aveva trovato il senso di togliersela e poi rimetterla dopo nemmeno un'ora. Sbuffò quando bussarono alla porta. Si forzò ad alzarsi per andare ad aprire. - Ciao. - Ehi. - Rafael Silva sorrise alzando un sacchetto e due caffè. - Ho i rifornimenti. Posso venire a ripassare con te? - Mi hai portato da mangiare, ovvio che puoi entrare. - Rafael appoggiò il sacchetto e il caffè sul basso tavolino. - Brioche al cioccolato, hai... - Sì Ro. Ho controllato se erano vegane. - Grazie. - Che diavolo stai ripassando? - L'ultima scena che dobbiamo registrare oggi. - Dopo usciamo a bere? - Raf, sono sfiancato. Preferisco andare a casa e riposare. - Ok. - Rafael sembrava deluso e Ronen si sarebbe volentieri preso a calci da solo. Odiava vedere il suo migliore amico così, ma doveva davvero riposare se non voleva addormentarsi durante le riprese. - Facciamo un altro giorno ok Raf? - Uhm ok. Io ora devo scappare. - Raf, mi dispiace... - Lascia stare Ro. Dovevo già andare. - Qualcosa non tornava. D'accordo che si era offeso, ma non era stato mai così scontroso soprattutto con lui. Prese il telefono scorrendo nel calendario. - Merda. - Si era completamente dimenticato che il 18 giugno era il compleanno di Rafael. Raggiunse il gruppo che era stravaccato sulle panche a pranzare. - Ro che succede? Sei strano. - Oggi è il diciotto giugno. - Merda. - Già. Mi aveva proposto di andare a bere stasera, ma sono a pezzi. Rob quanto ci mette la tua pasticceria di fiducia a fare una torta di compleanno? - Per stasera dovrebbe essere pronta. - D'accordo. Mettiamoci al lavoro per farci perdonare. - Avevano appena finito di registrare Rafael si stava rintanando nel camerino quando Natacha lo bloccò per il polso. - Raf vieni un attimo. - Lascia stare Nat. Non ho voglia oggi. - Dai ti prego. - Ok. - Rafael spalancò gli occhi alla vista della stanza addobbata. - Auguri! - Grazie. - Ronen gli si avvicinò grattandosi appena la nuca. - Scusa. Ero molto preso da tutto quello che è successo e mi è passato di mente che giorno è oggi. - Ro non fa niente... - Col cazzo che non fa niente. Sei il mio migliore amico Raf. Odio averti fatto soffrire. Mi dispiace. - Sta tranquillo. Va tutto bene. Ok Ro? - Grazie. Tieni. - Cos'è? - Aprilo. - Rafael soppesò i guantoni sorridendo. - Sono splendidi. - Quella santa donna di Jessica ha trovato il tempo di ricamarci le tue iniziali. - Ricordami di ringraziarla Ro. - Lo farò anche se l'ha fatto con piacere. Mi sento comunque uno stronzo per aver dimenticato il tuo compleanno. - Ro hai tante cose a cui pensare. - Il mio coming out non dovrebbe farmi dimenticare il compleanno del mio migliore amico. Mi sento così tanto ipocrita. - Si è fatto in quattro per organizzare tutto questo in un pomeriggio. - Ci tenevo che fosse tutto perfetto. - Grazie. Davvero Ro. - Mi perdoni davvero? - Davvero. Questa festa non è un po' noiosa? Che ne dite di un po' di musica? - Chi più chi meno guardavano con gioia Rafael e Ronen scatenarsi insieme come se non avessero alcun problema. 

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