XLVI.

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Oltre al piccolo Teddy, anche gli adulti ricevettero qualcosa per Natale.

La sorpresa, fu il vedere che, non solo i membri della famiglia Weasley, i quali ricevettero almeno un capo fatto a maglia da Molly, che fosse una sciarpa, cappelli o guanti, ma che quegli stessi pacchetti regalo furono destinati anche a Draco...e sua madre.

Le risate non mancarono alla vista del volto sconvolto di Narcissa, e al sorriso forzatamente cordiale di Draco.

Che quei capi non combaciassero con il proprio gusto estetico, era evidente, ma tutti apprezzarono il loro "sforzo" nel mostrare solo la profonda gratitudine per quel gesto.

E ora che anche il biondo aveva con sé una maglia stile Weasley, con le proprie iniziali, poteva dire di sentirsi finalmente il benvenuto.
Con grande gioia di Harry, probabilmente il più grato, perché ciò significava che avevano accettato Draco come membro della famiglia.

I Malfoy, o ciò che ne restava di loro, avevano raccattato un bel bottino da quello scambio di presenti:
Draco, aveva ricevuto un libro avanzato di pozioni da parte di Ron ed Hermione, mentre la signora Malfoy, ricevette una collana, quella che le era stata regalata dalla madre prima di morire.
Questo fu possibile grazie ad Arthur, che lavorava al ministero, e ad Andromeda, che sapeva quanto la sorella desiderasse quel ricordo, perso ormai tra gli averi sequestrati.

L'ultimo a consegnare i propri regali fu il moro.

Tra la commozione ancora dovuta alla collana, consegnò a Narcissa e suo figlio, l'atto di accesso alla parte di eredità Black che spettava loro.

Anche questa era stata sequestrata insieme al Manor, ed al patrimonio Malfoy, di cui ormai faceva parte fin dal matrimonio della donna con Lucius.

Ma, essendo Harry l'unico titolare, dopo che Sirius gli aveva lasciato tutto in eredità, ed essendo...beh...il salvatore del mondo magico, riuscì in qualche modo a trovare una scappatoia, tramite quelle conoscenze al ministero che finalmente risultavano essergli utili, e ad alcuni favori che gli erano dovuti.

Certo, non era paragonabile al patrimonio dell' intero casato Malfoy, in quanto si trattava solo di una dote .... ma era abbastanza per poter comprare una casa modesta, e vivere di rendita per un bel po'.

Nessuno meglio di lui, e di Andromeda, avevano capito il desiderio e la necessità di indipendenza, che albergava nel cuore dei due biondi.

Per quanto potessero trovarsi bene, vivere in una casa non loro, li privava di qualcosa di necessario per la loro dignità nobiliare.

E non poteva semplicemente comprare loro una casa, perché sapeva non si sarebbero sentiti diversamente da come si sentivano in quel momento, a casa con loro.
Ormai aveva imparato a conoscerli.

Quindi, era arrivato alla conclusione che fosse meglio tentare di restituire loro i mezzi, e potergli permettere di raggiungere la propria indipendenza da soli.

Dra: "Questo... oh santa Morgana...q-questo..!"
Har: "È l'atto di accesso alla vostra parte di eredità Black. So che non è molto, ma è tutto ciò che sono riuscito a farvi restituire dal ministero. Ho fatto già spostare tutto in una camera privata alla Gringott, dei quali sarete voi i propietari.
Mancano solo le vostre firme ed il riconoscimento, e già dopodomani potrete andare a completare la documentazione, dato che domani è... beh...Natale."
Nar:"Non posso crederci.."
Dra: "Ma come hai..."

Draco e sua madre erano talmente sopraffatti dalle emozioni, che anche riuscire a completare una frase di senso compiuto, risultava un' impresa tremendamente difficile.

Har: "Ho i miei mezzi."
Ron: " "Mezzi" che sarebbero Hermione Granger... ed anche essere il salvatore del mondo, potrebbe aver aiutato un po', no?"

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