Capitolo 1 & 2

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Remus Lupin scese dall'autobus con passo insicuro, scrutando i dintorni.

Il posto in cui l'avevano mandato i suoi genitori, campeggio "Magica Estate", si trovava immerso nel verde, in montagna.

Alla destra del vasto parcheggio vi erano delle cabine che in realtà non lo erano affatto, un incantesimo le faceva sembrare tali, ma in realtà erano dei camini dove ogni tanto vi uscivano dei bambini insieme ai loro genitori avvolti da scoppiettanti, ma innocue, fiamme verde smeraldo.

E poco più in là c'erano le passaporta, con diversi orari, che trasportavano anche famiglie intere.

Dopo che ebbe preso la propria valigia, Remus si avviò verso un grosso gruppo di ragazzini che si erano radunati intorno a una guida, dove anche alcuni genitori ascoltavano ciò che aveva da dire.

-Benvenuti al campeggio "Magica Estate", uno dei pochi campeggi esistenti gestito solo da maghi e streghe e approvato dal Ministero.- diceva la guida.

Era una ragazza, non tanto alta, sui diciotto anni, molto carina, indossava una divisa di colore blu con una spilla sulla maglietta dove era appesa una targhetta con, probabilmente, scritto sopra il suo nome, ma Remus era troppo lontano per poterlo leggere.

-Finché aspettiamo i ritardatari vi spiegherò in breve cosa facciamo qui.- continuò la ragazza con tono cordiale.

-Qui i bambini vengono impegnati in diverse attività, giochi e piccole gite per i boschi. Il campeggio durerà due settimane, per poi ospitare un altro gruppo di ragazzini, la cui età è sempre compresa tra i 9 e 14 anni...

Remus non ascoltò oltre perché qualcuno gli bloccò la visuale con le mani distogliendolo dalla spiegazione.

-Indovina chi sono!- gli sussurrò all'orecchio una voce familiare.

Remus sorrise e rispose -Ciao Sirius!

Sirius Black tolse le mani dagli occhi di Remus, che si girò verso l'amico per poter parlare.

Sirius era poco più alto di lui, aveva folti capelli neri che gli incorniciavano il viso e gli davano un'aria da ragazzino ribelle.

Indossava dei pantaloncini versi, una maglietta senza maniche a righe viola e bianche e calzava dei grossi stivali da montagna neri.

Remus invece era più basso e magrolino, aveva i capelli color castano chiaro un po' arruffati e indossava un pantaloncino bianco e una maglietta gialla.

Ai piedi calzava delle scarpe da tennis rosse.

-Alla fine ce l'hai fatta a venire!- continuò Sirius.

-Sì, alla fine ho convinto mio madre. Ma dimmi, tu sei solo?

Il volto di Sirius mutò velocemente, da sorridente divenne serio.

-Sfortunatamente no!

Si guardò attorno continuando a dire -Non sono solo, mia madre ci ha voluto spedire pure mio fratello qui.

Remus annuì, sapeva benissimo che Sirius non aveva buoni rapporti con la sua famiglia siccome a Hogwarts era stato smistato a Grifondoro, la casa dei giusti, come lui d'altronde, mentre il resto della sua famiglia era sempre stata, per tradizione, della casa dei Serpeverde, quella degli astuti.

In più la famiglia di Sirius era maniaca del sangue puro, disprezzavano i babbani e i mezzosangue, mentre Sirius non condivideva questi ideali.

Un altro ragazzino, del tutto identico a Sirius, ma più piccolo si avvicinò a loro borbottando con aria antipatica -La mamma non vuole che mi lasci solo e comunque le tue cose te le porti tu.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 18 ⏰

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