roulette russa

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Il giorno dopo 9.30

Mi sto preparando per andare a controllare come vanno le cose nelle piazze.
Mi metto un pantaloncino e un top. Dopo una ventina di minuti esco di casa salendo sul porche, mi fermo davanti al solito bar.
Entro dentro e tutti mi salutano e io ricambio con un cenno della testa camminando con la testa alta fino ad arrivare davanti al bancone
-buongiorno donna imma cosa le porto- dice il giovane cameriere -ram nu cafe - dico e il giovane ragazzo si gira iniziando a preparare il caffe quando sento squillare il telefono.

-prond c bbuo- 

-piccre il carico e arrivato al porto di napoli- 

-vabbuo ramm mezzor e veng adu te- 

 e riattacco il telefono e mi bevo il caffe tutto d'un sorso. caccio una 5 euro dalla tasca e la lascio sul bancone. esco dal bar e salgo sulla mia porche e inizio a sfrecciare verso dove stanno tutti i nostri carichi. trovo la già i miei fratelli e altri uomini. -eccomi allo c succer-dico mettendomi vicino a francesco -guarda tu stessa- mi avvicino alla cassa e la apro -e vuota- stu strunz. tiro un pugno alla cassa e prendo il telefono componendo il numero di quel bastardo, dopo un paio di squilli risponde

-prond- 

-bastardo c cazz tavij ritt , STRUNZ SI MUORT TU E LA FAMIGLIA TUIJ OMM E MERD-

-nonnono posso spiegare-

-nun mn fott si muort.-

e riattacco mi giro verso mio fratello -e mo c amma fa- mi vordo il labbro e li guardo, non c pozz crerr managg a puttan. -vai adu iss e puortamell, e tutt a famiglia sua- mio fratello anuisce, mentre leo mi guarda -leona chiama a don hermes e digli che ci deve mandare due carichi entro domattina- annuisce e entrambi i miei fratelli se ne vanno. resto solo io e miei uomini -donna imma con tutto il rispetto ma se vi siete fatte fottere da uno come potrete comandare tutta napoli- mi avicino a lui e gli tiro un pugno dritto nello stomaco. -comm cazz t prmitt e strunz, ij song donna imma savastan la boss chiu potend d napoli.- mi allontano da lui e mi giro di spalle. -giova portano a casa mia in cantica arop i fazz vre ij comm cuman- e salgo in macchina per tornare a casa. 

i due uomini davanti la porta me la aprono facendomi entrare, corro in salotto ormai incazzata entro e stavo per urlare contro papa, ma noto che ci stanno i ricci, aspe i ricci in casa mia. subito estraggo la pistola e la carico. 

-c succer ca- chiedo avvicinandomi a loro -a papa tra abbiamo risolto ora siamo alleati.- poso la pistola e vedo un ragazza che viene verso di me - piacere rosa- la guardo da testa a piedi -donna imma- mio padre mi interrompe - il nome nn soprannome- sbuffo e lo guardo male -anna- la ragazza mi abbraccia ma io mi stacco -ij teng c fa c verimm aropp-  stavo per uscire dal salotto quando mio padre mi ferma

-puortt pur ciro- sospiro stavo per ribattere ma mi guarda con sguardo omicida -muvt ricci- il ragazzo si alza e mi segue, usciamo dal salotto e scendiamo in cantina dove trovo i miei due uomini e chillu strunz. -bene bene allo- mi avvicino alla parete e prendo una revolver. la svuoto e lascio solo un proiettile dentro, mi metta davanti a chist. -no ti prego sono un padre di famiglia- rido ma l'occhio mi cade su ricci che mi guarda con un sopracciglio alzato. 

-sai c cazz mn fott a me si nun famm e merd. ma non ti ucciderò subito-  gli giro intorno e gli punto la pistola al cuore e sparo -1 fortunato- gli ripunto la pistola in testa e sparo -2 che culo tesoro- sparo -3- tiene lo sguardo terrorizzato, ma non mi interessa deve pagare per avermi mancato di rispetto sparo -4- lo sento singhiozzare e sparo -5 se piange non cambia molto- gli stavo per puntare la pistola ma sento ricci parlare -anna nun o fa- lo guardo ma comma cazzo si permette a dirmi cosa devo o non devo fare.  

AMOR CRIMINAL...CIRO RICCI...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora