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Hey,Lorenzo come stai?spero bene anche se fossi andato via(sicuramente si).

Ho deciso in un certo senso di "dedicarti" questa lettera di addio,perché nonostante tutto sei l'unico che anche se involontariamente c'è stato sempre stato.

Non so cosa c'era fra noi.Amicizia credo,a volte forse altro per me.

Tu mi hai distrutto Vincè.Dalla prima volte che ti ho visto,dal primo sguardo che ci siamo scambiati quella volta del retro di un parcheggio di una cazzo di discoteca.
Non so quanto eravamo ubriachi.Troppo.ma mi ricordo tutto.Sono un tipo sbadata ma delle cose mi piacciono mi ricordo ogni singola cosa.m

Ci siamo rollati una canna e l'abbiamo fumata in silenzio scambiandoci qualche sguardo.

Ti ho dettato il mio numero e se non fosse stato per me tu non mi avresti mai scritto,ahh tu e il tuo orgoglio di merda. 

Qualche giorno dopo ci siamo visti e abbiamo bevuto qualcosa.Era stato strano,ma piacevole,avevamo parlato poco più che altro c'eravamo guardati,ma mi andava seriamente bene così.

Eri la mia distrazione.
Eri la mia distrazione da mia mamma che continuava a pretendere tutto da me e mio padre che faceva in continuazione discorsi omofobi a cena. 

Eri la mia distrazione da Carola e Chiara che facevano le stronze con me.

Io probabilmente ero anche un po' stronzo con loro ma quasi non mi potevano più vedere.

Eri il dolore che mi serviva per non procuramene più.

Poi non so cosa è successo,quando ti stavo vicino il cuore batteva forte,le gambe tremavano e quasi mi dimenticavo di tutto.

E faceva male;faceva male perché sapevo che tu non mi avresti mai ricambiato.Era ovvio.
E mi scuso perché ho rovinato tutto immischiando i sentimenti ma non ho potuto scegliere.

Poi ho consolidato che avrei seriamente fatto qualsiasi cosa per te;più ci vedevamo più io mi rendevo conto che non eri una semplice cotta ma che ti amavo.Più il dolore mi corrodeva dentro.

Cazzo che coglione che sono stato. 

Ero molto amico di Carola,ultimamente provavo a parlarci,a fargli capire tante cose che non sto qua a dirti.
Ma non mi ascoltava.Io mi sono stufato e non l'ho aiutata più.Non so se ho sbagliato probabilmente si.Se venissi a trovarmi fammi saper se quelle due si fossero messe insieme.

Poi un giorno.
Il mio cuore è esploso dentro al petto.
Non avevamo bevuto molto,eravamo seduti in un muretto dietro a una friggitoria.Non molto romantico eh?

Ti eri avvicinato a me,e poi ci siamo baciati,tutto eternamente lento ma rapido.
E lo sapevo.Sapevo che per te in realtà non contavo nulla.
E che avevo desiderato così tanto quel contatto che neanche sono riuscito a tirarmi indietro.
Ci siamo spinti oltre.Troppo forse.Dovevo fermarti,ma non l'ho fatto.

Poi non ti ho più visto per una settimana o poco più,eri totalmente introvabile e non rispondevi al telefono.Ho voluto credere per qualche istante che magari fossi finito in uno di quei centri per i disturbi mentali che tanto odi.

Invece no.Mi ignoravi e basta.

Quanto meno non sono stato proprio uno stupido e l'ho capito.Era palese che non volevi più vedermi. 

Tutto quello che facevo era sbagliato.

Ho cercato di ascoltare mio padre e di autoconvicermi che l'omosessualità è una cosa sbagliata.Con il senno di poi dico semplicemente tempo sprecato.
Penso la cosa più sbagliata che abbia mai fatto in tutta la mia vita.

Ut amen et foveamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora