Dadda's pov
Appena arrivato a casa, mi metto a cercare il telefono ma non lo trovo, mi auguro di non averlo lasciato a casa di Simone.
Forse è meglio chiamarlo per sapere se almeno è lì, il problema è come comunicare con lui senza qualcosa che almeno mi dia la possibilità di parlarci.
No, non ho niente per contattarlo, devo tornare per forza a casa sua, il telefono mi serve.
Ho preso tutto, ma mi siedo un attimo sul divano, perché, davvero, sono stanchissimo, è 00:10.
Senza neanche accorgermi mi addormento e in un secondo si fa giorno.
DRINNNN DRINNNN DRINNNN
Madonna mia, ma che ore sono? Chi suona in piena notte? Devo andare da simo a prendere il telefono.
Apro la porta e...
SIMONE?
-Tieni il tuo telefono, perché ieri sera non sei tornato a prenderlo a casa mia? Avevi paura ti mangiassi?-
-AHAHAHA no, in realtà stavo venendo a prenderlo, ma poi mi sono addormentato e ho perso la cognizione del tempo, non so neanche che ore siano ora- gli confesso prendendola sul ridere perché effettivamente è una cosa assurda.
-Vabbè la prossima volta però non dimenticartelo, intanto ho una sorpresa per te- mi dice con tono normale, non gli fa caldo, ma neanche freddo, indifferente, chissà cos'è.
-Vieni dai- a quanto pare sta parlando con una persona.
-CRETINOOO DO CHE SENNN?-
-Ma cosa ci fai qua ohh?- dico a Riccardo quasi colpito da sta sorpresa assurda fatta da Simone.
-Siamo venuti a prenderti per registrare un video sul canale di awed- ah, devo partecipare anche ai video di Simo...In realtà non me la sento molto di andare, anche perché io sono qua per lavorare con Riki, non con Simone, però, se proprio devo farli felici, mi tocca andare, non vorrei mai deludere il mio migliore amico, anche se forse è la prima volta volta che non mi sta bene una cosa e non lo dico.
-Certo, arrivo, fatemi preparare dai- gli dico.
Simo's pov
-Non capisco dadda, perche si deve preparare? È perfetto così.- dico a Riccardo fin troppo sinceramente.
-COSA?- mi risponde con occhi sbarrati.
-No, cioè, nel senso che deve venire con noi in studio, non deve farsi vedere da delle ragazze- mi correggo anche se ha capito bene cosa volevo dire.
-Mh, boh, dadda è ossessionato da sè stesso, deve sempre essere perfetto, perché se no non piace neanche a lui così com'è- mi dice come se fosse una info per me.Intanto mi sono stufato di aspettarlo e vado da solo in studio facendo passare Mickel a prendermi, oggi che c'è, non posso farmi scappare quest'occasione di passare la giornata con lui.
-UEEEE MICKEL- urlo salendo in macchina.
-OOOOO COM'È?- mi risponde come se gli fossi mancato, in realtà è stato benissimo senza di me.
-Bene bene, guarda che ora arriva un tizio nuovo in studio, vai lento, dobbiamo arrivare dopo di loro.- gli comunico come se mi infastidisse la sua presenza, perché ovviamente non posso dirgli che potrebbe piacermi.
-Giura che arriva uno nuovo- mi dice Mickel schiettissimo, beh, in effetti ha ragione, rara come cosa, ma non è impossibile.
-Sisi dopo lo conosci- eh si, purtroppo dovrà conoscerlo anche lui.La conversazione si conclude così, non abbiamo parlato molto, ma dopo recupereremo visto che sicuramente ci ritroveremo a sparlare di dadda.
Arriviamo in studio prima di tutti, cioè prima di Riki e dadda, purtroppo.
Mickel apre la porta, entriamo, sistemiamo le nostre cose e prepariamo già la telecamera per dopo.
Ad una certa sento una macchina che si ferma proprio sotto al palazzo, mi affaccio dalla finestra per vedere chi è.
È ARRIVATO RICCARDO, ED È CON DADDA.
In due secondi lo riferisco a Mickel e vado ad aprire e socchiudere la porta dello studio alle mie spalle, per aspettarlo proprio come la prima volta.
Sento il portone giù aprirsi, e subito dopo sento dei passi, riconoscerei lontano un miglio quei passi leggiadri simili a quelli di un elefante.
Sta salendo dadda.
-Si ciao riki, a dopo- dice mentre sale anche se il portone giù era praticamente quasi chiuso.
Dadda finisce le immense scale nel silenzio più assoluto, arrivato in cima, si accorge che lo stavo aspettando, ma decide di non calcolarmi e di passare come se nulla fosse, spostandomi leggermente verso un'altra porta che non è di nostra proprietà.
Neanche il tempo di farlo entrare che inizio a parlare.
-Sei serio Daniel?- non si può evitare di parlare quando accadono queste cose.
-Tutta questa confidenza nel chiamarmi con il nome, da dove arriva?- mi dice subito con la risposta pronta.
-Non è questo il punto, il punto è che mi hai ignorato dopo quello che c'è stato ieri sera- gli dico terra a terra.
-Ieri? Cosa c'è stato?- davvero?
-IERI ABBIAMO INIZIATO LA NOSTRA AMICIZIA, ECCO COSA È SUCCESSO- spero che stia scherzando.Riccardo's pov
Anche questo giro ho trovato la scusa per lasciare dadda conoscere nuove persone, oggi dovrebbe esserci Mickel in studio, spero lo abbia già conosciuto.
No, no, non di nuovo, NON È POSSIBILE.
Spero che non siano dadda e simo che litigano nuovamente, sono stanco.
Salgo le scale, apro la porta dello studio ED ECCO.
Sono talmente tanto impegnati a litigare che non si sono nemmeno accorti che sono rientrato.
-BASTA- urlo.
Si girano verso di me, e finalmente sono in silenzio.
-MI SONO ROTTO, TUTTE LE SANTE VOLTE CHE VI VEDETE DOVETE LITIGARE, BASTA, BASTA E QUA PER LAVORARE, FATE PACE,ORA.- sono esploso totalmente.
-ok- rispondono all'unisono dadda e simo.
-inizia dadda con le scuse- gli dico con fin troppa calma.
-mhhh, niente simo, scusa se ti ho ignorato è che, boh, mi andava- dice dadda.
-scusa dadda, anche se non ho fatto niente per la quale devo scusarmi- dice invece simo.
-DAI MA RIKI, CON STO QUA NON SI PUÒ FAR NIENTE- urla dadda ormai irritato dal comportamento di simo.
-sto scherzando dai, scusa se mi sono inalberato subito- dice onestamente simo.
-finalmente, stringetevi la mano e dadda muoviti a conoscere Mickel-Si stringono la mano e si abbracciano, subito dopo dadda si catapulta subito a conoscere Mickel, proprio come avrebbe dovuto fare inizialmente.
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||𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓷𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓯𝓪𝓿𝓸𝓵𝓮 || 𝓭𝓪𝓭𝓭𝓪 𝓮 𝓪𝔀𝓮𝓭 ||
FanfictionRiccardo, 29enne, friulano, fidanzato da tantissimo tempo con Jasmine, vuole allargare la sua cerchia di amici in ambito lavorativo, quindi invita Dadda, suo migliore amico a lavorare con lui. Dadda, 35enne, sardo, single per volere suo e sensibile...