Divorando un pensiero dopo l'altro,
Ti resta solo il vuoto
E vorresti scomparire«Alcestis» mi volto verso la voce genuina e gentile dell'assistente sociale e le sorrido in modo mesto.
«Tesoro, ci hai chiamati. Sei venuta fin qui, a piedi. Hai fatto più di tre chilometri senza fermarti, Detroit è una città grande. Perché non mi dici il motivo per il quale vuoi annullare il periodo di prova con i tuoi genitori adottivi? Tutto questo sforzo per nulla, magari vuoi qualcosa da mangiare?»
«No, non c'è bisogno di nulla signora Harley. Non c'è un motivo in particolare, vorrei soltanto avere una mia abitazione e cominciare una nuova vita. Da sola» rispondo decisa e diretta.
Non voglio stare qui un minuto di più, nonostante ci sia una bella compagnia. Mi alzo in piedi e impugno il manico della mia valigia.«Hai diciotto anni, ormai sei maggiorenne e ti possiamo aiutare in questo ambito. Mi dispiace che tu non voglia avere una famiglia ma è comunque una tua decisione. Sei grande abbastanza da viverti la vita come desideri»
«Grazie»
«Abbiamo un piccolo appartamento proprio vicino alla tua scuola. O vuoi cambiare anche quella?»
«Oh no, la scuola va più che bene»
«Perfetto. Allora, prima che tu vada, ti devo informare di un po' di cose: dovrai trovare un lavoro il prima possibile, hai un mese di tempo perché noi siamo disposti a pagarti il primo affitto mensile. La casa è già arredata completamente e c'è l'acqua sempre calda. Mi raccomando, l'affitto lo dovrai pagare tu all'uomo che verrà alla fine del mese, devi stare tranquilla invece per le bollette perché di quelle ce ne occupiamo principalmente noi» annuisco a tutto ciò che dice mentre sul viso mi riaffiora un piccolo sorriso.
'Ce l'abbiamo fatta finalmente. Faremo il nostro percorso, partendo da zero. Sono fiera di te, Alcestis'
'Grazie, voce'
'Adesso manca un'ultima cosa da fare: prendere le distanze da Jayden'
'Perché?'
'Perché la vita è questa, Alcestis. Bisogna partire da soli, creare una base solida e solamente dopo ritornare da chi ami. Mi dispiace, non ti sto dicendo di eliminarlo dalla tua vita, ma di permettere anche a lui di farsi la sua'
'Ho capito'
«Posso già andarci?»
«All'appartamento? Certo, ti ci portiamo noi così non sprechi i soldi per il pullman»
«Va bene»
Ci dirigiamo all'esterno dell'edificio in pietra ed entriamo in macchina. La signora Harley parte mentre io mi perdo nei miei pensieri, pensando a come tutto sia cambiato nel giro di una giornata.
Dopo venti minuti, parcheggiamo di fronte a un grattacielo e scorgo la scuola a due centinaia di metri di distanza.
Almeno mi potrò alzare più tardi rispetto al solito.«Andiamo, ti accompagno» fermo la signora Harley per il braccio e le sorrido cortesemente.
«Grazie, ma vorrei farlo da sola. Posso?»
«Ma certo. Queste solo le chiavi e il tuo appartamento è al ventesimo piano, la porta è quella senza nome. In bocca al lupo, Alcestis, e... Buona vita»
Quando se ne va, mi volto verso l'edificio e mi stupisco della sua altezza.'Ormai il futuro è nelle nostre mani Alcestis. Godiamocelo fino in fondo'
Annuisco, supero l'entrata e prendo l'ascensore per il ventesimo piano.
Le porte si aprono e con molta fretta trovo la porta dell'appartamento. Del mio appartamento.
Giro le chiavi e di fronte a me si stanzia il paradiso terrestre.
Il corridoio è ampio e luminoso, con dei mobili color crema meravigliosi, e da direttamente l'ingresso al salone. Il soggiorno è enorme e dai colori chiari, il divano ad L grigio pastello è situato al centro della sala e di fronte ad esso, messo sopra a un mobile basso appoggiato al muro, c'è un televisore così grande che mi sembra di star sognando. Dall'altra parte, invece, vi è uno studio in soppalco e questo mi fa ricordare molto la casa che hanno Clara e Nolan. E anche Jayden. Mi dovrò abituare a tutte queste novità improvvise, ma sono sicura che la prenderò positivamente una per una con il tempo necessario. La cucina si trova a qualche metro dall'ingresso nella parte sinistra dell'appartamento e passo le dita sull'isola prima di uscire di nuovo verso il salotto, che è collegato direttamente alla cucina aperta. Osservo il parquet pulito color nocciola ed entro nel bagno immacolato al lato destro dell'appartamento. È così perfetto e immacolato che mi fa impressione. Ritorno all'ingresso e controllo tutto l'appartamento con gli occhi. Dove sarà mai la camera da letto? Siamo sicuri che non ci siano altre porte? Ripercorro tutte le stanze nei minimi dettagli e noto finalmente, quando ricontrollo in salotto, una porta nascosta per quanto è mimetizzata con la parete. Abbasso la maniglia e davanti a me si stanzia una camera ampia, luminosa e dai colori tenui. Al centro c'è un letto matrimoniale, con ai lati i comodini e di fronte uno specchio. È tutto così spoglio, tutto così vuoto. Ma in fondo come posso decorare queste pareti? Con nulla perché non ho ricordi con nessuno, nemmeno con Jayden. La vetrata che si trova in camera si estende anche nel soggiorno, rendendo tutto molto luminoso, e la cosa mi piace molto perché posso notare i difetti. Dal mio punto di vista personale, invece, preferisco il buio. È più intrigante e misterioso e mi sento più sicura quando tutti dormono e in giro ci sono solo le anime condannate. Come la mia. E potete anche dirmi che sono pazza ma io delle presenze le sento. Le vedo e le ascolto ogni giorno.
Sospiro e mi metto da fare, riordinando tutte le cose e ho dentro in valigia. Ancora non riesco a crederci al fatto che questa è casa mia. Solo mia.
Passo le ore a godermi tutto ciò di cui ho sempre avuto la mancanza: docce calde e lunghe, televisione per ore intere, un letto comodo cinque volte più grande di me e cibo a volontà grazie ai soldi che ho risparmiato. È la giornata migliore della mia vita.
Mentre sgranocchio qualche patatina, però, mi viene in mente Jayden. Ormai tutti si saranno resi conto della mia assenza e del fatto che tutte le mie cose siano sparite dalla circolazione. Ma saranno anche venuti a sapere del mio allontanamento dalla signora Harley. Non voglio parlare con loro, non voglio parlare con nessuno, tantomeno Jayden. Prenderò le distanze anche da lui, deve ricominciare la sua vita senza una presenza tossica. Io sono una presenza tossica.
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Promise-noi e nessun altro
RomanceLa vendetta è amara come la verità. La manipolazione è sinonimo di potere. La bellezza è rappresentata dal dolore. L'amore è magia. Nulla è ciò che si vede, nulla è ciò che si è. Il mondo gira, il tempo cambia, i colori si trasformano. Allora perché...