Piacere di conoscerti

484 23 1
                                    

Mi chiamo Nicole, ho 20 anni e vengo da Empoli, precisamente Villanuova.
Sono una ragazza abbastanza semplice, anche se non amo le cose scontate (soprattutto le persone) e la monotonia. Amo la musica, i fiori, gli animali e leggere qualsiasi tipo di libro, ma soprattutto amo le storie d'amore

Anche se, non ne ho mai vissuta una...

Sono abbastanza estroversa ma a volte riesco a chiudermi così tanto in me stessa da non sembrare più me stessa ed allontanarmi da tutto e tutti.

La mia vita è sempre stata piuttosto ordinaria, finché non ho incontrato Faster e Caph.
I loro nomi reali sono Andrea e Marco, quelli sono i loro nomi d'arte, visto che fanno musica fin dai tempi delle medie.

Siamo amici da anni ormai, praticamente da quando eravamo piccoli. Loro sono sempre stati come fratelli per me.

Andrea è uno tosto, molto sicuro di sé e soprattutto testardo.
L'ho sempre invidiato per la sua vita sentimentale molto piena e attiva, già all'asilo faceva strage di cuori avendo due o tre fidanzatine contemporaneamente.

Marco invece è uno piuttosto riflessivo, mi ha sempre aiutato a vedere il lato positivo delle cose ma soprattutto il lato reale, visto che sono un'eterna sognatrice.
Inizialmente credevo di avere una cotta per lui ma si è rivelata pura amicizia e ad oggi so di poter contare su di lui, per qualsiasi cosa.

Alle medie venivo presa in giro per via dei miei capelli, praticamente arancioni, ma loro erano lì sempre pronti a difendermi.
Non li ringrazierò mai abbastanza per quello.

Mi aiutavano a distrarmi, passavamo i pomeriggi nel nostro posto segreto e Marco mi insegnò a suonare chitarra e basso, che poi suonavo mentre loro cantavano.

La loro passione per la musica ci ha uniti da sempre, soprattutto da quando abbiamo iniziato ad uscire al bunker per conoscere altri ragazzi del paese che avessero le nostre stesse passioni in comune.

Ricordo ancora la prima volta che conobbi tutti i ragazzi del bunker, molti anni fa.
Ancor prima che il gruppo si formò grazie a Ghera, che prima c'era sempre ma onestamente ad oggi non vedo più di tanto. È un tipo molto serio col lavoro.

Lo ricordo come se fosse ieri...
Mancavo al bunker da un po' e i ragazzi mi avevano raccontato per settimane, di aver conosciuto altri ragazzi parecchio fighi con cui volevano iniziare a creare finalmente le loro canzoni da solisti.

Era un caldo pomeriggio estivo, l'aria era densa di umidità e il sole splendeva alto nel cielo.
Io, Faster e Caph come al solito ci intrufolammo del bunker sperando ci fosse qualcosa di interessante da fare.

Quel giorno, non eravamo soli.

-"Eccoli qua finalmente puoi conoscerli adesso."
mi disse Faster con un sorriso.

-"Alle macchine c'è Jacopo, loro sono Pietro, Duccio e Dario, che cantano da dio. Lei invece è la ragazza di Dario, Huda."

Mi sentii un po' nervosa all'inizio.
Ma c'era qualcosa in loro, un'energia che mi ha subito contagiata.
Jackson, in particolare, catturò la mia attenzione.
Era diverso da tutti gli altri: molto chiuso, introverso e, devo ammetterlo, anche un po' strano.

-"Piacere di conoscerti" mi disse, senza guardarmi negli occhi.

-Piacere mio.

Lì ebbe inizio tutto.

I giorni sono diventati settimane e le settimane mesi e poi anni.
Ogni momento passato con loro era un'avventura.
Ho imparato a conoscere ognuno di loro, i loro sogni, le loro paure.

E ho iniziato a conoscere anche nuovi lati di me stessa.
Ero soltanto una ragazzina e ancora molte cose in me erano confuse.

Non avrei mai pensato di potermi legare così tanto a persone che all'inizio erano solo conoscenti.

E poi c'era Jackson... Jackson era diverso.
Lo è sempre stato.
Jackson è una figura enigmatica. Sempre con gli occhiali scuri che nascondono i suoi occhi, sembra sempre distante e perso nei suoi pensieri. Parla poco, ma quando lo fa, le sue parole sono ponderate e profonde.
Ha una vena di sarcasmo che emerge raramente, ma quando lo fa, riesce a far ridere tutti con il suo umorismo asciutto.

È un perfezionista nella musica, dedicando ore e ore a perfezionare i suoi brani. Non lascia mai nulla al caso, e credo che sia questo che lo rende così affascinante e difficile da comprendere.
Non si apre facilmente, ma quando lo fa, rivela un lato di sé che è incredibilmente gentile e premuroso.

Un giorno, poco dopo averlo conosciuto, stavamo tutti insieme al Bunker, cercando di trovare ispirazione per una nuova canzone.
Faster e Caph stavano scherzando su chi avesse il miglior testo, mentre Jackson era al computer, completamente concentrato sulla produzione musicale. La stanza si zittì immediatamente quando iniziò a lavorare su un nuovo beat.
Ogni suono sembrava toccare un nervo scoperto dentro di me. Quel momento mi fece capire che c'era molto di più in Jackson di quanto avessi immaginato.

Dopo quella serata, iniziammo a passare più tempo insieme.
Una notte in particolare, rimanemmo soli nel Bunker dopo che tutti se ne erano andati.
Parlammo per ore, condividendo pensieri e sogni.
Fu la prima volta che lo vidi senza i suoi occhiali Palm Angels, e i suoi occhi, di un marrone intenso, mi svelarono una vulnerabilità che non avevo mai visto prima.

Parlammo di tutto quella notte. Mi raccontò della sua infanzia, dei suoi sogni e delle sue paure.
Mi raccontò di come la musica fosse diventata casualmente la sua via di fuga, il suo modo di esprimere ciò che non riusciva a dire a parole.
Mi parlò della sua famiglia, delle sue delusioni e delle sue speranze per il futuro.
Fu in quel momento che capii quanto fossimo simili. Anche io usavo la musica come rifugio, come modo per sfuggire alla realtà e trovare conforto nei momenti difficili.

Quella notte segnò l'inizio di una profonda amicizia.
Jackson iniziò a fidarsi di me, a lasciarmi entrare nel suo mondo. E io iniziai a vedere in lui non solo un produttore talentuoso e un amico speciale su cui poter contare, iniziai a vederci qualcosa di più.

E così, lentamente, ho iniziato a provare sentimenti che non avevo mai provato prima. C'erano dei momenti che passavo con lui che sembravano più speciali rispetto agli altri.
Certo, non voglio screditare nessuno, ma era come se ogni piccolo momento passato con lui fosse un tassello di un puzzle che solo io potevo completare.
Solo io.
E infatti decisi di tenere questo mio "sentimento" per me.

Forse ero solo piccola, stupida ed innamorata.

*Spazio Autore*
Ciao ragaaaaaaa.
Nuova storia su Jack, sento che qui su wattpad sia un po' sottovalutato quindi eccoci qui,
sperando vi piaccia.
È un po' diversa dal solito infatti ci ho messo un po' per scriverla.
Non vedo l'ora di continuarla.

Take care!🫶🏼

HI JXN ||Jackson Bnkr44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora