🦋Noah🦋
Sono seduta su una di quelle scomode sedie che ci sono sempre nelle sale d'aspetto mentre il mio cuore non si fermerà fino al richiamo del mio nome.
Oggi c'è il processo per mio padre, o meglio quel figlio di puttana che mi ha adottata e che mi ha rovinato la vita, sono testa come una corda di violino e non riesco a tranquillizzarmi mentre con le mani torturo le mie pellicine sulle dita.
Oggi devo deporre e dire tutto quello che mio "padre" mi ha fatto, ma l'unico problema è che io mi sento sempre male. Ho costantemente quegli occhi color marcio in testa.
Li rivedo e li ricordo a ogni dolore inferto per qualcosa che avevo fatto.
Quelle luride mani sul mio corpo o quelle ferite che mi infrangeva perché era meglio così. O tutte quelle brutte sensazioni che mi ha fatto provare quando, la prima volta che andato oltre a degli schiaffi mi ha tolto la mia innocenza in modo al quanto doloroso.Non dimenticherò mai ciò che mi ha fatto e non riesco a pensare ad altro se non che se non dovessero colpevolizzarlo lui mi farebbe male tanto male.
Questo turbino di emozioni mi fanno quasi piangere ma io non mi spezzo e non piango.
Da questi brutti pensieri mi risveglia l'agente che mi chiama per testimoniare.
- Signorina Blake, può entrare.-
Mi alzo sentendo lo scricchiolio della sedia sotto di me. Oggi niente trucco, niente vestiti belli. No, sono come non piace a lui:
Coda alta, pantaloni della tutta, maglietta a maniche corte.
L'agente mi apre le porte e io mi trovo davanti ad un sacco di gente.
Tutti si girano a guardarmi. Chi con compassione chi con una faccia schifata, probabilmente di quello che mi ha fatto.
E io che per anni non volevo che nessuno sapesse e invece ora lo sa tutta la città
Ricomincio a sentire quel formicolio alla pancia che mi fa venir voglia di andare in bagno e buttare tutto fuori
Cammino dentro quella stanza in legno fino ad arrivare ad un piccolo banchetto affianco al giudice. Sedendomi i miei occhi sono esattamente vulnerabili e tutti esposti a lui.
Mi penetra con quei occhi color marcio che mi hanno fatto stare male per anni. Quei occhi verdi così affilati da poter uccidere con lo sguardo.
Ecco che di nuovo mi sento male. Sento scariche continue di nausea e quella sensazione di sporcizia.
Una donna sue trenta anni di avvicina a me.
Mi fa mettere la mano sul cuore e giurare.
- Giuri di dire la verità, solo la verità nient'altro che la verità?-
- Lo giuro.-
La mia voce è un sussurro e l'occhiata di pena che mi lancia la donna mi fa capire che lei mi crede.
Da uno dei due tavoli degli avvocati si sente la sedia stridere.
L'avvocato difensore si è alzato e sta venendo verso di me.
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What no one knows
ChickLitOcchi, occhi ovunque che ci guardando e giudicano. Ma è davvero così? Ci guardando davvero e ci giudicano davvero? Perché, veramente ci danno tutta quella importanza? O è solo una maschera per celare quello che nessuno davvero sa. Nessuno è sicuro...