《Conceal,Don't Feel》

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Nda: Non so neanche come mi sia venuta in mente questa storia ero semplicemente a sfangrillare sulla Merthur e sulla Johnlock da un sito all'altro quando ho capito che dovevo scrivere questa roba.
Che era partita come drabble poi era diventata una doppia drabble e ora è una flash-fic,credo.
Il titolo,per la prima volta,è venuto da se (di solito ci metto le ore) e per chi non lo avesse riconosciuto è un verso di "Let It go" dal film Disney Frozen.
È la mia prima storia nel fandom di Sherlock quindi boh spero vada bene.

《Conceal don't feel》

Sherlock Holmes aveva sempre considerato le emozioni come un fastidioso intoppo nel perfetto meccanismo della mente umana.
Un macigno che bloccava il corso di un fiume pronto a scorrere per chilometri.Una distrazione un intoppo un errore.
Eppure in quel momento,mentre John Watson gli dava una pacca sulla spalla e rideva,con quella sua risata semplice e buona,trasformando la pacca in un abbraccio amichevole le emozioni gli sembrarono il miglior upgrade che la mente umana avesse mai concepito.
Avere John,così vicino,gli dava un senso di calore,di casa.
Ed era la cosa più bella del mondo.
Ma le emozioni,per Sherlock Holmes,non esistevano erano un intoppo,una distrazione,un errore.
Per questo mentre John si scioglieva dall'abbraccio non lo fermò.
Non prese il suo polso e non girò il suo volto verso di se.Non gli chiese di restare.
Un'altro po'.
Due minuti.
Per sempre,anche.
Lo guardò solo ridere mentre entrava e salutava cordialmente la signora Hudson facendola sorridere come solo lui sapeva.
Sherlock entrò in casa salutando la signora Hudson con un cenno della mano e seguì John per le scale del 221b.
Un'altro po'.
Due minuti.
Per sempre,anche.

Un sorriso tirato,una maschera.
Sherlock Holmes non aveva provato emozioni per una vita intera perché
tirarle fuori proprio ora?

Vuoi tu, Mary Morstan, prendere il qui presente John Hamish Watson come tuo legittimo sposo?

E Sherlock avrebbe voluto urlare,come un pazzo,a squarciagola,che si lui voleva lo avrebbe fatto.Avrebbe tenuto John per sé,al sicuro.Per sempre,sempre,sempre.

Cela,non sentire.Non farlo sapere.

《Lo voglio.》

Vuoi tu, John Hamish Watson, prendere la qui presente Mary Morstan come tua legittima sposa?

Il solo sentire quel nome creava una bolla di calore e gioia che si espandeva per il corpo freddo,era il dolore a renderlo così freddo?,riscaldandolo e facendogli provare quella sensazione di benessere e casa.
John.
Il suo John.
I

l John di qualcun'altro.

Cela,non sentire,non farlo sapere.

Lo voglio》

La voce,calda e dolce come sempre,quella voce che aveva sempre calmato Sherlock in ogni momento,nel panico più totale si voltava guardava John che sospirava esasperato,lo guardava in cerca di aiuto,sorrideva scuotendo la testa,guardava John e basta e,ah si,ora si,era tutto okay.

Sherlock Holmes non provava emozioni.Sherlock Holmes non amava,non amava con tutto se stesso una persona.Sherlock Holmes non avrebbe fatto di tutto per qualcuno solo per una persona.

Cela,non sentire,non farlo sapere.

John,ingenuo,si gira verso di lui,dopo aver pronunciato la promessa più grande della sua vita e gli sorride.
Grazie,Sherlock.

Sherlock Holmes non prova emozioni. E non è una lacrima quella che riga il volto,tirato in un sorriso debole,prossimo a crollare.

Cela,non sentire,non farlo sapere.

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