Dopo la vittoria di Ilorin, le compagnie private militari vennero premiate dal governo centrale con l'accesso alle strutture ospedaliere dell'esercito regolare. Così Farah venne trasferita a Lagos, in un centro di cura degno di tale nome.
L'ospedale, per quanto non fosse una costruzione moderna, sembrava una fortezza di efficienza e pulizia. Le pareti, tinteggiate di bianco brillante e ocra, erano intonse e prive di segni che tradissero l'epoca lontana della loro costruzione; gli infissi metallici e i pavimenti lucidi di marmo riflettevano una luce fredda, accentuando la sensazione di igiene e ordine. Tutte le stanze erano dotate di aria condizionata e infermieri vestiti con una divisa impeccabile si muovevano tra le stanze, efficienti e professionali.
Farah osservava tutto con un misto di stupore e disagio, si sentiva fuori posto in quel contesto per lei così agiato. Il suo letto era incredibilmente comodo, un lusso a cui non era più abituata. Dopo mesi passati a dormire ovunque le capitasse, quelle lenzuola fresche e quel materasso soffice le sembravano quasi irreali. Tuttavia, quelle comodità non riuscivano a lenire il tumulto interno che la tormentava.
Non era infatti il suo infortunio il lato peggiore della sua degenza. Il vero inferno per lei era la calma opprimente della sua stanza d'ospedale. Le ferite le facevano certamente male, ma i medici avevano fatto un buon lavoro. Il dolore fisico era gestibile, attenuato dai calmanti che le somministravano regolarmente. Era la tranquillitá a mettere alla prova la sua sanità mentale. Dopo mesi di pressione costante in battaglia, vivendo ogni giorno con l'adrenalina nelle vene, ora si trovava in una situazione di immobilità e silenzio che le era insopportabile.
Era proprio nei momenti di quiete che i pensieri di Farah iniziavano a rovinare nella sua mente come una valanga, creando uno sconquasso dentro di lei impossibile da ignorare. I suoni improvvisi la facevano sobbalzare e quasi schizzare il cuore fuori dal petto. Provava a chiudere gli occhi per dormire, ma era lì che le immagini della battaglia la coglievano indifesa, tornando vivide e violente. Riviveva di continuo il momento in cui era stata colpita, la sensazione del proiettile che penetrava nella carne, il suono secco dello sparo e il dolore accecante che ne seguiva.
Più di tutto peró, era il ricordo di ciò che aveva fatto a Ilorin a tormentarla. Quelle persone, quei civili innocenti che aveva usato come scudi umani per salvare se stessa e la sua squadra; rivedeva i loro volti, terrorizzati e imploranti, sentiva le loro grida, le loro urla disperate mentre venivano colpiti. Era stata la sua una decisione estrema, tuttavia criminale e ora non aveva più modo per sfuggire alla trappola della sua mente.
La completa inazione le impediva di evitare i suoi demoni interiori e quella totale mancanza di distrazioni era quasi più di quanto potesse sopportare. Era infatti immobilizzata a letto, non poteva muovere le gambe, qualsiasi movimento male orchestrato anche con la parte superiore del suo corpo era capace di farle vedere le stelle. Ció non fece altro che esacerbare il suo nervosismo e il suo sconforto. Tutte le volte che i medici o gli infermieri si apprestavano a controllarla, Farah diventava ostile con loro, sentendosi violata e vulnerabile. Non sopportava di sentirsi così dipendente dagli altri, di essere vista così debole e inerme.
Ben presto, perse il controllo di sè in quel frangente di totale costrizione e cominció a soffrire di attacchi di panico sempre più devastanti. Ció richiedette l'intervento di uno psichiatra, il quale le prescrisse una combinazione di farmaci per aiutarla a gestire gli effetti del trauma.
***
"Ciao, come stai?"
Una sera, Farah sentì arrivare una notifica sul suo cellulare. Stava per mettersi a dormire, rigirandosi nel letto con cautela in modo da trovare una posizione confortevole per trascorrere la notte. Proprio quando era giá in procinto di chiudere gli occhi, un tintinnio scosse il telefono posto sul comodino accanto al suo letto.
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Un mondo alla fine del mondo
Fiksi Ilmiah"Esiste un mondo alla fine di questo mondo e noi lo troveremo" 04/09/24 🥉 classificato Contest Estivo di @maidireteam categoria fantascienza In un mondo devastato dai cambiamenti climatici e dal caos derivante dalle guerre per le risorse scarse, l...