Iniziai a dirigermi verso il campo della Raimon. La scena che mi trovai davanti fu agghiacciante.
Solo pochi membri della squadra erano venuti all'allenamento.
Jude mi aveva avvertito che la situazione era critica, ma non pensavo così tanto, e soprattutto, non pensavo dicesse sul serio.Successivamente presi coraggio e mi incamminai verso la panchina.
"Ciao" dissi io rivolta ai due fratelli che stavano guardando i pochi componenti della squadra allenarsi.
"Ciao..." risposero all'unisono abbastanza scoraggiati dalla situazione che si trovavano davanti.
"Jude, non ci sai proprio fare con i ragazzi, fattelo dire, è la prima volta che vedo una cosa del genere" dissi io ancora un po' scossa da quello che stavo vedendo. Oltretutto alcuni di quelli che si stavano allenando non avevano proprio voglia."Jude è crudele, gli fa fare troppa preparazione atletica rispetto a quella che facciamo di solito, non è così fratellone?" Accusò Celia il ragazzo che stava in piedi di fianco a lei a braccia conserte.
"Faccio il mio lavoro" rispose freddo.
"Jude... posso occuparmene io oggi?" Chiesi un po' titubante avendo paura della reazione del mio migliore amico.
"Fa pure, tanto a me non danno retta, figuriamoci a te" disse lui rassegnato per poi sedersi di fianco alla sorella.Io presi un bel respiro e mi diressi in campo.
"Bene ragazzi, dato che Jude ha un modo diverso di allenare che non vi stimola per niente, senza togliere nulla a Sharp, proviamo il mio metodo" dissi io facendo radunare tutti.
"Riuscite a radunare anche quelli che oggi hanno deciso di non venire?" Continuai io chiedendo ai ragazzi.
Loro si scambiarono un'occhiata per poi annuire e spargersi in giro per la scuola alla ricerca dei compagni. Intanto Victor era rimasto lì."Che ci farai fare zia?" Chiese lui palleggiando col pallone.
"Il solito che faccio a fare a te..." dissi io tranquillamente, lui fermò il pallone.
"Secondo me è meglio il metodo Sharp a questo punto" disse lui guardandomi abbastanza spaventato.
"Dai, vado più piano del solito" dissi io per poi sorridere.Intanto mi arrivò un messaggio sul telefono: era Alex.
A: ei girasole, come stai?
Io: molto meglio, come mai questo soprannome?
A: non posso?
Io: non ho detto questo
A: ah ecco, mi stavo offendendo.
Comunque stasera usciamo insieme, e non accetto un no come rispostaIo: mica ero in ferie?
A: dal lavoro, non da me ;)
Io: hai ragione, hai ragione
A: lo so girasole
Io: la smetti di chiamarmi in quel modo?
A: va bene girasole ;)
Io: ahhhh, sei un caso perso
A: lo so, ora devo andare che mi stanno rompendo i coglioni, a stasera
Io: a dopo
Dopo questa breve conversazione notai che la squadra si era radunata più o meno tutta.
"Dai, che aspettiamo, giochiamo a calcio!" Dissi io carica a palla per poi iniziare l'allenamento.
Per renderlo più interattivo feci giocare anche il mio amico Jude (potrebbe odiarmi in questo momento ma fa niente), che tra l'altro ha dribblato tutti in giacca e cravatta, che classe!Alla fine l'allenamento andò tutto liscio e si divertirono tutti, alla faccia tua Jude.
Dopo di che accompagnai Victor a casa e mi preparai per l'appuntamento che mi sarebbe aspetto quella sera.
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Il tempo passa ma la passione no ~ Inazuma Eleven
FanficSiquel del siquel una squadra che mi cambio la vita Va beh, parla del continuo della storia, non sto a ripiegare tutto, andate a leggere le storie precedenti prima di questa altrimenti non capite. <by LaSnowyy