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<Cosa avete scoperto?> mentre tornavano tutti indietro le ragazze si affrettarono a metterli al corrente della situazione.


<La prossima serata di aste sarà tra tre giorni.>
<Direi ottimo cazzo.>
<Aspetta Baku non ho finito> lo interruppe Mina fulminandolo.
<Per entrare li avremmo bisogno di una chiave che si ottiene solamente dopo aver parlato con il responsabile.>


<Merda.> Denki sospirò mentre si levava il gilet della sua divisa. 
<Avete qualche indizio su come fare?> domandò Todoroki pensieroso. 
<Si, in sostanza il capo ci sta solitamente dopo la chiusura del locale e neanche tutti i giorni. Una volta incontrato lo dovremmo solo convincere di voler essere delle compratrici con un buon portafoglio.> Uraraka parlò veloce sotto gli occhi attenti di tutti. 


<Siamo sicuri che non vi chiedano altro in cambio?> chiese Kirishima preoccupato facendo intendere dove volesse andare a parare.
<In realtà si, da quanto abbiamo sentito il responsabile è gay quindi dobbiamo solo essere doppiamente intelligenti.> 
<Ehi Bakubro se andavi tu saremmo entrati subito allora!> lo pungolò il rosso mentre Izuku sbarrava gli occhi, cosciente fin troppo della bellezza eccessiva del compagno. Quei rubini lo trovarono ad osservarlo e gli sorrise alzando le sopracciglia e scrollando le spalle, sapeva di essere attraente e non nascondeva neanche la sua sicurezza.


<Tsk, non m'interessa un vecchio del cazzo.> 
<Bakubro saremmo già arrivati all'asta se avessi abbassato i pantal-> Denki ovviamente non riusciva a tirarsi indietro senza rincarare la dose e Midoriya tossì forte per cercare di riportarli sul discorso.
<Comunque, dobbiamo spiegare il tutto anche a AM e Jeanist e sentire come muoverci.> 
<Giusto.> gli sorrise la bruna poggiandogli una mano sulla spalla avendo inteso il disagio del suo amico, Kaminari si grattò la testa confuso. 




Dopo una riunione sulle ultime novità si diressero tutti nella sala riservata alle pause, quella con le macchinette mentre si riprendevano dall'intensa serata.
<Sentite, non so voi ma io ho bisogno di una bevuta, chi si unisce?> domandò Kirishima osservando tutti.
<Amico sai che ci sono ovviamente> Denki gli fece l'occhiolino visibilmente entusiasta mentre Mina si avvicinava ai due sorridendo. 


<Ovviamente anche io tonti> ridacchiò la rosa strattonando leggermente Uraraka.
<Vieni anche tu vero Ochako?> la brunetta incontrò gli occhi di Izuku interrogativi, era indecisa e cercava il suo appoggio in caso di partecipazione. 
<Si dai Uraraka andiamo.> sorrise Midoriya sotto lo sguardo perplesso del biondo, aveva incrociato le braccia alzando un sopracciglio.


<Dai Kacchan vieni anche tu vero?> Katsuki alzò gli occhi al cielo, non avrebbe rifiutato un invito posto in quel modo così tenero e schifosamente dolce, quelle guance paffute e piene di lentiggini lo avrebbero corrotto a  vita.
<Tsk... va bene sfigati, vengo.> sbuffò 
<Tsuyu tu? Todoroki?> chiese Ashido già pronta ad andare in qualche locale a fare baldoria.
<Io sono troppo stanca, torno a casa ragazzi cra> 
Todoroki sembrava pensieroso ma poi tutti gli occhi del gruppo erano su di lui e non poteva tirarsi indietro pur sembrando riluttante. Dopo un paio di secondi riassestò le idee e fece un semplice sorriso sorprendendo tutti. 
<Va bene, vengo anche io.> 




Esultarono tutti, pronti a dirigersi in un locale per divertirsi e svagarsi dopo quella serata lavorativa impegnativa. Fuori dall'agenzia  i lampioni illuminavano le strade ormai buie mentre le loro risate risuonavano nella notte.
Mentre uscivano Bakugo afferrò il retro della maglietta di Izuku facendolo rimanere in fondo insieme a lui mentre gli poggiava un braccio sulla spalle sussurrandogli piano, vicino all'orecchio. 

Cercami ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora