CHAPTER 5 || #fuck, fuck, fuck

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❝<<Se dovessi sparire dove vorresti sparire? Anzi, riformulo: in che modo vorresti sparire?>>

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<<Se dovessi sparire dove vorresti sparire? Anzi, riformulo: in che modo vorresti sparire?>>

Tobio inarcò un sopracciglio spostando lo sguardo dal soffitto della sua camera da letto al volto arrossato e sudato dell'amico. Avevano appena finito di fare l'amore ed era stato bellissimo. <<Perché dovresti mai pensare ad una cosa del genere boke?>>

Shōyō ridacchiò alzandosi leggermente con il busto e spostando lo sguardo sull'altro; aveva la punta del naso rossa e a Tobio era venuta voglia di baciargliela. <<Io se dovessi sparire vorrei farlo nel modo più indolore del mondo, tipo una botta in testa e poi gettato nel lago o seppellito sotto metri di terra. In questo modo non riprenderei conoscenza e non potrei ritornare dalle persone che amo>>

<<Perché in questo ultimo periodo pensi sempre a queste cose? Tu e Tadashi dovete smetterla di leggere quegli stupidi libri thriller. Vi stanno rincretinendo>>

Shōyō non rispose subito, si perse nei suoi pensieri.
Gli occhi erano vuoti e avevano perso quel loro particolare luccichio, mugolò qualcosa che Tobio non riuscì a capire molto bene per poi scuotere la testa come ad eliminare tutti quei pensieri.
Gli sorrise allegramente scrollando una spalla.

Gli disse che lo amava e lo baciò.
Tobio gli sorrise sulle labbra e lo strinse a sé.
Erano felici. Ma non lo sarebbero stati per sempre.

4 mesi prima della scomparsa

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Depressione. Esisteva una definizione.
La depressione è un termine che viene utilizzato per indicare la presenza di umore triste, vuoto o irritabile. Questo è accompagnato da modificazioni fisiche, fisiologiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento dell'individuo.

Dopo la scomparsa di Shōyō era caduto in depressione.
Il suo migliore amico era scomparso, disperso nel nulla.
Non sapeva dare una spiegazione logica.
Shōyō non sarebbe mai andato via.
Non senza avergli detto nulla.

Si conoscevano dai tempi delle scuole dell'infanzia.
Avevano passato le estati nei campi estivi della zona.
Dormivano l'uno a casa dell'altro. Più Shōyō da lui.
Si raccontavano segreti, giuravano di non rivelarli ad anima viva — si pungevano il dito con uno spillo e mischiavano il sangue.
Tadashi addirittura sapeva della tresca tra Shōyō e Tobio. Non aveva mai detto niente a nessuno. Né a Kei, né a Hitoka, che all'epoca era la sua fidanzatina, e neppure ad Atsumu. Sopratutto ad Atsumu.

Era perso nei suoi pensieri quando lasciò cadere un bicchiere.
Il vetro in frantumi contro il pavimento. L'acqua sul pavimento.
Sospirò passandosi una mano in faccia, come per cancellare tutto lo stress accumulato in quei ventisei anni; si sedette sul pavimento raccogliendo i cocci grandi. Pianse.

sᴄᴏᴍᴘᴀʀsᴏ || ʜɪɴᴀᴛᴀ sʜᴏ̄ʏᴏ̄ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora