★Lauren★
Qualche giorno dopo commisi il terribile peccato di essere in ritardo per il pranzo di Mason Campbell.
Stupide regole. Stupido Mason Campbell.
"Dove sei andata?" Sputò fuori Jade quando uscii dall'ascensore
La sorpassai dicendo: "Perché non vieni a chiedermelo nell'ufficio del signor Campbell? Sono sicura che non gli dispiacerà sapere che ti interessi di dove se ne vada la sua assistente".
Non attesi una risposta, perché sapevo che avrei ricevuto soltanto un'occhiataccia
Bussai piano alla porta.
"Entra".
Feci come mi era stato chiesto, con gambe e mani tremanti. "Il suo pranzo, appena in tempo, signore" Sorrisi
Lui non disse niente e jo non mi mossi. Pensavo che se l'avessi fatto mi avrebbe sgridata.
Dopo alcuni minuti senza risposta, il signor Campbell alzò lo sguardo dai fogli che aveva davanti
"Che stai aspettando? Un applauso per aver finalmente fatto il tuo lavoro come si deve?"
Io spalancai e richiusi la bocca, in cerca di qualcosa da dire. Pensandoci bene, che diavolo avrei dovuto rispondere a una frase del genere?
"Mettilo sul tavolo e vattene"
Lo feci e me ne andai in silenzio.
Fui impegnata per tutta la giornata, anche se non smisi mai di pensare al mio capo. Ero abbastanza intelligente da non voler incrociare il suo cammino ancora una volta e rischiare di fare errori
Facevo del mio meglio per starmene lontana dai guai e stava diventando mano a mano sempre più semplice.
Dopo aver lasciato l'ufficio quella sera mi fermai a un ristorante Il vicino e ordinai del cibo tailandese, sapendo che non sarei riuscita a preparare niente per la cena e che Beth non era incasa. Non ero una brava cuoca.
La mia migliore amica era grandiosa, ma cucinare non faceva per me
Una volta a casa, collassai sul letto. Non mi ero neanche resa conto di quanto fossi stanca finché non avevo toccato il materasso
Per tre giorni riusci a rimanere nelle grazie del signor Campbell. Non smise di essere scortese con me, no, ma perlomeno la smise di insultarmi
Era pur sempre un progresso
Lui si stava abituando a vedermi in giro, ma non perdeva mai l'occasione per ricordarmi di quanto volatile fosse il mio lavoro. Se avessi fatto anche un solo errore, per me sarebbe finita.
Avevo accesso alla sua agenda, il che era molto utile quando non volevo essergli tra i piedi
Mi stavo abituando a frequentare Aaron e Athena e fare amicizia con loro era fantastico
Avevo anche scambiato qualche chiacchiera con Jonathan del dipartimento marketing. Era gentile, anche se pensava di essere più simpatico di quanto non fosse
Jade non aveva smesso di trattarmi male, ma tutto ciò che riceveva in cambio delle sue cattiverie erano occhiatacce. Un affronto, dato che lei si aspettava di litigare con me ogni volta che apriva bocca
lo ero adulta. E lei, di certo, non ce l'aveva presente
Il lavoro cra frustrante, specialmente quello che il signor Campbell mi assegnava sui suoi documenti
Due giorni e stavo ancora combattendo con tutti i fascicoli nel tentativo di organizzarli in ordine alfabetico, dato che il telefono non la smetteva di suonare e venivo sempre interrotta.
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Mason Her Way
ChickLit-LIBRO UNO: MASON HER WAY -TRAMA: Uno degli uomini più potenti d'Inghilterra, Mason Campbell, era freddo, duro e senza scrupoli. Il vento sussurrava il suo nome e faceva tremare di paura chiunque. Era noto per essere spietato e crudele, uno che non...