Capitolo 16

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"Principessa" disse Edward subito dopo che ebbi lasciato il capezzale di mio padre per la terza volta nella giornata. Ero stanca, questa situazione mi stava sfinendo, ma per una volta, una sola volta in tutta la mia vita non ero disposta a fare un passo indietro per prima.

"Si, principe Edward, cosa c'è?" avevo davvero ripreso a chiamarlo principe, un po' per il rispetto che il suo ruolo aveva, un po' perché avevo notato che Alan si comportava meglio con lui se mantenevo una certa distanza e non potevo preoccuparmi anche di loro eventuali scatti d'ira.

"Notizie, principessa, dal mio regno e dal vostro" disse lui, mantenendo comunque una certa distanza, con le mani congiunte dietro la schiena, come se fosse un semplice messaggero e non il mio principe.

Dopo uno sguardo rivolto prima a lui, poi ad Alan e infine verso la porta della camera di mio padre dalla quale era appena passata Helena, ci dirigemmo in biblioteca per parlarne. Non prendevo nessuna decisione senza prima aver consultato i miei uomini, era per questo che li avevo convocati in primo luogo, per consigliarmi e guidarmi.

"Allora, di che si tratta?" chiesi non appena mi sedetti nel mio posto a capo tavola. Gli altri membri erano appena arrivati e sembravano non conoscere le novità, proprio come me.

"Come sta vostro padre?" si azzardò a chiedere Marcus. Era stato al servizio di mio padre per anni e poteva a tutti gli effetti considerarsi uno dei suoi pochi veri amici. Si vedeva l'amicizia che li univa e la preoccupazione nei suoi occhi da settimane ormai.

"Sta come sempre. Né meglio né peggio" gli risposi, in tono forse un po' troppo freddo. So che non avrei dovuto ma pensare a mio padre mi faceva solo venire in mente il peggio, e questo mi faceva venir voglia di piangere.

"Ma non siamo qui per parlare di questo. Quando avrò novità al riguardo, non temere, sarai il primo a saperlo" gli dissi abbozzando un sorriso per addolcire le mie parole. Sapevo quanto fosse importante per lui e io non avevo nessun diritto di trattarlo malamente per un problema che era solo mio.

"Ora siamo qui perché il principe Edward ha delle novità da presentarci...prego" dissi, porgendogli una mano per invitarlo a spiegarsi meglio.

"Grazie, principessa. Mi sono giunte informazioni non proprio rassicuranti dal mio regno. A quanto pare le persone che mi chiamano usurpatore stanno crescendo di numero ogni giorno che passa. Imbrattano le mura del mio castello e si stanno spingendo anche oltre.

A quanto ho sentito hanno assoldato dei mercenari e stanno attaccando le carovane dei regni circostanti...incluso il vostro principessa"

-Bene, un altro problema da risolvere, come se non ne avessi già abbastanza-

"Avevate detto che c'erano notizie anche sul mio regno, facevate riferimento a queste?"

"No. Per quello ho delle buone notizie. A quanto pare la tattica di vostra sorella non ha raggiunto i risultati sperati. Ancora molti rivoltosi si aggirano per le strade e ora hanno paura di lei e del suo esercito. Basta una piccola fiamma perché scoppi una grossa rivolta. Se solo dovesse rispondere in maniera un po' più violenta sarebbe spacciata. Immagino che se dovessero scegliere in questo momento con chi schierarsi sceglierebbero voi"

"Capisco..." dissi con tono pensoso.

-Non mi aspettavo questo risvolto-

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