𝗍𝗐𝗈.

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(leggete lo spazio autrice alla fine!, buona lettura♥️)

𝐏er i Tokio Hotel era ormai arrivato il momento di esibirsi, e nell'aria di respiravano l'adrenalina e l'ansia

Nives era via seduta di un piccolo tavolo poco distante dal palco, in attesa dell'esibizione.

La mora però iniziò a distrarsi osservando il bicchierino di shot che Tom le aveva precedentemente offerto, senza notare i ragazzi salire sul palco.

Degli applausi numeri si fecero spazio attorno a lei, facendole sposare l'attenzione sul palco.

Una melodia si librò nell'aria, catturando l'attenzione dei pochi disattenti rimasti.

«No one knows how you feel
No one there you'd like to see
The day was dark and full of pain
You write help with your own blood
'Cause hope is all you've got
You open up you eyes
But nothings changed
I don't want to cause you trouble
Don't wanna stay too long
I just came here to say to you
Turn around, I am here
If you want it's me you'll see
Doesn't count, far or near
I can hold you when you reach for me
Your life is meaningless
Your diary full of trash
It's so hard to get along with empty hands
You're looking for the rainbow
But it died not long ago
It tried to shine just for you
Until the end
I don't want to cause you trouble
Don't wanna stay too long
I just came here to say to you
I am by your side
Just for a little while
Turn around, I am here
If you want it's me you'll see
Doesn't count, far or near
I can hold you when you reach for me
If the world makes you confused
And your senses you seem to lose
If the storm doesn't want to diffuse
And you just don't know what to do
Look around, I am here
Doesn't count far or near
I am by your side
Just for a little while
Turn around
Turn around, I am here
Turn around
Doesn't count, far or near
Turn around
If you want it's me you'll see
Turn around
I can hold you when you reach for me
Turn around, I am here
Doesn't count, far or near
I am by your side
Just for a little while
We'll make it if we try»

Verso la metà della canzone, con la voce di Bill che toccava i punti giusti, la melodia leggera e le immagini che si facevano spazio nella sua mente, Nives scoppiò a piangere.
Era un pianto silenzioso, timido ed impacciato.

Alla fine, quando venne suonata l'ultima nota, Nives applaudì con le guance rigate dalle lacrime, e dopo di lei, tutta la sala.

Bill sorrise radiosamente al pubblico, per poi scendere dal palco.

La mora andò velocemente in bagno a sciacquarsi il viso, sperando di rimuovere il segno delle lacrime.

Poco dopo incontrò i ragazzi intenti a smontare la batteria di Gustav, e la ragazza sorrise per poi avvicinarsi a loro.

«Siete stati fantastici!», disse Nives guardandoli.

I ragazzi le sorrisero, e poi Bill le si avvicinò.

«Tutto bene?», le chiese

Nives annuì velocemente, pensando di essere credibile.

«Non mi freghi, cos'è successo?, vuoi andare a casa?», le chiese dolcemente il corvino, abbassandosi leggermente per incontrare gli occhi della ragazza.

«No, è solo che...», iniziò a parlare, ma finì per sospirare

«Che...», provò a continuare, ma il fiato le mancò.

«Hey, non devi dirmelo per forza, va bene?», Bill le prese la mano, intrecciando le dita della mora con le proprie.

Nives lo guardò sorpresa, annuendo.

«Vieni, ti offro qualcosa da bere», disse il corvino portandola al bancone

«Non ce n'è bisogno-»

«Ah ah, insisto», Bill la zittì facendole alzare gli occhi al cielo e ridacchiare.

Si sedettero ad un tavolo, ma poco dopo arrivò Tom che trascinò il fratello con sé.

La mora rimase lì a bere il suo Martini e scuotere la testa a ritmo di musica, guardandosi attorno.

La testa iniziò a girarle per l'alcol, ma prima ancora che potesse farci caso, una figura si buttò sul divanetto, accanto a lei.

Lei girò di scatto la festa, rilassandosi quando trovò Bill a guardarla sorridendo, con la testa leggermente inclinata.

«Hey», disse Nives, bevendo l'ultimo sorso dal suo bicchiere.

«Hey, ho un mal di testa atroce», disse Bill avvicinandosi a lei.

La mora ridacchiò, e Bill le fece una domanda mentre continuava ad avvicinarsi.

«Tutto bene?»

«Abbastanza, mi sento solo un po' stordita, sarà il Martini», rispose lei guardandosi attorno, e solo dopo notò Bill con le braccia attorno alla sua vita e con la testa sulla sua spalla.

Di solito si sarebbe irrigidita e sarebbe arrossita, ma in quel momento non le passò nemmeno per la testa.

Infatti mise una mano tra i capelli del corvino, iniziando a massaggiarli delicatamente.

La testa del ragazzo si fece strada verso l'incavo del collo di Nives, mentre le sue dita entrarono nei passanti della sua gonna, stringendole la vita.

La scena vista dall'esterno sarebbe stata scambiata per un atto osceno in pubblico, ma a Nives in quel momento non interessava per niente.

La mora continuava a fare passare le dita tra i capelli di Bill, stringendoli occasionalmente, portando la mano del corvino a stringere ancora di più la sua vita.

Questo fu ciò che Nives ricordò la mattina successiva.

spazio autrice
ECCOMIII!
mi avete chiesto un nuovo capitolo, e quindi eccomi qui!.
vi chiedo solo di non essere lettori passivi, di commentare e se il capitolo vi piace di lasciare una stellina, mi farebbe molto piacere!.
vi consiglio inoltre di seguirmi su tiktok, mi chiamo come qui su wattpad!.
ci leggiamo presto
love u all ❤️😼
~cri<3

𝐌𝐀𝐆𝐃𝐄𝐁𝐔𝐑𝐆→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora