Premessa: questa Os è stata scritta nel giorno in cui Louis si tinse i capelli per il Red Nose Day, e dedicata ad una mia amica, che ama Louis con tutta se stessa e voleva che qualcuno, per una volta, gli rendesse giustizia quanto merita.
Louis stava congelando, la temperatura era calata, la pioggia cadeva fitta sulla sua testa, coperta solo dal cappuccio della felpa, ma a lui non importava.
Era rimasto ferito, doveva ammetterlo, ed anche deluso dal comportamento della giornalista. Non pretendeva che gli dedicassero un'intera intervista per il gesto che aveva compiuto quel giorno, dopotutto quel gesto lo aveva fatto perché ne aveva avuto voglia, non per far calare l'attenzione su di sé, ma pensava che almeno una domanda glie l'avrebbero fatta...e invece si sbagliava. Il modo in cui l'intervistatrice l'aveva guardato e successivamente ignorato, portando come sempre l'attenzione su Harry, lo aveva portato a sorridere amaramente, consapevole che non doveva starci male, quello era semplicemente il solito copione.
Si lasciò andare ad uno sbuffo e si guardò attorno spazientito, stanco, deluso.
Stava aspettando il suo ragazzo all'uscita sul retro, dove era parcheggiato il Tour Bus, ma di Harry sembrava non esserci traccia. Aspettò ancora qualche minuto, fino a quando una testolina bionda, un centimetro più alta di lui e con due pezzi di cielo al posto degli occhi, fece capolinea dalla porta, avvicinandosi a lui con sguardo confuso.
«Lou, che fai sotto l'acqua, perché non sei sul pullman?» chiese il biondo, stringendosi nella felpa grigia che portava, troppo leggera per il clima esterno.
«Sto aspettando Harry, l'hai visto?» chiese allora il castano, interrogandosi su che fine avesse fatto quello sbadato del suo ragazzo.
Nialler si guardò attorno e scosse la testa.
«No, non l'ho visto, ma sono quasi sicuro che sia uscito con Liam prima...» già, Liam. Louis sospirò.
Era dall'inizio del Tour che quei due non facevano altro che stare appiccicati l'uno all'altro, durante i concerti, prima, dopo, sul bus, in discoteca, a colazione negli, sempre, appena trovavano un attimo, Harry e Liam si mettevano insieme e facevano di tutto, parlavano di cose sconosciute al mondo, facevano stupidi giochi coinvolgendo qualche volta anche Niall e lui era costretto a passare tutto il suo tempo, ma davvero tutto, a giocare a FIFA con Zayn. Non che gli dispiacesse, ma fare sempre le stesse cose dopo un po' diventava noioso. La voce di Niall lo riscosse dai suoi pensieri.
«Hai controllato sul bus?» chiese il biondo. Louis scosse la testa, era convinto di esser stato il primo ad uscire.
«Allora andiamo!» asserì Niall, passandogli un braccio intorno alle spalle, conducendolo verso l'enorme pullman poco lontano da loro.
Ma non appena misero piede nel bus, a Louis salì il desiderio di scendere nuovamente. Harry era al centro del corridoio e nascondeva gelosamente qualcosa tra le mani, qualcosa che Liam voleva prendere probabilmente, poiché era dietro di lui e, quasi come se lo stesse abbracciando, cercava di aprirgli le mani.
Louis alzò gli occhi al cielo e scese nuovamente dal bus, con la fortuna che la pioggia aveva cessato di scendere copiosamente, dove costrinse un Nialler rimasto sul primo scalino a scendere nuovamente con lui.
«Lou?» chiese Niall, con il tipico tono che, Louis è consapevole, usa solo quando ha già capito tutto.
Lo sguardo di Niall era preoccupato ma anche di rimprovero. Il biondo gli aveva detto più volte che non doveva essere geloso, che Harry amava solo lui, ma nonostante tutto lui non poteva fare a meno di indispettirsi davanti a determinate scene e determinate situazioni.
«Lo so, lo so.» sbuffò, poggiandosi di poco al bus. Niall scosse la testa e si sedette sul primo scalino in basso, invitandolo a fare lo stesso, così Louis si sedette accanto a lui.
«Non parlo solo di quello.» asserì il biondo, passandogli una mano nei capelli dolcemente. «Penso tu abbia fatto un bellissimo gesto e le fan lo sanno e l'hanno apprezzato. Lo hanno apprezzato tutti.» ed eccole, le parole che voleva sentire, dette dall'unico che avrebbe potuto dirgliele.
Niall era sempre stato capace di capire ogni suo pensiero, di non infastidirlo mai, di dire la parola giusta al momento giusto e fargli tornare il sorriso. Il biondo gli passò un braccio attorno alle spalle e lo tirò a sé, permettendogli di poggiare la testa sulla sua spalla e circondargli la vita con le braccia.
«Sei assurdo, ancora non ho capito come fai.» asserì Louis e Niall si lasciò andare una risata, per la gioia di Louis che amava la sua risata, più di qualunque altra, perché era tremendamente sincera e coinvolgente.
«Sei un libro aperto per me, Lou.» asserì il biondo. «Un libro di cui conosco ogni pagina a memoria perché è bellissimo. Ma non è bella solo la sua copertina, io quella l'ho scavalcata, è bella ogni singola riga di ogni singola pagina. È un libro completo...perfetto. Un libro che si pone tanti dubbi inutili su se stesso, perché c'è ancora gente, che quando lo vede esposto in negozio resta affascinata dalla copertina ma non legge la trama.» continuò il biondo, mentre Louis aveva chiuso gli occhi e cercava di tenere il filo di quel discorso che Niall stava facendo e che lui stava apprezzando quasi più di un ti amo sfuggito da Harry.
«Ma è un libro che non ha nulla da temere, perché una volta che, anche in parte minore, qualcuno l'avrà sfogliato e come me, Harry, Zayn, Liam e tante altre fan, allora non potrà fare a meno di amarne ogni frase, molto più di quanto potrà con una copertina dai ricci castani.» concluse Niall, e Louis non poté fare altro che stringersi a lui e trattenere una lacrima. Niall lo abbracciò forte e gli lasciò un bacio nei capelli. Ma quell'idillio durò veramente poco, interrotto come al solito dal poco tatto di Zayn.
«Ehi piccioncini, su, alzatevi, dobbiamo andare e io sto congelando, avete intenzione di farmi passare?» chiese il moro.
«Delicato come questo bus, Zayn.» asserì Niall, sciogliendo l'abbraccio con Louis che sorrise e si alzò, lasciando libero il passaggio al moro, prendendolo in giro con un inchino e un: "Prego, sua maestà." Zayn gli tirò un pugno sulla spalla scherzosamente e sparì all'interno del bus. Louis fece per seguirlo, ma Niall lo fermò, tirandoselo contro e abbracciandolo nuovamente.
Gli passò le braccia attorno alle spalle e poggiò il viso tra i suoi capelli, mentre Louis gli cingeva la vita.
«Sei perfetto, ricordalo.» gli sussurrò il biondo e Louis scosse la testa, alzandosi per guardarlo negli occhi.
«Tu lo sei! Sei straordinario, Nialler.» affermò. Niall rise e gli baciò una guancia.
«Shh, mi sta venendo il diabete.» sussurrò il biondo e Louis scoppiò a ridere, tornato in sé, senza alcun dubbio, senza pesi sullo stomaco, grato di avere accanto tre fantastici migliori amici e un fidanzato stupendo. Regalò a Niall uno dei suoi sorrisi più belli, poi parlò.
«Con tutte le caramelle che mangi il diabete dovrebbe esserti venuto parecchio tempo fa, biondo!» asserì il castano, sciogliendo il loro abbraccio. Niall rise di rimando e si finse offeso.
«Ma se Liam dopo tre caramelle mi ruba il pacchetto!» ribatté, seguendo un Louis sorridente sul bus.
«Che ho fatto io?» Liam si difese prontamente, seduto su una poltroncina, intento ad armeggiare con il suo iPhone, mentre Zayn era sparito probabilmente in bagno ad aggiustarsi i capelli, ed Harry era steso sul divanetto in fondo e mangiava quello che sembrava essere un cioccolatino.
Niall guardò Liam, mentre Louis accanto a lui cercava di capire cosa il biondo avesse intenzione di fare.
«Rompi le scatole Liam, come sempre. E adesso vieni con me, perché io e te abbiamo un conto in sospeso!» asserì il biondo e Louis rise, perché aveva già capito tutto.
«Quale conto in sospeso?» fece un Liam leggermente spaventato. Niall lo guardò male.
«Alzati da lì, vieni con me e lo scoprirai.» asserì il biondo, facendo l'occhiolino a Louis, prima di allontanarsi con Liam a seguito. Louis gli sorrise e gli mimò un: «Grazie.» con le labbra a cui Niall rispose con un sorriso, poi sparì definitivamente.
«Che ha in mente?» chiese Harry con un sorriso. Disteso sull'enorme materasso che avevano come divanetto alla fine del bus, con le gambe distese, la testa poggiata su un cuscino e le mani intrecciate poste sopra la pancia...bellissimo come sempre. Louis si voltò a guardarlo e si avvicinò a lui, salendo sul divanetto.
«Niente, voleva lasciarci soli.» sorrise, prima di distendersi completamente sul suo ragazzo e poggiare le labbra sulle sue.
Le mani del riccio scattarono istantaneamente e gli artigliarono i fianchi, stringendoselo di più addosso.
«Mh... Mi ricorderò di ringraziarlo, allora.» asserì il riccio, soffiandogli quelle parole sulle labbra, ancora con gli occhi chiusi, facendolo sorridere, prima di appropriarsi nuovamente delle sue labbra. Le loro labbra si scontrarono e si incastrarono qualche attimo, prima che Harry passasse la lingua sulle labbra dell'altro, che prontamente le schiuse e lasciò che le loro lingue si intrecciassero e giocassero, come sapevano fare solo loro.
Le mani del castano finirono tra i ricci di Harry, incastrandosi perfettamente, massaggiandoli e giocandoci.
E fu solo in quel momento che Louis capì davvero il discorso di Niall. In quel momento si sentì felice, completo, perfetto, incastrato in una copertina dai ricci castani.
Sorrise e lentamente si staccò da quel bacio, accarezzando i capelli del riccio e spostandogli qualche ciocca dalla fronte, osservandolo in viso.
Harry era davvero bellissimo ed aveva scelto lui per essere colui che era degno di ricevere quel fantastico dono che era Harry Styles, aveva scelto lui per essere colui che era all'altezza di stare al suo fianco.
Harry aprì gli occhi dopo un po' e si perse in un paio di iridi color dell'oceano. Portò le sue mani sulla schiena dell'altro e lo accarezzò lentamente, mentre Louis si limitava a fissarlo sorridente.
«Sei bellissimo.» asserì il castano e il riccio scosse la testa.
«Tu sei perfetto. E con questi capelli lo sei ancora di più perché il gesto rende il tuo animo ancor più perfetto, perché sei bellissimo e sei sempre di più il mio perfetto Peter Pan.» asserì Harry e Louis sorrise, incastrandogli il viso nell'incavo del collo, leggermente imbarazzato.
«Shh, sta zitto.» lo riprese. Harry ridacchiò e gli lasciò un bacio tra i capelli, mentre con le mani lo strinse ancor di più.
«E 'fanculo i giornalisti!» una voce che loro conoscevano bene interruppe quel momento di dolcezza, con la sua solita delicatezza. Zayn fece la sua uscita dal bagno, con il ciuffo se possibile ancor più perfetto di prima e un sorriso smagliante.
«Zayn!» lo richiamò Niall, dall'altra parte del bus, facendo scoppiare a ridere tutti. Il moro rivolse un sorriso ad entrambi, poi si congedò, raggiungendo Niall e borbottandogli qualcosa contro. Harry e Louis risero scuotendo la testa, poi Louis tornò a stendersi addosso al minore che lo strinse nuovamente.
«'Fanculo i giornalisti?» chiese sorridendo.
«'Fanculo i giornalisti!» asserì il riccio, annuendo, prima di perdersi nuovamente in uno di quei baci che gli ricordavano sempre quanto amasse il suo ragazzo e quanto questo non avesse imperfezioni, soprattutto non nel baciare.Piccolo angolo mio
Non ho molto da dire oggi, ho detto più o meno tutto nella premessa.
In ogni caso, andiamo con ancora qualche informazione:
E' questa la vincitrice del mini sondaggio che avevo iniziato, quindi spero vi piaccia.
Come sempre, mi farebbe piacere ricevere dei commenti, suggerimenti, critiche, quello che volete.
Come sempre, vi ringrazio anche solo se leggete.
E credo non mi resti altro da aggiungere.
A presto, con "I Promised".
Se mi volete, sono su Twitter: LostStarsM.
OpsHi17
xx
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Perfect.
Fanfiction«Lou?» chiese Niall, con il tipico tono che, Louis è consapevole, usa solo quando ha già capito tutto. Lo sguardo di Niall era preoccupato ma anche di rimprovero. [...] «Lo so, lo so.» sbuffò, poggiandosi di poco al bus. Niall scosse la testa e si...