Elisabeth's pov
Mi ero appena allontanata da lui,
<e nella mia mente non c'era altro che la sua figura malconcia
si era presentato con gli occhi rossi,
non si reggeva neanche in piedi, e mi guardava con quegli occhi delusi e dispiaciuti...
Cosa cavolo ha combinato ieri sera?
Invece di reagire così avrei dovuto aiutarlo invece sono scappata, si, sono delusa dal suo comportamento, ma se fosse successo qualcosa?>
La mia mente era ancora immersa nei suoi pensieri, mentre io e la mia amica camminavamo verso la mensa, mi fa una domanda:
"allora mi vuoi dire cosa succede?",
guardo a terra senza dire nulla,
"Beth? Perché te ne sei andata così?",
prendiamo posto e le racconto tutto quello che stava accadendo,
"quindi avete discusso? Cioè per farmi capire lui stamattina dopo tutto quello che avete studiato non si è presentato al compito, arrivando in ritardo e in cattive condizioni, e se ho capito bene tu ci sei rimasta male perché ti sei impegnata con lui, e in più ne avevi parlato anche con la professoressa dicendo che era migliorato, e stamattina sembrava tutto il contrario giusto? ",
"già..",
ero arrabbiata, ma allo stesso tempo delusa e in pensiero per lui.
Finito di pranzare,
io mi dirigo in biblioteca con Daph,
appena arrivate noto Joshua seduto sul bordo della finestra, con in mano il suo famoso taccuino, che anche quel giorno mentre facevamo le lezioni insieme aveva li con se, chissà cosa c'era di così importante in quel libro da portarselo ovunque, senza mai lasciarlo... la mia amica però prova a darmi un consiglio:
"senti, vai a parlarci, fatti spiegare cosa sia successo questa mattina e perché è in quello stato ",
<vorrei tanto andarci a parlare,>
"sai secondo me non lo ha fatto per cattiveria o per dispetto,
forse è veramente successo qualcosa oppure nelle sue condizioni, non ha sentito la sveglia, e per saperlo l'unica cosa da fare è andare lì e chiarire questo scompiglio tra di voi ",
non me lo feci ripetere due volte e andai da lui.
Mi avvicino, lui alza gli occhi verso di me erano ancora rossi,
però migliorati da stamattina,
riuscivo ancora ad intravedere quel verde speranza che dava una luce che non avevo mai visto nel suo sguardo,
ed inizio a parlare:
"ciao, allora sei qui... senti oggi ho reagito male, non ti ho chiesto neanche come stavi e cosa ti fosse successo e..",
non mi fece finire il discorso e parlò lui:
"senti Beth, perdonami se stamattina non mi sono presentato, e scusa anche per i giorni in cui tu ti sei impegnata per aiutarmi ed io me ne fregavo altamente, questa settimana però credimi, ho provato a migliorare soprattutto per te, non volevo farti perdere tempo quindi ho deciso dopo un periodo di merda, di iniziare di nuovo a studiare per mostrare a tutti quanto valgo, e far vedere che sono di più del solito cattivo ragazzo.
Sedevo dirtelo sinceramente si, ieri sera ho mollato e sono andato in un bar condei miei amici li mi sono divertito e non ho fatto caso all'ora, quando sono tornato erano le quattro del mattino, e non te lo nego, sapevo che non sarei riuscito a sentire la sveglia, ma comunque ci ho provato fallendo miseramente, e confermando quello che pensano di me.. sono un vigliacco..",
mi avvicino di più a lui e lo guardo dritto negli occhi e gli dico, "senti non sei un vigliacco, e non mi hai fatto neanche perdere tempo anzi, domani vieni qua in biblioteca anche se è sabato e iniziamo a ripassare, perché ho parlato con la professoressa ho detto che sei migliorato, chiedendogli un favore, farti rifare il compito venerdì prossimo",
"senti...io non voglio trascinarti con me nel baratro, quindi tranquilla non farci caso, e comunque grazie per aver chiesto un'opportunità per me e prometto che stavolta mi presenterò",
risposi senza indugio,
"si ma comunque domani ti presenti ugualmente alle due di pomeriggio, io ti aspetterò qui, se hai bisogno di chiedermi qualcosa il mio numero e nel gruppo friends creato da Alex, mi raccomando a domani", lui mi rispose con un
"va bene allora a domani, piccola professoressa".
Joshua's pov
Ero di rientro a casa, e con la canzone degli Artic Monkeys:
Do I Wanna Know ad alto volume,
sorridevo pensando solo all'indomani e al fatto che l'avrei rivista, non volevo più vederla con il viso cupo che aveva stamattina,
io non dovevo deluderla,
più che altro non mi andava, ho perso molte cose nella mia vita, ed ora che ho ritrovato un qualcosa in cui credere
non voglio sprecarlo.
Ma non sapevo che tra poco, sarei ricaduto nel buio più totale.. avrei rivisto la luce?
Apro la porta e vedo mia madre, che mi stava aspettando a tavola, ma non aveva la solita faccia felice, anzi sembrava incavolata per qualcosa o forse con qualcuno.. e quella persona ero proprio io.
Mia madre mi guarda e mi fa segno di sedermi lascio tutto per terra e vado da lei ed inizia a parlarmi:
"Josh, mi ha chiamata la scuola, in particolare la professoressa di Lingue, ha detto che non mi avrebbe chiamata se non era così grave invece a quanto puoi capire, lo è eccome",
la interrompo
"senti mamma io..",
ma non mi fece continuare:
"cosa stai combinando Joshua? Oggi non ti sei presentato al compito, anzi ti sei presentato in ritardo e in condizioni orribili, hai riniziato a stare in quel brutto giro? Dopo la morte di tuo padre sei mai migliorato? A quanto vedo peggiori ogni giorno di più, Josh devi svegliarti oppure sarà troppo tardi...",
mi stavo arrabbiando ma cerco comunque di mantenere la calma, "io ci ho provato ma' e lo sai, ce la sto mettendo con tutta me stesso a tornare come prima..",
come sempre però non mi ascoltava e risponde alzando la voce: "ci stai provando? E dove sono i miglioramenti?
Perché io non ne vedo neanche uno, anzi sono sempre più delusa da te", e fu lì che sbottai:
"adesso dal nulla, tutti preoccupati siete vero? non ve ne mai fregato niente di me a voi anzi a nessuno, ed ora mi vieni a fare la ramanzina solo perché "sto in un brutto giro?"
Sai che ce non sarei neanche dovuto rientrare me lo sarei dovuto aspettare quindi io esco ciao."
<Vaffanculo a tutti, strano oggi è la giornata delle delusioni, prima Beth, poi la professoressa e ora mia madre... devo essere davvero una persona orribile.>
Presi la mia auto e sfrecciai a casa del mio migliore amico Ethan, iniziai a bere e fumare, mi disse anche di smetterla, e che l'indomani sarei dovuto andare a fare ripetizioni,
"sai che ti dico amico, io domani non vado da nessuna parte, glielo avevo detto che l'avrei trascinata nel baratro con me e non voglio.. quindi le darò buca, così capirà che non voglio avere a che fare ne con lei ne con quella cosa chiamata sentimento",
quella sera continuai a bere, dicendo parole insensate,
che il mio amico ascoltò e capì molto più di me, il fatto è che non me lo avrebbe mai detto, anche perché mi sarei incavolato,
ed io non me lo sarei mai ricordato.
ciao a tutti, eccoci qui con il settimo capitolo,
uno dei più importanti per il nostro Joshua.. fatemi sapere cosa ne pensate
e intanto noi ci rivediamo nel prossimo capitolo ,
un bacino<3
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PENSANDO A NOI
RomansaLei si chiama Elisabeth Hale, se dovremmo descriverla con tre aggettivi sarebbero: coraggio, dolcezza e purezza. Portava con sé un passato orribile dietro, proprio per questo dopo i 18 anni trascorsi nelle scuole italiane, decide di cambiare aria...