Vieni.
Sì, proprio tu, non guardare indietro. Sto parlando proprio con te.
No, non sono pazzo...o forse sì, ma questo è un'altro discorso.
Accompagnami, unisciti al mio cammino.
Dove andiamo?
Non lo so, ha importanza?
Ti ho guardato, sai? Ti ho visto correre. Dove andavi non lo so.
E neanche tu.
Avanti, vieni, ma non preoccuparti: andremo piano.
Ti chiedo perdono se ti ho interrotto dal fare qualcosa di importante, ma avevo bisogno di qualcuno con cui camminare.
Non di un amore, no, e neanche di un amico.
Ma di uno sconosciuto.
Di te.
Chissà, forse era scritto nelle stelle...il nostro incontro dico.
Le stelle.
Ti dico: di solito sono loro che mi fanno compagnia. Stasera però ne ho vista una morire -vieni, andiamo avanti, per di qua.
Sì, dico davvero: un attimo prima era lì, a splendere, serena e bellissima, e poi... poi la sua luce si è spenta e ha lasciato il cielo un po' più buio.
Secondo te dove è andata?
Io non lo so -per di qua, prima tu.
Sai, io ho provato a chiudermi in casa, a lasciare fuori la notte. Ma mi ha raggiunto lo stesso -buffo, no?- così mi sono sentito vuoto e triste.
E solo.
Per questo avevo bisogno di te.
No, non dire altro, ti ringrazio.
Basta così, sì, fermiamoci.
Ora posso proseguire da solo.