«Raccontami ancora quella storia».La voce allegra di Shannon risuonò per la via poco illuminata della periferia di Lux.
Leon espose un mezzo sorriso da sotto il cappuccio nero. «Non sei stanca di ascoltarla?»
La donna scosse veemente la testa, facendo cadere qualche ciocca dei capelli neri sulla fronte. «Lo sai che mi piace». Lo supplicò con i suoi occhi verdi da cerbiatto, conquistandosi la vittoria che fu annunciata da Leon con un pesante sospiro.
«Come vuoi». Si strinse il mantello deteriorato attorno al corpo e si appoggiò con la schiena contro il muro.
«Circa 34 anni prima, nella città solare Lux penetrarono delle creature malvagie che la contaminarono. Erano assetate di sangue, incontrollabili e immuni a qualsiasi tipo di armi. Le stragi si moltiplicarono e ben presto le strade si riempirono di corpi privi di vita. Un giorno, un uomo, fece brillare nuovamente la speranza nei cuori dei sopravvissuti, conducendoli in una battaglia per la liberazione della città».
Si fermò qualche istante, misurando la medesima reazione di Sharon; sorpresa come se fosse la prima volta che sentiva la leggenda della capitale. A Leon sfuggì un piccolo sorriso, prima di continuare con tono neutro.
«Con il loro sacrificio, i vampiri vennero segregati in una prigione oltre il Confine. Colui che aveva salvato la razza umana, prima di morire, aveva dato un ultimo messaggio a coloro che avrebbero vegliato sulle mura che erano state erette come protezione. Purtroppo, dieci anni fa, un incendio travolse la prigione e ogni traccia dei mostri fu persa».
Alla fine del racconto, Leon prese una boccata d'aria ed osservò con gli occhi neri come la notte la luna brillare nel cielo opaco.
«Quindi credi che gli eventi degli ultimi giorni possano essere collegati a un ritorno di quelle creature?» La voce confusa di Cathleen attirò la sua attenzione. Con sguardo pensieroso, si mise l'indice sul mento. «Chi può dirlo...»
Sul viso della donna passò una momentanea paura che si spense appena notò Shannon salutarla con la mano destra.
Lei ricambiò, sorridendo.
«Comunque, cosa ti porta da queste parti, Cat?» domandò Leon confuso, osservandola prendere posto accanto a lui sull'asfalto. Restò in silenzio per qualche secondo, sistemandosi la gonna del vestito nero a balze in rilievo sotto il cappotto rosso con ricami bianchi. Quando alzò il viso, lo sguardo brillava di allegria. «Sono venuta a trovare i miei vecchi amici».
Shannon sogghignò dando una gomitata giocosa a Leon che le scoccò un'occhiata sottile. Lei sghignazzò, mentre Cathleen si schiariva la gola, trattenendosi dal ridere.
«È tutto come ai vecchi tempi».
Il tono nostalgico di quelle parole fece rivivere a Cathleen alcuni dei momenti che avevano segnato drasticamente la sua infanzia. Il suo arrivo nell'orfanotrofio in una gelida notte di Capodanno senza tempo. Lo sguardo ostile degli altri ragazzi, diffidenti per via delle sue sconosciute origini. Il sorriso cordiale di Leon. L'espressione preoccupata di Shannon appena aveva visto dei piccoli graffi sulle sue braccia la prima volta che si erano incontrate.
Inspirò profondamente e chiuse gli occhi, godendosi per qualche istante la leggera brezza che le scompigliava i capelli lunghi e neri. Era cambiato molto da quei giorni. Aveva trovato una famiglia adottiva che le aveva dato un'educazione, un tetto e tutto l'amore di cui un'orfana come lei poteva avere bisogno. Non poteva dire, però, che la stessa sorte fosse toccata anche ai suoi amici. Infatti, Leon aveva passato grande parte della sua vita per strada e, nonostante, fosse stato adottato da una famiglia ricca, era scappato poco dopo. Shannon, invece, era stata affidata a una madre single con problemi dall'alcool e solo di tanto in tanto si ricordava di avere una figlia a cui badare.
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「 THE 」CODE GLASS
VampireCathleen non pensa che le leggende possano essere vere fino a quando, non incontra, le creature che pensava fossero estinte... Tra fitti misteri che circondano la città di Lux, Cat dovrà scoprire chi è realmente. LA STORIA NON PUÒ ESSERE COPIATA! C...