Capitolo sessantesimo

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-Che diamine significa che non può venire?!- sbraitò Sullivan.                         

E' da una settimana che tenta di raggiungere Kyle, il quale ha consegnato le sue dimissioni dalla squadra.

Lisa fece le spallucce per niente spaventata dall'espressione altamente incazzata di Sullivan.

-Cos'altro ha detto?- chiese ancora.

-Che verrà lui. Non sa quando, ma verrà.- sbuffò lei passando le dite tra il suo caschetto cresciuto.

-Bah, se lo vedete ditegli che non sta a lui decidere se andarsene o meno! Poi mi spiegate che cavolo succede?! E' da settimane che si comporta in modo strano, ok? E mi sta dando sui nervi!- dopo essersi sfogato rientrò nel suo ufficio.

L'unica scossa sembra Dalila.

Povera.

-Quando volete io sono pronta a sferrare più di un paio di colpi contro di Andersen, eh!- si propose Emi.

L'idiota ridacchiò alle sue parole.

Già, l'idiota a.k.a. Timothy Miller.

In teoria ci fa da bodyguard contro le tipe, anche se servono più a lui che a noi.

In pratica ci segue ovunque come un cagnolino.

Adorabile, no?

Sento il tuo ironismo fin qui.

-Hai parlato con Kyle, recentemente, Timothy?- chiese Lisa.

-No, magari- sospirò lui -Il suo aspetto sta peggiorando di giorno in giorno e siamo tutti preoccuparti. Oggi stava peggio del solito. Poi si siede lontano da noi e mantiene un profilo basso. Suonata l'ultima campanella si nasconde da qualche parte per evitare tutti e arriva un secondo prima dell'inizio della lezione. Eppure, in base a quello che ci ha detto Gloria, la mattina esce prestissimo. Io non so più che fare.- si coprì i viso con le mani.

Timothy è una persona solare quanto sensibile.

Quando qualcuno a cui tiene sta male, si sente spezzare dentro.

In questi ultimi giorni sta sorridendo sempre di meno.

Come tutti noi.

Mi avvicinai a lui per stringerlo in un abbraccio.

Azione inusuale da parte mia.

Ma ne abbiamo bisogno entrambi.

-Spero si risistemerà tutto- bisbigliai staccandomi.

Lui annuì leggermente rosso in viso -Da te non me lo aspettavo l'abbraccio, sai, ma grazie- sorrise.

-Ha scocciato pure noi- mormorò Lisa.

Alzai gli occhi al cielo.

-Smettetela- mugugnai.

Scoppiarono a ridere.

Felice che il mio imbarazzo vi diverti.

-Avete soldi?- ci chiese Timothy allo sfumare delle risate.

-No!- esclamammo in coro.

-Che cattive!- portò una mano al petto drammaticamente.

Feci per rispondere, ma il possente sbattere della porta ci fece voltare di scatto.

-Ebbene?- che accidenti vogliono queste da noi, ora?

Sono praticamente tutte le cheerleaders.

Cosa vogliono?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 11 ⏰

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