Aidan

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Appena arrivati al circo, e varcata l'enorme entrata, ci ritroviamo tanti tendoni in lontananza bianchi e rossi, che sbucano da dietro le bancarelle di dolciumi.
Una musica circense risuona per tutta la via, il tendone più grande è ancora molto distante da noi, deduco che è ancora presto per il secondo spettacolo, così decidiamo di camminare lungo la strada accompagnati dalle risate e le urla dei bambini che corrono assieme ai genitori mentre, il profumo dei dolci attirano la nostra attenzione più e più volte facendoci distrarre.

Camminiamo per la strada di quell'enorme parco divertimenti, che precede la zona del circo, assieme a dei bambini che corrono con gelati e zucchero filato in mano. L'atmosfera è gioiosa e spensierata, tutti i presenti si divertono ai vari giochi a premi. Getto un'occhiata alle persone attorno sistemandomi la camicia che sto indossando. Sento un lieve disagio, che scompare appena sento la voce di Natalia attirare la mia attenzione «Aidan, guarda!» mi volto verso la mano, che sta indicando un enorme peluche a forma di orso. La osservo mentre corre verso quel gioco a premi, con l'intento di guardare con curiosità quell'enorme orso beige.

La voce di Trent distrae la mia attenzione «Aidan!».

«Trent!» Mi volto e lo saluto con tono allegro, dimenticami per un attimo di Natalia.

«Non ti sei fatto più sentire, come vanno gli affari?» chiede visivamente curioso.

«Bene al momento, almeno in questo locale!» abbozzo una risata, notando in lontananza il figlio di Trent sulle spalle di suo marito.

«Non pensavo di trovarti qui. Sei venuto con tua moglie? E poi, sono offeso: non ci hai nemmeno invitati.» Trent finge di essere offeso, il suo tono mi infastidisce. Dopo quello che è successo, non mi aspettavo che ci tenesse.

«Invitati? Non ho nemmeno fatto una cerimonia, due firme e l'ho fatto autentificare, fine.» A quella domanda distolgo lo sguardo rispondendo nonostante sono attirato dalle urla dei bambini. Inizio a sentirmi di nuovo a disagio, il cuore inizia a battere velocemente, faccio un respiro profondo e porto lo sguardo di nuovo su Trent.

«Oddio! Poi dopo quante ragazze e...» si osserva attorno avvicinandosi al mio orecchio intento a finire la frase, sgrano gli occhi capendo dove vuole
andare a parare, ma riesco a troncare la conversazione «Lascia stare».

«Aidan!» Finalmente vedo avvicinarsi il marito di Trent, Oliver, e lo saluto con un sorriso ampio.

«Ci siamo proprio tutti, mancano solo John, Kole e...» riprende a parlare Trent con tono allegro.

«Nessuno, amore, non manca nessuno. Comunque Ryder vuole andare sulla ruota panoramica, andiamo?» loro annuiscono e mi salutano, lasciandomi da solo in mezzo a quella confusione.

Io, Trent e suo marito Oliver, siamo amici da anni. John è il fratello di Oliver. Siamo sempre stati uniti, ma ultimamente, da quando hanno adottato loro figlio, ci sentiamo sempre meno e dopo l'ultima volta al telefono... non ci siamo più sentiti. I miei pensieri si interrompono quando sento, tra le persone, la risata di Natalia, catturando la mia attenzione. Mi volto avvicinandomi a lei a passo lento, mantenendo una notevole distanza per osservare ciò che sta accadendo.

Il ragazzo al bancone sta mostrando a Natalia come funziona il gioco. «Capito cosa devi fare?» dice, mostrando un sorriso beffardo e ammiccante.

«Sì devo puntare con pistola e far cadere tutte le lattine.» risponde Natalia con tono secco.

«Esatto, come hai detto di chiamarti biondina?» il ragazzo si poggia con il braccio sul bancone e accarezza lentamente braccio di Natalia, senza staccar gli occhi dal suo seno.

«Sono Natalia» esordisce lei con tono nervoso.

«Senti, invece di provarci con mia moglie, puoi dirmi quanti punti devo fare per avere quell'orso?» la faccia del ragazzo cambia totalmente mentre fa due passi indietro e si avvicina a me.

(non) siamo perfetti assieme;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora