Canzone del capitolo: He could be the one (Hannah Montana)
Si può essere considerati infantili solo per i propri gusti musicali?
Sono ore che cerco di spiegare a Diana che non può dirmi che sono una bambina solo per la musica che ascolto.
L'artista più in voga del momento, Ayden, ha appena annunciato sui social il suo primo tour mondiale, e io ovviamente non posso non andarci. Le sue canzoni costituiscono il 98% della playlist che riproduco ogni giorno; qualsiasi cosa io stia facendo ha necessariamente la musica, e la sua in particolare, come sottofondo.
La mia amica non fa altro che paragonarmi alle altre ragazzine che amano Ayden solamente perché lo considerano attraente, a differenza loro, però, io ho una grandissima considerazione della musica e lo ascolto semplicemente perché i testi delle sue canzoni rispecchiano quello che sento, oltre ad avere delle melodie che ti entrano in testa come quel tormentone estivo che non sai come, ma dopo il primo ascolto non riesci più a dimenticare.
Non mi sognerei mai di andare ad un concerto da sola, non ho mai vissuto fuori dal mio paesino e non mi sono ancora abituata alla grande realtà americana. Io e Diana ci siamo trasferite in California qualche mese fa per poter studiare insieme in una delle università più conosciute al mondo, la Berkeley. Entrambe abbiamo ottenuto una borsa di studio che copre la retta e, fortunatamente, pur studiando due cose diametralmente opposte, possiamo permetterci di vivere insieme in un piccolo appartamento, proprio come avevamo sempre sognato durante gli anni di scuola, perché i corsi della facoltà di lingue e quelli della facoltà di biologia vengono tenuti nello stesso edificio.
Sto implorando la mia bellissima amica dai capelli rossi di accompagnarmi al concerto che lei continua ad etichettare "stupido", cosa che posso sopportare a patto che lei venga con me, ma Diana non accenna minimamente a cambiare idea.
"Mel puoi anche scordartelo, non verrò mai allo stupido concerto di quel tizio. Riesci ad immaginare quante ragazzine con la bava alla bocca ci saranno, oltretutto, accompagnate dai loro genitori? Specifico che ho usato il termine "ragazzine" perché dire "tizio" e "bambine" nella stessa frase non mi sembra appropriato" grida Diana dal divano del salotto dove si è elegantemente accomodata dopo essere rientrata dalle lezioni. Devo riconoscere che la mia amica non incarna gli ideali tipici di una fanciulla dell'epoca vittoriana, è tutt'altro che posata: esageratamente disordinata, estremamente schietta e poi, si lancia a peso morto su qualsiasi divano, letto o poltrona trovi davanti a sé.
"Oh DiDi ti prego, è la prima volta che ti chiedo qualcosa da quando ci siamo trasferite. Dopo tutto quello che faccio per rimediare al tuo disordine è il minimo che mi meriterei" le faccio gli occhi dolci e la chiamo col soprannome che le ho dato quando facevamo ancora le elementari, so benissimo che non può resistere a questo.
"Mi stai costringendo a dirti di sì; sei una manipolatrice Mel" missione quasi compiuta, credo di conoscerla abbastanza bene da sapere perfettamente quali sono i suoi punti deboli ormai, siamo amiche da quindici anni.
"Sapevo di poter contare su di te, sei sempre così gentile!" non ho nemmeno finito di pronunciare la frase, che sto già compilando il modulo di acquisto dei biglietti; Diana intanto si sta spostando nella sua camera per iniziare a studiare, ed effettivamente dovrei farlo anch'io, ma in questo momento ci sono altre priorità.
"Guarda che non ti ho detto che verrò" ignoro la sua risposta e continuo a concentrarmi solo sui biglietti.
Pochi minuti dopo finalmente riesco nell'impresa, mentre la mia amica è chiusa nella sua stanza le inoltro il pdf con i nostri due biglietti digitali per il concerto e poi mi sposto sul divano dove è ancora visibile l'impronta lasciata dal suo corpo. Dopo pochissimi minuti ho la conferma che Diana ha finalmente ricevuto il mio messaggio. La mia amica è davanti a me con il telefono stretto nelle mani e credo che, se fosse possibile in questo momento, ci sarebbe anche del fumo a fuoriuscire dalle sue orecchie.
"Mel che cosa hai fatto?" urla contro di me, io le rispondo con tranquillità "Ho comprato i biglietti per il nostro concerto. San Francisco, 21 Luglio, a 40 minuti da casa nostra e senza esami fra i piedi. C'è altro?".
"Decisamente si! Ti ho detto che non sarei venuta...oddio Mel hai anche acquistato il pacchetto VIP, non posso crederci. Tu. Sei. Come. Loro." ora non è più arrabbiata, ha un'espressione schifata sul suo bellissimo visino. "Assolutamente! Pacchetto VIP: posti proprio sotto il palco, bar esclusivo e tour nel backstage" esclamo entusiasta, poi mi soffermo meglio sulla fine della frase pronunciata da Diana "Scusami, come chi?", "Come le bambine!" risponde velocemente la mia amica per poi voltarsi e correre a ripararsi in camera sua. Entrambe scoppiamo a ridere, sappiamo benissimo che l'una non riuscirebbe a sopravvivere senza l'altra, per questo siamo disposte a fare sacrifici come questo, per la nostra amicizia. Una volta ho dovuto accompagnare Diana ad una conferenza sulle piante, è stata un'esperienza che non vorrei ripetere mai, nemmeno se fosse l'unico modo per salvarmi da qualche catastrofe, però ha fatto stare bene la mia amica, per lei sì che lo rifarei.Dopo aver chiuso la questione concerto vado anch'io nella mia stanza e, mentre cerco un modo per incollarmi alla sedia, raccolgo i miei capelli castani in una coda disordinata e mi preparo a stare davanti ai libri per le successive ore sperando di riuscire a finire di studiare la grammatica tedesca in tempo per l'esame.
Mi è sempre piaciuto molto parlare e conoscere altre lingue oltre l'italiano, durante il mio percorso di studi ho imparato l'inglese e il francese, poi ho studiato in Spagna per qualche mese e ora mi ritrovo davanti a testi in tedesco e cose indecifrabili in lingue orientali. La mia più grande passione però, è sempre stata la musica, canto da quando ero piccolina e suono il pianoforte da quando avevo nove anni, la musica è sempre stata il mio rifugio, il posto dove potevo ripararmi quando tutto andava male, oppure semplicemente quando volevo un po di tranquillità, di relax. I miei genitori mi hanno sempre spronata a portare avanti questa passione e sono grata che l'abbiano fatto perché, ora che sono da sola dall'altra parte del mondo, riesco a guadagnare qualcosa dando lezioni private di pianoforte. Non mi è mai piaciuto dover dipendere da qualcuno, soprattutto se il peso è così esagerato; so che i miei genitori lo fanno volentieri, ma riconosco che non sia una passeggiata e, anche se in minima parte, vorrei gestire qualcosa facendo affidamento solo sui miei guadagni.**GRANDISSIMO DISCLAIMER: Potete immaginare i personaggi come più vi piace, io man mano fornisco le mie ispirazioni per coloro a chi non piace far lavorare la propria fantasia🫶🏻**
DIANA
~Abigail Cowen
MEL
~Hannah Dodd
STAI LEGGENDO
Change the tune
Romance**POTETE TROVARE SU SPOTIFY LA PLAYLIST DELLE CANZONI DI OGNI CAPITOLO ("change the tune" di Rora)** Ayden è il nuovo cantate più in voga tra le adolescenti. Le sue canzoni, ma in realtà lui stesso, riescono ad affascinare chiunque, al punto da ritr...