CAPITOLO 23

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Jennie stava tranquillamente camminando in un centro commerciale quando vide qualcosa che le fece strabuzzare gli occhi ed andare di traverso la saliva.

-Parolaccia oscena, schifo, puttana, censura, cose di pavimenti, schifo, parole smangiucchiate come censura, troia...- berciava un tipo avanzando nella sua direzione lungo il corridoio.

Era palesemente spastico, pensò vedendo come gesticolava quasi disperatamente.

"Forse è meglio se cambio corsia e lo lascio stare." si disse appunto cambiando corsia e riprendendo a setacciare gli scaffali alla ricerca di qualcosa d suo gusto.

Peccato che, invece, trovò qualcosa di tutt'altro che di suo gusto.

-Apre la funesta, è così sexy; studia, è così sexy; vive, è così sexy...-

Ma che cos'era successo a quel dannato centro commerciale? Di solito non era così affollato, e anche nel caso che lo fosse, la clientela era gente normale, con un minimo di contegno.

Tutti quei tizi erano ubriachi fradici, altroché.

-... Fa la spesa, è così sexy...-

Okay, dal momento che la stavano fissando spudoratamente, poteva tranquillamente prenderla sul personale.

Si preparò quindi a ridurre quei miseri mortali in altrettanto misera poltiglia, quando nella corsia si sentì una folata di aria e alle sue spalle, con passo felino, atterrò qualcuno.

Ma mai che si potesse lavorare in pace, eh?

-Mi sembra che voi abbiate molto da dire sulle cose sexy, eh?- disse quel qualcuno.

Jennie storse il naso. Ma che cosa pensavano, che non fosse capace di arrangiarsi da sola?

-Vi picchio male tutti, sono così sexy, no?- propose frugando nella sua borsetta alla ricerca del suo ombrellino rosa picchia-tutti.

Ma quei maschi, ovviamente, non la stettero a sentire.

-SUPERSEXYHOTIDOL, lama a doppio taglio!- miagolò Jimin in versione di Ibrido di Gatto balzando in aria e atterrando addosso ai due tali smonchi che, a quanto pareva, pretendevano di saperne qualcosa sull'essere sexy.

Poveri illusi.

-Allora, miao, ditemi, è sexy questo mio fendente?! O questa miao stoccata?!-

-Che rompiscatole casinisti.- sbuffò Jennie cambiando di nuovo corsia, spazientita.

E poi dove accidenti erano finiti i responsabili della sicurezza? A grattarsi il loro mortale e deperibile didietro, per caso? Avrebbe fatto un esposto, altroché.

-Censura, oscenità, puttana, troia, cose di pavimenti, censura, censura...-

-Porco idol, ancora tu, tizio rompipalle?! Stammi bene a sentire: questo centro commerciale è immenso, no?! Quindi, per cortesia, adesso ti scolli o...-

-We, bella pupa...-

-BELLA PUPA TUA MADRE CENSURA, PEZZO DI MENTECATTO!- sbraitò la dea impugnando l'ombrellino da sole e iniziando ad inseguire il tizio, che, barcollane, stentava a scappare.

-Ahia! Brutta censura come cazzo porca puttana censura osi tu stupida e inutile femmina, prendere a ombrellate, me, il famosissimo e prestigiosissimo Sfera Ebbasta?! Tu dovresti solo...- berciava il trapper coprendosi la testa tinta con le mani.

-Ti sconsiglio di dire quello che stai per dire.- gli consigliò Jisoo, appoggiata all'angolo della corsia.

-Altrimenti potrebbe succedere che la cara Jennie ti faccia saltare le palle.- le fece eco Lisa, appoggiata all'altro angolo.

-Sempre che tu ce le abbia mai avute.- aggiunse Rosè, dall'angolo della corsia di fronte.

-MA CHE COSA CENSURA VOLETE, VOI TROIE?!-

Le tre ragazze non impegnate strinsero le labbra con notevole disapprovazione.

-Sorry not sorry, fratello.- concluse Jennie dando un'ombrellata sulla tempia a Sfera Ebbasta, che cadde a terra, privo di sensi.

-Certo che tuo fratello è proprio idiota.- commentò Lisa, avvicinandosi.

-Non è veramente mio fratello, per fortuna.-

-No, ma piuttosto, che cos'è?-

-Uno sgorbio?-

-Un pidocchio tinto?-

-Qualcosa?-

-No, è molto peggio.-

-Che cosa ci può essere di peggio di un pidocchio, e pure tinto?-

-Questo qua.-

-Ma che cos'è?-

-Un trapper.-

Corrugando perplessa le sopracciglia divinamente perfette, Jisoo ripescò il cellulare dalla tasca dei jeans e smanettò sullo schermo.

-Qui, però. Nell'Enciclopedia Completa degli Animali, non figura nessun genere di trapper.- commentò infine.

-Non è che hai sbagliato a scrivere?-

chiese Jennie.

-Lo spelling, per favore.-

-T. R. A. P. P. E. R.-

-Non risulta lo stesso niente.-

-Strano.-

-Magari invece è solo una specie di comune essere umano mortale.- propose Lisa.

-Neppure.-

-Allora bho.- la dea si strinse nelle spalle.

-Aspetta... Qui dice...

-Demone del Trap, generalmente conosciuto come trapper...

-Okay, ragazze, tutto spiegato: è un Demone.-

-Dite che anche quegli altri due erano Demoni?- chiese Jimin saltando giù da uno scaffale.

-Certamente sì; trappavano da spavento.- rispose Rosie.

-Ah, ecco perché la mia spada non è riuscita a spedirli alla Soul Society.-

-La vuoi sapere la verità, Jiminie?-

-Eh?-

-Che non frega invero niente a nessuno.-

-A me sì, però.- si difese il dio.

-Bene, allora rimani pure qui ad interessarti, noi intanto andiamo a fare la spesa e se qualcuno si permette di disturbarci, gliela facciamo trasportare tutta, che sia chiaro.- sbottò Jennie avviandosi a passo di marcia lungo una corsia libera da Demoni.



Allora, è folle come dicevo?

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