chapter 2

126 10 12
                                    

A volte gli specchi
non riflettono soltanto
la nostra figura


Olivia

'Allontanati o sporcherai anche lui' questa volta la loro voce non è fastidiosa. La sento a malapena.
Lui riesce quasi ad annullarle. È come se in sua presenza perdessero potere.
"Ripeti il mio nome" sussurro come se fosse una preghiera.
'Sempre la solita sporca ed egoista Olivia' mi si incrina il cuore ma rimango immobile.
"Olivia" ripete il mio nome come se fosse il più bello al mondo.
Sorrido e mi allontano senza dire più nulla.

Il rumore di un lampo zittisce del tutto per un istante le voci nella mia testa. Sta per arrivare un temporale. Devo tornare a casa.
Porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e comincio a camminare più velocemente.

Quando arrivo davanti al portone la pioggia comincia a cadere dal cielo bagnandomi i capelli. Frugo nelle tasche per prendere le chiavi. Le inserisco nella serratura ed entro.
All'interno il silenzio regna sovrano.
Richiudo silenziosamente il portone per non farmi sentire.

"Dove sei stata?" la voce di mio padre mi fa tremare.
Non ho fatto abbastanza silenzio.
"A scuola" mento.

"Strano, la scuola è finita ben tre ore fa" avanza nella mia direzione.
Cerco di fare un passo indietro ma finisco con lo sbattere contro il portone.

"Mi racconti cazzate Olivia?" sputa quelle parole con uno sguardo tetro.
Sa il potere che ha su di me e lo maneggia benissimo. Riesce a scolpirmi l'anima a suo piacimento.

Mi tocca le labbra con il pollice e mi accarezza la guancia.
"Oh, mia piccola e fragile Olivia, forse hai bisogno che papino ti rimetta al tuo posto" mi prende la mano e comincia a tirarmi verso la stanza che detiene la fonte delle mie voci. Loro cominciano a ridere e a graffiare con più violenza.

"No, papà!" comincio ad opporre resistenza ma la sua forza è superiore alla mia
"No!" urlo ancora.
Apre la porta.
"Sarò brava! Sarò brava!" graffio le pareti già segnate dalle mie unghie.

'Troppo tardi' in questo posto loro hanno il dominio totale.

La figura di mia madre che stringe forte i suoi capelli è l'ultima cosa che vedo prima di sprofondare.

Spike

Non può essere vero.
Non può essere lei.
Olivia. Lilly.
Il suo ricordo è ben vivido nella mia testa. Ricordo le sue labbra sottili, la sua risata, e quelle piccole lentiggini che creavano un'immensa e bellissima costellazione sul suo viso.
Ricordo ogni suo singolo dettaglio, ma lei non c'è più. Lei non è più qui con me, e devo farmene una ragione.

-

"Mamma, vado a scuola" dico uscendo di casa.
La scuola non dista molto da casa mia, quindi percorro la distanza a piedi. Il sole splende nel cielo e un leggero vento mi accarezza la pelle delle braccia scoperte.

Oggi la rivedrò. Le mie mani tremano al solo pensiero.

"Ripeti il mio nome" sussurrò quella volta come una preghiera.
E io lo ripetei.

Senza neanche accorgermene, dopo pochi minuti, mi ritrovo davanti ad un groviglio di gente davanti alla scuola. Mi faccio largo nella folla, ed evitando alcuni sguardi fugaci entro.

CHIHIRO: le due regineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora