Capitolo 2

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Con le mani strette al volante e il cuore in subbuglio, cercai di stabilizzare il mio respiro e sostituire la mia espressione affranta con una più dura, impassibile.
Era questo quello che dovevo fare ogni giorno, quello che Raegan aveva fatto per tutta la sua vita: soffrire in silenzio ed indossare una maschera, tutto per compiacere una realtà malata, crudele, che ama vederti crollare al suolo ed implorare pietà.
Ho sempre odiato la vita, non sono mai riuscita ad apprezzarla, nemmeno quando ero piccola e speranzosa, con mille sogni e obiettivi. Nemmeno quando dei visi fintamente amichevoli mi dicevano: 'sei una bambina speciale, destinata a fare grandi cose'.
Non ho mai creduto alle loro parole, non ho mai creduto a nulla perché ero consapevole del fatto che non fossi altro che una pedina in un gioco più grande di me, una singola e insignificante pedina che sarebbe stata sacrificata alla prima occasione. Ero speciale, ma solo quando seguivo le loro regole, solo quando potevano usarmi e consumarmi fino a sfinirmi, fino ad annullarmi. Ero speciale fin quando non mi rifiutavo, perché poi non diventavo altro che un'ingrata, un'incapace, un talento sprecato.
Prima la mia famiglia, poi le amicizie e infine la mia prima ragazza che con fare gentile e premuroso si era fatta strada nel mio cuore quando ero stata più vulnerabile e, dopo essersi assicurata che mi fossi legata abbastanza, mi aveva smontata pezzo dopo pezzo, facendomi credere che fosse tutta colpa mia, che le sue mancanze non fossero altro che il frutto della mia immaginazione perché non ero altro che una stupida e inutile bambola rotta, eternamente instabile.
Dopo aver incontrato Raegan, quando lei aveva iniziato a trattarmi come se fossi un qualcosa di valore, nella mia mente era sempre stato vivo il timore che lei fosse esattamente come chi mi aveva infranta prima di lei e proprio per questo avevo perso tempo prezioso, attimi che non avrei più riavuto indietro, momenti che mi avrebbero fatto sentire amata, proprio come avevo sempre desiderato.
Ero sempre stata così piena di rabbia, infuriata con tutto e tutti, vivevo per ricambiare i torti subiti, vivevo per sentirmi migliore di chi non aveva fatto altro che calpestarmi e quello bastava per farmi tirare avanti perché mi aiutava a non pensare a quanto fossi ridotta male, a quanto mi sentissi sola, senza speranza.

«Puoi farcela, Scarlett. Credo in te.» disse Priya all'auricolare.

«Se non lo pensassi davvero non sprecherei tempo a dirtelo.» continuò facendomi espirare come se stessi cercando di buttare fuori tutti i miei dubbi, le mie incertezze e debolezze.

«Sei una ragazza intelligente, forse un po' troppo emotiva ma... davvero forte. Nei momenti più critici, dove chiunque avrebbe perso la testa, hai agito e portato equilibrio.» aggiunse tirando fuori un verso che mi fece intuire che le fosse scappata una leggera risata, quasi come se nemmeno lei riuscisse a credere al fatto che mi stesse dicendo quelle cose.

«È anche grazie a te se lei è ancora viva. Ed è sempre grazie a te se questo gruppo ha ancora delle basi solide su cui sorreggersi.» sorrisi leggermente alle sue parole, continuai a stabilizzare il mio respiro e infine mi decisi ad aprire bocca.

«Puoi dirmi di più sulle persone che sto incontrando?» le chiesi. Priya rimase in silenzio per un po' ma dal tono della sua voce capì che stesse sorridendo.

«Hai ignorato tutti i file che ti ho inviato?» mi chiese prendendomi palesemente in giro.

«So bene che non smetti mai di indagare, quindi vuota il sacco.» le risposi continuando a guidare. Per qualche motivo, parlando con lei, ero riuscita a calmarmi un po'.

«Conosci già Daniel, il figlio adottivo di Beth. Si sa ben poco di lui, ma scavando nella melma ho scoperto che è nato in Russia, precisamente a Vladivostok, da genitori a loro volta russi.» mi spiegò sospirando.

«Suo padre era un funzionario pubblico e sua madre un'infermiera. Entrambi sono morti in seguito all'esplosione della loro auto, pochi giorni dopo aver incontrato una facoltosa donna d'affari.» continuò ridendo leggermente.

Stitches - May We Meet Again SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora