Auradon chiama

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Isola degli Sperduti, esterno giorno.

Caldo pomeriggio di inizio settembre. Un'elegante limousine nera (che sfoggia fieramente lo stemma di Auradon) atterra sul Ponte, supera una galleria buia e maleodorante e si dirige verso le strade sconnesse dell'Isola. La vettura procede lasciando alle proprie spalle la zona portuale, fresca di brezza marina, e si dirige verso Sorcere's Square. Le strade sono polverose, l'aria è afosa e l'ambiente sembra quasi desertificato. Alcuni tratti vanno percorsi ai 10km\h, onde evitare il rischio di cadere nelle sabbie mobili. La limousine parcheggia infine di fronte a un alto palazzo color grigio slavato (un tempo argenteo), senza finestre e decorato da inquietanti statuette precolombiane. Tutt'attorno si trova un alto cancello fatto di filo spinato, che emette scariche elettriche. C'è un'insopportabile odore di chimico che proviene dal palazzo, ma nonostante ciò nel cortile dell'abitazione c'è un gruppetto di ragazze sedute attorno a un tavolino in ferro battuto. 

Dalla limousine scende un militare del Corpo di Guardia di Auradon: un ragazzo abbastanza giovane, ma tuttavia esperto e dal pugno deciso. Sull'auto rimane seduto, impassibile, un'autista elegantemente vestita. Il Militare dopo una breve verifica dell'indirizzo, suona boriosamente una tromba decorata anch'essa dallo stemma di Auradon. Il suono della tromba scombussola le ragazze.

 <<È il corriere?>>chiede distratta una di loro, muovendosi di scatto verso la porta. Stava mettendo lo smalto sulle unghie di un'altra, e nello scatto le fa uno sbaffo sulle dita.

<<Impossibile sia il corriere: è rimasto bloccato nelle sabbie mobili la scorsa settimana>>replica un'altra.

<<E allora chi è?>>

<<Non è che dobbiamo restituire dei soldi a qualcuno?>>domanda una di loro, sull'attenti.

<<E chi se lo ricorda...Non teniamo più conto dei debiti da quando abbiamo scoperto che essi vanno poi restituiti>>

La tromba suona una seconda volta, ancora più decisa.

<<ABBIAMO CAPITO>>strilla una di loro.

Tutte quante d'istinto appoggiano la mano su una rispettiva arma: chi una pozione magica, chi un coltellaccio, chi...un pettine. 

<<Beh, d'altronde se conficcato negli occhi anche un pettine può fare male, no?>>

Si alzano in piedi, ma non muovono un passo in avanti.

<<Chi cazzo sei, innanzittuto?!>>sbotta infine una di loro, stufa della suspence:<<Non aspettiamo ospiti desiderati, né indesiderati!>>

<<Corpo di Guardia di Auradon, dobbiamo fare un proclama!>>urla il militare, in modo composto. Le ragazze strabuzzano gli occhi.

<<Un proclama? Ad Auradon usate ancora gli araldi come nel Medioevo? Non potevate inviare una mail?>>replica con sfrontatezza una di loro:<<Va bene, vi apriamo, ma solo perchè siamo caritatevoli>>replica, sarcastica.

La ragazza che vive nel palazzo apre le porte del cancello, e il militare fa il suo ingresso nel cortile puzzolente di zolfo. Provando a darsi un certo tono (ma fallendo) legge con ufficialità il proclama:

"Gentili ragazze e ragazzi dell'Isola degli Sperduti: avete raggiunto l'età per cominciare le Scuole Superiori, e il Regno di Auradon vi invita a frequentare la Auradon High School. Verrete ospitati nel collegio, vi verrà fornito tutto il necessario per vivere dignitosamente e soprattutto sarete indirizzati verso il Bene. Siete invitati a seguire il nostro Corpo di Guardia in limousine, vi condurranno in quella che sarà la vostra casa per un bel po' di tempo. Cordialmente, il Re Ben e la Regina Mal" 

Descendants: la nuova generazione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora