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Dopo un'ora e mezza, siamo ormeggiati su un'isola. Ci sono altri yacht vicino a noi. Thomas è un bravissimo capitano, guida con maestria, e io ho potuto cucinare senza troppi problemi. Fortunatamente, nel frigo ho trovato dei bocconcini di pollo, e vicino ho aggiunto delle patate al forno gratinate. Le patate mi vengono davvero buone. Ma ora devo pensare a cosa cucinare domani.
Thomas finalmente entra in cucina e mi fa i complimenti per il profumo che si diffonde nell'aria. Gli dico che dovrebbe assaggiare prima di fare tanti complimenti, perché non si sa mai.
Ci sediamo a mangiare ed effettivamente tutto è delizioso. Decido che dovrò imparare a cucinare qualcos'altro, visto che mi sto appassionando all'arte culinaria, ma non ho mai avuto molto tempo per farlo. Finiamo di mangiare e sistemiamo tutto. Questo posto è così pulito che ho paura di muovermi. Non riesco ancora a realizzare appieno quello che mi sta accadendo.

"Allora, domani andiamo al mare. Stiamo qui due giorni, poi ripartiamo e andiamo all'isola del Giglio. È bellissima..." non fa in tempo a finire che sono già abbracciata a lui, sempre come una scimmia.
"Grazie, grazie, grazie."
"Potrebbe essere sempre così, lo sai?" Io annuisco. "Devi solo darmi la possibilità di dimostrarti che possiamo farcela." Continua, poggiandomi sul bancone della cucina. "Noi ci riusciremo."
"Cosa ho fatto di così buono nella vita per far sì che l'universo ti mettesse sulla mia strada?" Rispondo con la testa sul suo petto. Lui mi accarezza i capelli.
"Sicuramente qualcosa di incredibile." Scherza. Ma ha ragione. Io e Thomas siamo le persone più incompatibili che esistano al mondo. Ho sempre creduto che i simili dovessero stare insieme, perché è vero che gli opposti si attraggono, ma è anche vero che non può funzionare. Due persone simili hanno abitudini simili, gusti simili, stili di vita simili. Io e lui non abbiamo nulla in comune, eccetto questa folle voglia di stare sempre insieme, questo desiderio irresistibile per entrambi di viverci, questa incontrollabile attrazione quando ci guardiamo. Siamo come due calamite. Probabilmente ci saremmo incontrati ovunque, ci saremmo riconosciuti in mezzo a miliardi di persone, perché quando due anime sono destinate a stare insieme, l'universo farà qualsiasi cosa per farlo accadere.
Il primo giorno che l'ho visto in quell'aula, quando i nostri occhi si sono incrociati, è stato come se il mio cuore avesse finalmente riconosciuto il suo. Puoi opporti, puoi fare qualsiasi cosa per evitare che accada, ma quando due cuori si riconoscono ed iniziano a battere all'unisono, soli non sono più niente.

"Quella è Orione..."
"Me l'hai già detto! Mi sa che conosci solo quella!" Ride Thomas. "Eravamo al lago e stavamo facendo praticamente la stessa cosa che stiamo facendo ora."
"A parte che non conosco solo quella... e comunque a me interessava stare con mia madre, non la ascoltavo molto, a dire il vero."
"Me ne sono accorto!" Continua a pungolarmi.
"Un giorno ti regalerò una stella!"
"Tipo tre metri sopra il cielo... come sei smielata!"
"Non era Tre metri sopra il cielo, era I passi dell'amore!" Puntualizzo. "E non sono smielata!"
"La stella è per tutti. Io ti regalo un'intera costellazione!"
"Scusa, signor Rinaldi, se non ho tutti i suoi soldi e posso permettermi solo una piccola e poco luminosa stellina." Lo prendo in giro. Lui continua a fissare il cielo. Vedo una sorta di malinconia nei suoi occhi. Vorrei chiedergli il motivo, ma temo di aprire discorsi imbarazzanti. Forse sta pensando a quanto ha trascorso momenti speciali qui con Serena o forse la manca, soprattutto dopo quanto accaduto ieri.
"A cosa pensi?" mi domanda lui alla fine.
"Niente!" Mento spudoratamente, ma lui lo capisce.
"Dai, lo so quando inizi a viaggiare con la mente."
"Ti manca?"
"Chi?"
"Dai..."
"A questo stavi pensando?" Sorride. "Non riesci ad essere felice per più di dieci ore consecutive, eh!" Esclama lui, abbracciandomi. Io continuo il mio silenzio "stampa". "Non mi manca, Venere. Non mi è mancata neanche mezzo secondo."
"Ti ho visto malinconico!" Gli confesso.
"Ormai mi leggi come un libro." Si limita a dire lui.
"Perché sei malinconico?"
"Mia madre..." cambia tono di voce. "È lei che mi manca. Ma allo stesso tempo sono molto arrabbiato e mi sento in colpa."
"Non è stata colpa tua!" E lo bacio. Lui rimane a godersi il mio bacio. I nostri cuori cominciano a battere all'unisono, e io lo percepisco. Lo percepisco in profondità.
Il bacio romantico di Thomas dura due minuti forse, poi inizia a diventare più appassionato.
"Dai, siamo qui fuori. C'è gente che potrebbe vedere," gli dico, cercando di essere razionale. Lui però non sembra interessato a fermarsi, sentendo il profumo dei miei capelli, si mette sopra di me. "Thomas, nella barca vicina ci sono delle persone che stanno sul ponte..." Lui mi bacia con ancora più passione. Ho l'impressione che la prospettiva di essere scoperti lo ecciti.

"Pensa che fortunati a vedere un porno dal vivo."

"Sei veramente un idiota."

Beh, ma la verità è che sono davvero fortunati.

IL BATTITO DEL NOSTRO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora