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Sento un urlo sopra di me ed apro gli occhi. Sairus ha Shaley fra le mani. La porta fuori dalla stanza, vedo i sui genitori e lei avvicinarsi. Sairus mi rialza, sono turbata non capisco bene ciò che mi succede attorno<< chiedigli scusa! >> urla suo padre << scusa >>sussurra Shaley Non so cosa pensare, stavo per morire. Mi odia così tanto da potermi uccidere. << ci dispiace tanto, non sappiamo cosa gli sia preso >>Sua mamma è gentile, suo padre non lo è mai stato, credo che faccia così solo perchè sono una guardiana. << io credo di si, maleducazione e follia omicida. Dovete tenerla a bada >> li ammonisce Sairus. I suoi genitori si congedano con due inchini rivolti a me e Sairus. Li guardo allontanarsi mentre Shaley viene rimproverata da suo padre<< Grazie. Non eri già andato via? >> dico<< si, ma ho sentito delle urla di ragazze e vedendo come ti guardava stasera, ho fatto due più due >><< te ne sei accorto? >><< devo ricordarti chi sono? >> molto modesto, ma ha ragione, lui sa sempre tutto. << sei una guardiana piuttosto tonta, non sei la più forte tra tutte le genti? >><< evidentemente no, comunque sarei riuscita a cavarmela >><< non credo, non ti sei applicata. Avresti potuto buttarla a terra con un soffio. Sei la più forte di tutti d'altronde >>lo guardo confusa<< che carina, ancora non te ne sei accorta >><< senti non mi importa ciò che pensi, ti ringrazio per avermi salvata. Buona notte >><< dovrai farci l'abitudine, vorranno farti fuori in molti >><< tu sei pazzo >> continua a sorridere. << fammi vedere questo livido >>vado via a passo veloce lasciandolo in quella stanza da solo.Ma prima di uscire mi dice:<< la prescelta ha tanti nemici >>.Non gli rispondo e continuo a camminare, fin quando non arrivo nella mia camera.Sto tremando, stavo quasi per morire, ma Sairus mi ha salvata. Mi ha salvata. Non riesco a non pensare alla sua azione, ma anche alle sue parole. Mi spoglio in fretta e sciacquo il viso, metto il pigiama e mi infilo nel letto ignorando il dolore allo zigomo. Gonfierà. Mi giro verso il comodino dove vi è posata una bellissima sveglia argentea che segna, con le sue delicate l'ancette, l'una. L'una! Paul mi aspettava! Mi alzo in fretta e furia dal letto, esco e vado nella sua stanza. Busso più di una volta. Si sarà addormentato. Sto per andarmene ma la porta si apre in un breve cigolio, appena mi vede i suoi occhi si illuminano, non posso fare altro che sorridere. << pensavo che non saresti venuta >><< ho avuto un po di avventure >>Continua a sorridere, ma scompare non appena, alla luce della luna scorge il mio livido.<< Elain! >><< non è niente >> lo rassicuro<< ci vuole del ghiaccio! >>Mi trascina di corsa fino alle cucine, apre il Freezer e prende un po di ghiaccio. << non mi interessa se non ti piace, fa come ti dico >> mi porge il sacchetto e mi osserva applicarlo. << sei strana, dovrebbe darti fastidio >> dice vedendo che non mi oppongo ad un elemento contrario alla mia natura.<< cosa ti è successo? >> domandaNon so per quale motivo, ma anche se ci conosciamo da così poco, Paul mi fa sentire al sicuro, come se a lui potessi raccontare qualsiasi cosa. E poi in fin dei conti ormai siamo una squadra. Non so però se qui posso parlare delle parole di Sairus, non è un posto molto sicuro. Deve scorgere la mia esitazione perchè mi porta sul tetto, nel luogo in cui abbiamo parlato veramente per la prima volta.Aspetta in silenzio che cominci, naturalmente adesso tocca a me parlare<< ti ricordi di Shaley? >> comincio<< quella ragazza del tuo settore che ti prendeva in giro? >>Annuisco, facendogli un resoconto dettagliatto dell'accaduto, riportandogli anche le parole di Sairus e la mia perplessità, forse mi aiuterà a capire.Rimane silenzioso << avresti dovuto aspettartelo da lei >><< come facevo?! non ho mai creduto che potesse arrivare a tanto >><< non lo so, so solo che ha provato a farti fuori. Ma adesso è tutto finito, la prossima volta ti saprai difendere >><< non riuscirò mai a fare del male a qualcuno, ecco perchè non capisco le pariole di Sairus. Come pensa che io sia la pescelta se sono così debole? >><< non credo che tu sia debole >><< lo hai visto oggi >><< ho visto solo una persona spaventata ed insicura del suo elemento, come se avesse paura di manifestarlo >> abbasso lo sgaurdo pensando a quanto ha ragione. Sono insicura sul mio elemento, lo sono sempre stata. Ma se sono insicura perchè mi trovo qui? I guardiani dovrebbero padronegiare in maniera perfetta il proprio elemento e dovrebbero essere sicuri di se stessi. Rivolgo la mia domanda a lui<< non lo so Elain, ma so che i guardiani non devono per forza essere sicuri di se per essere forti. Il tuo elemento, forse, è così forte in te che non riesci a distinguerti da esso. >>lo guardo in silenzio.Parlare con lui mi sta solo portando nuove perplessità.<< se continua a pensarlo dovresti parlare con Sairus, lui sprà cosa risponderti >>Annuisco debolmente, il gonfiore sta diminuendo ma il livido mi rimarrà per un po. Decido di cambiare argomento, non ho più voglia di parlare di Sairus o di ricordare Shaley.<< perchè mi hai invitato nella tua stanza? >> << ti ho chimato per ballare un po >><< ballare? >> domando incredula << di notte? >><< si alla luce della luna è sempre tutto più romantico >><< capisco, tu sei un gentiluomo giusto? >> scherzo, senza togliere dalla mia voce un tono leggero di malizia.<< esattamente. Ho trovato un vecchio carrillon in un cassetto, forse era del vecchio guardiano, non lo so. Produce un canzoncina graziosa, volevo fartela sentire >><< sarebbe fantastico >> << allora andiamo >>Arriviamo in camera sua, ed apre un cassetto dal quale esce un bellissimo carrillon bianco, con una rosa finemente decorata sul coperchio. Lo apre delicatamente con le sua mani affusolate e lo scrigno comincia a suonare una melodia soave, quasi angelica. Lo poggia sul letto e apre le tende, permettendo alla luce della luna di entrare nella stanza in tutto il suo splendore.La stanza viene divorata da una luce azzurrina e Paul prende la mia mano guidandomi in un semplice ballo. Che non è nient'altro un dondolio circolare dei nostri corpi.Mi sorride cingendomi con le sue possenti braccia facendomi arrossire.Continuamo a ballare finchè il Carrillon non si scarica. Rimaniamo in silenzio alla fioca luce della luna guardandoci negli occhi.Paul è riuscito a farmi dimenticare le mie preoccupazioni ed i miei pensieri in un solo e semplice balletto. << credo che ora debba andare >> sussurro << si >> dice sottovoce come per paura di rompere quella splendida atomosfera da lui creata.Mi accompagna fin davanti la porta, la apro e sull'uscio gli sussurro: << grazie >> Mi sorride ed accarezza il mio viso come rapito da un sogno, sorrido timedamente. << ci vediamo domani >><< a domani >> la porta si chiude tra di noi lasciando il silenzio a torturarci. Mi infilo sotto le coperte ancora con il cuore che martella nel petto. Quando riesco a calmarmi ripenso a Paul, al suo aspetto, alle sue mani affusolate, ai suoi occhi verde smeraldo brillare alla luce azzurra della luna ed al nostro piccolo ballo.Però devo essere abbastanza stanca, perchè con le queste immagini scolpite nel cuore mi addormento.

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