È una giornata di sole nel cuore della città e Alessandra, Dea Onnipotente e seduttrice, si trova al centro dell'attenzione al funerale del defunto marito Zeno. Ha preso in questa vita le sembianze di una giovane vedova di 17 anni, ma i suoi occhi opalini racchiudono una saggezza che va ben oltre la sua età e la propria figura possente emana un'aura di dominio e potere. È una top-model, detentrice del titolo di Miss Universo ed eletta persona più hot della storia. È anche la persona più intelligente, popolare e ricca: lo possiamo dedurre dai suoi gioielli preziosi e dalle sue borse costose, nonché dal suo stile e dal suo fascino.
Lo sguardo della Dea cade su Samu, il fratello minore di Zeno, tutto tremolante sotto il suo sguardo intenso. La sadica Dea, senza alcuna pietà e con una freddezza e lucidità disarmanti, ha deciso che avrà il cazzo del suo stupido cognatimo!
Mentre le persone in lutto singhiozzano e piangono, le mani di Alessandra si posamo sulla cintura dei pantaloni di Samu, slacciandola lentamente, con Samu pietrificato e incapace di opporsi ma dagli occhi pieni di tenera eccitazione essendo uno sfigato verginello.
Alessandra allora gli sussurra all'orecchio, il suo respiro caldo fa correre brividi lungo la schiena del ragazzino. "Ora sei mio. Non puoi sfuggirmi, quindi rilassati e divertiamoci. È tutto finito, sono convinta che tu sia molto più soddisfacente del tuo fratellone..."
Il cuore di Samu batte all'impazzata, con il ragazzetto tutto rosso in volto e ansimante, pieno di sudore e totalmente alla mercè della Dea in quello scenario tetro, macabro ma estremamente stimolante. Il giorno del funerale del suo amatissimo fratellone, Samu stava per farsi sverginare da questa Dea golosona e arrapatissima, affamata del suo membro. I rimorsi avvolgono il giovane, che scoppia anche in un pianto copioso. La Dea lo consola, gli asciuga le lacrime e gli sussurra all'orecchio: "Dimostra per una volta di valere qualcosa, di non essere lo sfigato ripudiato da tutti, all'ombra del fratello. So che puoi farcela, sei grande Samu (palpandogli il cazzo con fermezza), prenditi questa rivincita finale su quel coglione di Zeno". Lui era stato una nullità per lei: certo, un discreto schiavetto e anche una scopata niente male, ma era arrivato il momento di liberarsi di lui e godere della sua dipartita, delle sue preghiere, del suo sguardo perso da agnellino.
Alessandra non perde tempo, vuole andare al sodo: è un'ingorda ed è giunta l'ora di saggiare il cazzo del fratellino sfigato di Zeno sulla sua tomba, il giorno del suo funerale; lo spinse sulla tomba appena scavata e noncurante dell'ambiente lugubre, apre rapidamente la cerniera del suo abito nero succinto, liberando i suoi seni vivaci dai loro confini. "Rilassati, tesoro, non sentirti in colpa. Fammi squirtare sulla tomba di tuo fratello, fà il bravo e non ti succederà nulla" tuona la Dea con tono fermo.
Il funerale passa inosservato mentre i loro gemiti e grugniti riecheggiano nel cimitero. Alessandra cavalca il cazzo pulsante di Samu, i suoi seni rimbalzano. Il sesso si fa sempre più selvaggio, la Dea è incontenibile e Samu è ridotto ad oggetto sessuale, cavalcato da un'insaziabile Ale che lo sbocchina e gli lecca le palle sulla tomba di Zeno. E quando raggiunge il climax, lei non è solo un orgasmo, è una forza della natura: squirta su un Samu eccitato da attonito, poi sulla foto del suo maritino ucciso poche ore prima senza alcuna pietà. "Samu, non farmi arrabbiare: fà il bravo e distruggi la tomba di quel bastardo senzacazzo di tuo fratello"
"M-ma Ale.... non posso fare questo a mio fratello, ti prego" supplica e si dimena Samu con le lacrime agli occhi.
"Fallo e basta, non te ne pentirai😜"Sedotto, praticamente ipnotizzato da chi non sapeva essere la Dea Onnipotente, Samu distrugge la tomba di Zeno e assiste impotente ad Alessandra che geme, gode e squirta fottendosi e dissacrando fortemente il corpo esanime del fratello.
Infine. Con un ghigno sadico, rivela gli artigli affilati nascosti nei guanti e li conficca nella gola di Samu. Gli occhi di Samu si spalancano, i conati di vomito sono soffocati dalle mani di lei e la vita di Samu si spegne mentre lei gli strappa lentamente la carne. Non si ferma lì. Con un urlo selvaggio, gli squarcia il petto, estraendo il cuore ancora pulsante e portandolo alle labbra. Poi gli stacca il cazzo e lo fotte mentre muore dissanguato. La vita di Samu si prosciuga, il suo corpo si contrae mentre Alessandra si nutre del suo cuore e del suo cazzo, con gli occhi chiusi in estasi.