Primo giorno di lezioni, e già sono in ritardo sono le 7.45, tra un quarto d'ora dovrei essere in classe ed io sono ancora qui, guardo nel letto affianco, e Daphne stava ancora dormendo <siamo in ritardo entrambe> dico tra me e me, mi alzo dal letto e vado a svegliarla, appena gli dico che siamo in ritardo la camera inizia a ribaltarsi tra vestiti, libri e valige che avrei dovuto riporre da qualche parte; ed è così che do il benvenuto al mio fantastico e impacciato giorno di college.
Presi le prime cose che capitano, metto il burro cacao e siamo pronte per andare, visto che lei però faceva parte di altre facoltà ci dividiamo ed inizio a raggiungere l'aula di Astronomia, una delle mie materie preferite.
Appena arrivata davanti alla classe non c'era ancora nessuno, voleva dire solo una cosa o, ero in anticipo oppure, la peggiore delle opzioni era che avevano già chiuso le porte, spero per la prima teoria, invece come sempre la sfortuna era dalla mia parte ed era peggio stavo aspettando davanti all'aula sbagliata.
Corro per i corridoi come se stavo rincorrendo l'autobus appena perso, e menomale dopo pochissimi minuti ero arrivata: "buongiorno signorina Hale, si accomodi" in risposta le chiedo scusa per il ritardo e prendo posto vicino una ragazza, allo stesso tempo la professoressa riprende la sua lezione affrontando come argomento: Il movimento della Sfera Celeste e del Sole, un argomento che mi ha sempre affascinata e sentirne parlare per 1 ora e mezza è stato tipo favoloso, finita la lezione la ragazza accanto a me inizia a parlarmi "ehi ciao, sei nuova qui vero? comunque io mi chiamo Jennifer puoi chiamarmi anche Jenny" mi porge la mano " Elisabeth Hale, è un piacere conoscerti e si, sono nuova", iniziamo a parlare mentre ci dirigiamo verso le prossime lezioni, a parte l'ultima che lei non seguiva e ci salutiamo.
Mentre vado a poggiare il resto dei libri per prendere quelli di matematica guardandomi intorno incrocio un ragazzo bellissimo, capelli castani scompigliati, occhi verdi-azzurri, alto, immagino sia uno dei ragazzi popolari e da cui stare lontana di questa scuola, <basta pensarci, devo andare a lezione>, arrivo nell'aula e prendo posto in una delle prime file, pochi minuti dopo arriva il professor Gibbs e inizia a parlare una lingua apparentemente difficile per chi non ne capiva nulla, dopo un po' però vengo risvegliata dal mio mondo dei sogni, da persone che stavano facendo chiasso nelle ultime file, situazione che non passa inosservata dal prof che richiama il ragazzo "Jones, poi dobbiamo fare una bella chiacchierata noi due" lui con disinvoltura risponde "si signore subito", già alla prima lezione viene richiamato il tipico ragazzo imbranato, appena mi giro per dargli un'occhiata però mi accorgo che era quel ragazzo che poco prima avevo notato davanti agli armadietti, nel frattempo la lezione va avanti per un'altra mezz'ora anche se sembrava infinita, ed esco finalmente da li.
Ad aspettarmi fuori dall'aula c'era la mia coinquilina con dei suoi amici, passammo tutto il pomeriggio nelle varie aule della scuola, e non vi nego che la mia preferita fu proprio la biblioteca, una delle sale più belle, in cui starò fin quando chiude, da bambina ho scoperto il mondo della lettura e da li è come se fosse diventata la mia vita, mi attira il profumo dei libri, immergermi in una di quelle storie romantiche e viverle come una vera protagonista, mi affascinava e mi affascinano ancora oggi così tanto, infatti a casa sognavo di avere un vero e proprio spazio dedicato a questo e qui oggi ho trovato il mio posto perfetto.
Finiamo il nostro giro infinito e ci ritroviamo in uno dei bar lì vicino per parlare del più e del meno, ero felice in quel momento, <se ero nella mia città ero a casa sotto le coperte a leggere un libro, oppure vedere serie tv, invece qui sono con delle persone che anche se le conosco da due giorni mi fanno sentire bene con me stessa>, "ehi terra chiama Beth, tutto bene?" Daphne era li davanti a me che mi stava parlando, " ehi, va tutto bene tranquilla" e riniziamo a scherzare e parlare di cosa facevamo il giorno dopo, come se non fosse successo nulla. Nel frattempo però dalla porta del bar entra il ragazzo della classe di matematica, volevo chiedere chi fosse proprio alla mia amica, ma Alex mi precede ed inizia un discorso "allora ragazza quello che è appena entrato insieme al suo team e Joshua Jones, uno dei ragazzi più snob di questa scuola ed è al primo anno, vicino a lui Ethan Murphy figlio del professor Murphy di economia, e poi altri suoi amici, ti avviso prima, fai attenzione a quel ragazzo " io nel frattempo ero rimasta a fissarlo in tutta la sua bellezza, non sembrava per niente un ragazzo così antipatico, ma in quel momento avrei ascoltato solo i consigli del mio amico.
Quella sera tornammo in camera tardissimo, ma comunque felici ed ero consapevole che ci sarebbero state altre serate così e non mi avrebbero mai stancata.
Prima di dormire però sento la mia coinquilina chiamarmi "Beth, allora ti sei divertita stasera? ", "è stato bellissimo e mi sono divertita un sacco anche se domani c'è lezione e dovremmo dormire quindi, buonanotte Daph" "buonanotte Sweetie".
È passata una settimana da quella sera e dire che non ce ne sono state altre è una grandissima cavolata , mi sto divertendo un sacco e amo questo posto, nel mentre ho appena finito di fare la mia doccetta mattutina e penso sia ora di andarmi a vestire e non pensare a tutte queste cose sennò come sempre faccio ritardo, metto un pantalone a palazzo, una maglietta bianca e le mie scarpette ed esco, stamattina perfino la mia coinquilina è uscita prima di me, ed è qui capisco che sono una vera e propria frana, vado in classe e menomale un viso conosciuto Jenni, mi siedo accanto a lei ed iniziamo a parlare anche se per poco "ehi, come va? " "tutto bene come sempre in ritardo, ma ce la posso fare" ridiamo insieme, e neanche il tempo di finire il discorso, la professoressa entra in classe ed iniziamo la lezione, ma come sempre un interruzione su mille, una di queste un alunno ed il suo migliore amico e chi se non Joshua e Ethan, già ho anche scoperte che seguiamo le stesse lezioni, e non me ne ero accorta prima, passa quasi tutta la giornata e come sempre ultima lezione Letteratura, dopodiché i miei piani prevedono un pranzo con i miei amici e biblioteca con Jenni.
Eravamo a tavola, quando ad un certo punto si avvicina Ethan, alto biondo, occhi marroncini, snob, si proprio lui l'amico di quel ragazzo carino e popolare, si siede ed inizia a parlare tranquillamente con gli altri, erano amici, nel frattempo io chiedo a Daph, "ehm, quindi se loro si conoscono, anche Joshua verrà qui " "a quanto pare si, l'altra sera Alex te ne ha parlato perché sono tutti migliori amici e voleva metterti in guardia" <mettermi in guardia?> rispondo alla mia amica: "va bene, in realtà non mi interessa molto, anzi più siamo meglio è", continuiamo il nostro pranzo ma dell'altro ragazzo non si avevano notizie ed io mi sarei spostata in biblioteca a minuti, quando a risollevarmi dai miei pensieri è proprio lui "ehi Ethan che ci fai qui?" "mangio in compagnia tu hai finito quello che dovevi fare?" <eh chissà che doveva..> e risponde così velocemente da farmi distrarre da ciò che pensavo "si, la prof ha detto che la mia media è bassa e che nelle lingue avrei bisogno di un tutor nella sua ora, quindi domani me ne parlerà", intanto si siede, ma in quel momento io dovevo andarmene "allora io vado, devo studiare un bel po' di cose" do un bacio sulla guancia alla mia amica "a dopo studiosa del mio cuore".
Menomale ero riuscita ad andarmene da lì, manco si sono presentati, si andiamo in classe insieme, ma io che ne so come ti chiami, può essere pure che non mi interessa nulla.. passa una mezz'oretta mentre aspetto la mia amica, ma non riesco a fare nulla, domani ho un esame importante, e stavo impazzendo ed è proprio in quel momento che arriva Jenni, che mi avrebbe aiutato a studiare delle materie che seguivamo insieme, anche se nella mia mente in quel momento c'era ben altro.
ed eccomi qui con il secondo capitolo spero vi piaccia
ci vediamo al prossimo <3
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PENSANDO A NOI
عاطفيةLei si chiama Elisabeth Hale, se dovremmo descriverla con tre aggettivi sarebbero: coraggio, dolcezza e purezza. Portava con sé un passato orribile dietro, proprio per questo dopo i 18 anni trascorsi nelle scuole italiane, decide di cambiare aria...