𝖾𝗂𝗀𝗁𝗍.

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se il capitolo vi piace lasciate qualche stellina e qualche commento, ne sarei felicissima! buona lettura❤️!

𝐂on il passare dei giorni, Bill iniziò pian piano ad allontanarsi da Nives:
niente più messaggi, niente più chiamate e niente più richieste di uscire.

Inizialmente la ragazza provò a non farci caso, ma ormai le pareva evidente.

Si chiedeva se avesse fatto qualcosa di sbagliato, se avesse usato parole sbagliate o se lui non si fosse trovato bene.

In quei momenti aveva tanto bisogno di un'amica, una coetanea con cui parlarne, ma non l'aveva.

Dopo ore ed ore passate a crogiolarsi nei suoi pensieri, decise di chiamare Gustav, sapendo che sarebbe stato completamente sincero con lei.

«Nives, ciao!», la salutò il biondo, che le rispose dopo un paio di squilli.

«Hey, ti disturbo?», la mora iniziò a giocare con il merletto del suo cuscino, stesa sul letto.

«No, dimmi tutto»

«Sai per caso se... se ho fatto qualcosa di sbagliato con Bill?», chiese incerta

«L'ultima volta che siete usciti mi sembrava molto felice-»

«Peccato che non mi parli da quella sera», scherzò lei

«Io...», iniziò Gustav, sentendosi quasi in colpa per la mora

«Sicuro con ti abbia detto nulla?»

«Sì, mi dispiace... se vuoi posso chiedergli come va' con te», il biondo propose incerto

«Mi faresti stare molto più tranquilla, grazie», Nives sorrise leggermente, pensando che magari sarebbe venuta a capo di questa situazione.

Ma ovviamente, non fu così.

Gustav parlò con Bill, che gli spiegò la situazione.

Inevitabilmente il biondo si dispiacque, avendo capito ormai i sentimenti della ragazza verso il corvino, e perciò, decise di non dirgli nulla.

————

𝐓re giorni dopo, quando era ormai convinta che il batterista non le avrebbe fatto sapere nulla, scrisse a Bill.

«Heyy», gli scrisse, trovandosi a sorridere leggermente al pensiero di parlare con il ragazzo.

Dopodiché posò il telefono, in attesa della risposta.

Iniziò a camminare avanti e indietro per la sua stanza, immaginando mille scenari diversi nella propria mente.

«Tu- tu- tu- tu», inventò un balletto sul momento, cercando di smorzare la tensione che aveva dentro.

Improvvisamente, il telefono squillò, e subito si buttò sul letto, pronta a rispondere.

«Dimmi», questa risposta lasciò Nives interdetta, ma decise di provare comunque a fare conversazione

«Sei libero domenica mattina?, ti va se facciamo colazione insieme? ;)»

«Domenica mattina partiamo»

Questo messaggio le fece aggrottare le sopracciglia

«Partite? dove andate? non ne sapevo niente..», scrisse, sentendo il cuore dolerle un po' al pensiero della distanza.

«Andiamo in tour, Nives»

Cazzo

«Giusto», rispose, passandosi una mano sulla fronte.

Non ricevendo alcuna risposta dal corvino, continuò la conversazione

«Mi mancherai, lo sai?», osò, cercando di scaturire in lui una qualsiasi reazione

«Bene», quattro lettere, una parola, mille i pensieri nella testa della ragazza.

«Usciamo quando torni, allora?», continuò a proporre

«Non lo so»

Sbuffò, iniziando a spazientirsi.

«Vaffanculo», disse, spegnendo il telefono.

Chiuse gli occhi, e mentre pensava, sentiva ancora le sue mani che la stringevano.

«Non farti trattare così, Nives, sta facendo il coglione, è colpa sua, non tua», si passò le mani sugli occhi, mentre cercava di autoconvincersi.

Dopo qualche minuto, il telefono accanto a lei squillò di nuovo, e sperando che Bill fosse rinsavito, lo prese.

Aggrottò le sopracciglia quando lesse "Messaggio eliminato" , ma decise di non farci nemmeno più caso.

————

«𝐌i ha scritto Nives», il corvino si avvicinò al fratello,  cercando un aiuto

«Rispondile no?», disse ovvio Tom, mentre cercava di risolvere il cubo di Rubik.

«Devo allontanarla, rispondile tu, io non ci riesco», gli porse il telefono, ed il ragazzo con i dread sospirò, per poi prenderlo.

Iniziò a provare dispiacere per la ragazza, sapendo perfettamente quanto tenesse al suo gemello e che quella fosse la sua prima "interazione" con un ragazzo.

Le rispose fingendosi freddo, distaccato e disinteressato da lei, per poi ridare il telefono al fratello.

Il corvino lesse velocemente la chat, ed un grande senso di colpa si fece spazio in lui.

Fissava i messaggi da parte "sua" sperando che fossero tutta una finzione e che sparissero, ma ovviamente non fu così.

Scrisse velocemente qualcosa, rendendosi conto solo dopo di averlo inviato.

"Mi mancherai anche tu, tantissimo. Quando tornerò ti porterò a cena fuori, nonostante la stanchezza"

Arrossì, stupendosi che quelle stesse parole provenissero da lui, e velocemente selezionò il testo.

"Messaggio eliminato"

spazio autrice
BUONGIORNO, eccoci quiii.
da qui le cose peggiorano 🧏🏻‍♂️🧏🏻‍♂️
ci leggiamo presto!
love u all ❤️ 😼
~cri<3

𝐌𝐀𝐆𝐃𝐄𝐁𝐔𝐑𝐆→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora