Capitolo 23

7 1 0
                                    

Pov Jasmine

"Kill bill" SZA

Appena fuori dall'arco dal quale era entrato Caleb vedo il corridoio dividersi in due parti.

La parte di destra e la parte di sinistra.
Decido di andare a sinistra.

Cammino per diversi metri e dopo mi ritrovo davanti ad una porta. Apro quest'ultima e all'interno vedo una camera completamente riempita di armadietti grigi.
Alla fine della camera noto una figura accasciata per terra, così mi avvicino con cautela.
Sono a pochi centimetri dalla figura quando, finalmente, capisco chi è.
<<Jess!>> dico io cercando di svegliarla
<<Jess ti prego svegliati, dobbiamo andare via>> continuo a chiamarla.
<<Jasmine...>> inizia a prendere conoscenza la mia amica.
<<Jessica, dobbiamo sbrigarci, Caleb sarà qui a momenti>> cerco di avvertirla ma lei sembra non volerne sapere nulla, continua a stare lì, per terra.
<<i ragazzi ci stanno aspettando, sono qui, sono arrivati>> dico io a voce bassa per paura che quello stronzo sia qui, e magari ci stia ascoltando.
<<tirati su!>> le continuo a dire.
<<Jess....dobbiamo sbrigarci>> cerco di dire io mantenendo la calma. È vero, non è in sè, ma diamine riesce sempre a farmi perdere la pazienza!
<<Tessa>> la chiamo con il suo primo nome.
<<cosa vuoi?>> mi risponde lei poco dopo.
<<ma sei sorda o cosa? Ti ho detto che dobbiamo andare via>> le dico io questa volta, aumentando il volume della voce.
<<ok, andiamo, ma i ragazzi non devono sapere niente sui nostri primi e veri nomi, chiaro?>> mi dice lei
<<si, chiaro>> dico io
<<no Jasmine, me lo devi giurare. Non deve andare a finire che fai come l'altra volta. Ricordi? Ti avevo chiesto di non dire niente a Thomas e tu cosa hai fatto? Sei andata a dirgli tutto, ogni singola parola. Non hai dimenticato manco una virgola! Promettimi che questa volta non lo farai>> mi prega Jessica e io lo prometto.
<<ok, ma sappi che quella volta l'ho fatto solo perchè ero in preda all'ansia e non sapevo inventare nessuna scusa>> chiarisco io. Perchè è vero, ero in preda all'ansia.

E poi solo al pensiero che il mio ex ci aveva ritrovate e probabilmente voleva violentarci ancora mi viene il voltastomaco.

Usciamo dalla camera. E ci ritroviamo di nuovo nel corridoio, o meglio dire, in un labirinto vero e proprio.

La mappa dell'edificio segna che ci troviamo al centro di esso. Per arrivare all'uscita dobbiamo svoltare a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra, poi a sinistra, di nuovo a sinistra, ancora sinistra e poi destra.

<<ok Virginia, possiamo farcela>> cerca di rassicurarmi Tessa, ma dal tono della sua voce si sente perfettamente che nemmeno lei è così tanto calma, non è per niente convinta di farcela. E nemmeno io lo sono.

<<prendiamola>> dico io tutto d'un tratto e sono sorpresa che queste parole siano uscite dalla mia bocca.
<<cosa?>> chiede la mia migliore amica
<<la mappa, prendiamola e attaccata con lo scotch la possiamo staccare prenderla e seguire il sentiero. Così non sbaglieremo>> dico io shockata dalle mie stesse parole.
<<grande idea Virginia Jasmine Gytey, da dove ti è uscita questa? Dal buco del culo?>> dice Jessica con fare divertito
<<no, sciocchina di una Tessa Jessica Barkinson quale sei, dal cervello>> dico io con fare sapiente e questo mi ricorda quando ancora non avevamo incontrato Caleb ed eravamo ancora spensierate.
Dopo scoppiamo in una risata e mettiamo in atto il mio piano. Che poi dire piano è un po' esagerato, ci sarebbe arrivato chiunque.

Amore è la risposta - Lethal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora