♥️ 32. Incubo ♥️

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Ancora una volta si trovava a dover subire i colpi dagli uomini che aveva mandato Yuuki per farlo cedere... Ancora una volta si trovava a dover resistere a tutto quel dolore sperando che finisse presto...

Ma qualcosa quella mattina era differente, lo era perché ad assistere vi erano sia il suo adorato fratellino, che molto presto avrebbe rimesso in riga, e la sua adorata compagna che lo guardava con quel ghigno stampato in viso.

"Basta così... Ora uscite."

Gli uomini all'ordine di Jungkook uscirono dalla stanza lasciando i tre da soli, Yuuki si avvicinò al tavolo prendendo una pezza e bagnandola, si avvicinò a Jimin iniziando a pulire il suo viso dolcemente, gesto che mise in guardia il ragazzo.

"Cosa fai? Un gesto caritatevole prima di uccidermi per farti stare bene con la coscienza?"

"No mio caro, semplicemente voglio vedere bene il tuo viso quando ti daremo una bella notizia."

"Una bella notizia? Ci credo poco che sia bella..."

Finì di pulirgli il viso portando la mano tra i suoi capelli, li strinse e con forza gli tirò su la testa avvicinando il suo viso.

"Amerai alla follia questa notizia... Vero Amore?"

Lo sguardo di Jimin andò sul fratello che non si era mosso di un millimetro dalla sua posizione, però notò come sul suo viso si stesse creando un leggero ghigno.

"Verissimo mia cara... Sai fratellone, hai fatto bene a tenere con voi i due giocattolini... Sono stati molto utili nel nostro piano."

"Cosa vuoi dire?"

Il fatto che aveva messo in mezzo i due ragazzi fece suonare un campanello d'allarme a Jimin.

"Sai ieri sono venuti a farci visita..."

"Si come no, li avrai costretti a seguirti..."

"Stai zitto... Dicevo... Ci hanno fatto visita e gentilmente abbiamo parlato del più e del meno... E hanno fatto una scelta importante..."

Jimin alzò un sopracciglio, quelle due parole "Scelta Importante" puzzava di qualcosa che conosceva bene, il timore che li avessero portati a fare qualche stupidaggine iniziò a farsi largo nella sua testa, si mosse con il corpo volendo liberarsi da quelle catene ma sembrava tutto inutile.

"Cosa c'è fratellone? Sei preoccupato per quello che hanno fatto?... Vuoi sentire?"

Tirò fuori dalla tasta un registratore poggiandolo sul tavolo, spinse play e in poco tempo nella stanza le voci dei tre echeggiava, nella testa di Jimin i loro volti e le loro espressioni sembravano essere marchiate.

"Senti la disperazione nella loro voce? Sentili come si sentono nell'aver fatto l'unica cosa che non volevano..."

E lui stava ascoltando ogni minima parola, ogni minimo sussurro che i tre si dicevano, ogni lacrima che i due ragazzi stavano versando nel dover compiere quell'atto... E di come suo marito, il suo primo amore aveva accettato questa cosa lasciandosi andare tra le loro braccia... Negava se diceva che tutto ciò non l'aveva ferito, negava se diceva che il suo cuore stava cedendo e cadendo in frantumi... E avrebbe negato nel dire che sulla sua guancia non stesse scendendo una lacrima.

"Senti che dolce suono, i loro singhiozzi sono una musica sublime per me..."

"Perché Jungkook? Perché hai fatto tutto ciò? Avevi sempre detto di amare Yoon..."

Jungkook si avvicinò a Jimin alzandogli con due dita sotto il mento il viso, puntò lo sguardo nell'opposto e ghignò.

"Perché? Semplice... Mi sono reso conto che, anche se tu non ci sei più, lui non avrebbe mai provato niente per me... Però per quei giocattolini si... Questo non potevo accettarlo, o tutto mio oppure niente a nessuno..."

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