Una roulotte per amarti

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E dopo quella nottata, come si sono risvegliati Daniele e Andrea? Hanno chiarito la loro situazione? Oppure sono rimasti con i conti in sospeso?

Mia personalissima visione

Spero sia di vostro gradimento <3

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Erano ancora sdraiati sul letto di quella roulotte, Daniele stretto in quella specie di abbraccio giocava con le dita di Andrea, in modo del tutto confusionario.

"Non me l'aspettavo così" è il maggiore a distruggere il silenzio.

 "Mmh" Il minore era stato preso alla sprovvista da quella affermazione. "Cioè dico, nel senso non me lo aspettavo così, così" Daniele gesticolava con la mano libera mentre l'altra era ancora impegnata con la mano del minore, il quale aveva i peggiori scenari in mente, il non essere del tutto compreso, il non essere abbastanza per quel ragazzo a cui aveva donato tutto.  

Il maggiore sentendolo irrigidirsi affianco a lui aveva stretto la sua mano e aveva continuato il suo discorso "Cioè è stato strano, ma strano bello, mado ma che cazzo sto a dì". A questo punto si era girato a guardare il minore, gli aveva portato una mano sulla guancia accarezzandogliela con il dorso "Andre non lo so che sto a dì, so stato bene, ma un bene diverso da quello a cui sono abituato, co Carola non me so mai sentito così." Andrea non sapeva come prenderle quelle parole, Daniele aveva gli occhi che brillavano di una luce mai vista, e le parole erano così confuse che non riusciva a decifrare quello che il maggiore gli voleva dire.

"Vabbè fai finta che non t'ho detto niente va"  il maggiore aveva poi chiuso gli occhi e aveva tirato a se il minore incastrando la testa tra il collo e la spalla lasciandoci poi un bacio pigro.

Andrea aveva ridacchiato prima per la frase e poi per il solletico. Aveva poi chiuso gli occhi e si era lasciato abbracciare dal maggiore, sperando che quell'abbraccio potesse durare almeno fino alla mattina successiva.

Erano rimasti abbracciati per un intera notte, o così sembrava al minore ma quando si era svegliato nel mezzo della notte si era ritrovato solo in quel letto, in un primo momento aveva impanicato e poi si era rassegnato all'idea che avevano tutti di Daniele, se lo sarebbe dovuto aspettare da un coatto come lui, venne però smentito velocemente, dal rumore dello  sciacquone della roulotte.

Un Daniele spettinato e con solo i boxer addosso uscì dal bagnetto, "Mha t'ho svegliato io?" sussurrò ristendendosi sul letto affiancò al minore, il quale scosse la testa a destra e sinistra, facendogli più spazio, cosa che automaticamente lo fece allontanare dal maggiore.

"Ti sei pentito?" Daniele risultava abbastanza timoroso di porgere questa domanda, spaventato da una risposta negativa, per lui era stata una notte importante, una notte di emozioni e anche di conferme.

Aveva paura che Andrea si sarebbe riallontanato da lui solo perchè non era pronto a sbandierarlo a tutta Latina.

"No Daniele non mi sono pentito ho paura che sei te quello che si è pentito." Daniele sgranò gli occhi, e si avvicinò al minore, "Andre quando dico che con te ci sto bene, lo dico perchè è vero, lo dico perchè me piaci, e soprattutto mi piace quello che sono quando sto co te, anzi quando mi relaziono co te." ridacchiò "Adesso posso abbracciarti o ti vuoi allontana ancora?" Andrea sorrise avvicinandosi e facendosi abbracciare "Resta il fatto che abbiamo un discorso da fare" il minore parlò prima di riaddormentarsi con la testa sul petto del coatto.

Quando si svegliarono definitivamente si intravedeva la luce del sole nel cielo, stavolta era stato Andrea che aveva svegliato Daniele baciandogli il petto, "Daniele dobbiamo iniziare a vestirci se non vuoi far sapere a Vitto e a Ilo che hai dormito qui" "Vitto mi sa che l'ha capito" sbiascica il maggiore senza però aprire gli occhi, "Cioè se te te vesti da figa e vai in giro per latina ci vuole poco a unire i puntini" il maggiore continuava ad avere gli occhi chiusi mentre parlava, Andrea invece lo osservava. "Allora scusami se ti ho messo in difficoltà con i tuoi amici" solo in quel momento Daniele aprì gli occhi, "Andrè non  ti scusare , sei semplicemente stat te stess, non ti devi sentire in colpa, però se vuoi fattè proprio perdonà me potresti dà un bacio? Così inizio la giornata carico" Andrea ridacchiò prima di alzarsi portandosi il lenzuolo con se, cercando di coprirsi il più possibile.

"Stronza mi hai lasciato senza coperta e senza neanche un bacio" a questo punto il maggiore si era alzato andandolo ad abbracciare, stringendolo a se e guardandolo negli occhi, alla distanza di un respiro. "Quindi te posso bacià Andrè?" lo sguardo di entrambi era sulle labbra dell'altro, il minore fece appena in tempo ad annuire che Daniele si fiondò su quelle labbra così dolci e delicate da fargli perdere qualche sospiro, si staccò solo per riprendere fiato stando fronte contro fronte, "Andre non te vergogna con me te prego, mi piace tutto de sto corpo, te o' giuro" iniziò a passargli la punta delle dita sulle spalle scendendo poi sulle clavicole e continuando quel percorso su quel corpo così delicato e forte che gli aveva fatto perdere la testa, "Sto petto così forte ma delicato, sti fianchi che se adattano alle mani mie" il lenzuolo adesso era a terra, la stessa fine dell'accappadoglio la sera prima, sta volta però Andrea aveva i boxer addosso, le mani di Daniele continuavano a scendere "Pe' non parlà de sto culo Andrè, è scolpito da uno de quelli importanti che scolpivano" Andrea che fino a quel momento aveva gli occhi fissi su quelli del ragazzo e il respiro quasi mozzato si ritrovò a scoppiare a ridere a quella affermazione del maggiore, legandogli le braccia intorno al collo, "Non me sfottè però" anche il maggiore iniziò a ridere.

"Dani davvero conviene che inizi a tornare nella tua roulotte se non vuoi farti trovare qua" il maggiore allora lo baciò per zittirlo facendolo poi cadere sul letto "Andrea la smetti de parla e te fai bacià? Non me ne frega un cazzo se me trovano qua, anzi almeno non devo dirglielo e magari lo capiscono definitivamente" Andrea lo osservava, curioso "E che capiscono precisamente?" Vuole spiegazioni, vuole risposte e soprattutto vorrebbe sentirsi dire che non è stata solo una scopata, ma di quello ha ormai quasi la certezza, dal modo in cui il maggiore lo guarda e lo tocca.

"Andrè veramente me lo devi fa dì?" Lo sguardo del minore parlava da solo "Devono capì che me piaci, che al migliore amico loro piace una persona fluida e che glie deve andà bene per forza, perchè non ho proprio intenzione de perdette di nuovo".



E se dopo queste parole si siano donati di nuovo l'un l'altro prima di scendere dalla roulotte non ci è dato saperlo...





O forse sì?


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