LXII

205 15 7
                                    

Al suo arrivo al pronto soccorso il quadro clinico risultava già molto complesso,tanto da richiedere una tac d'urgenza che aveva dato vita ai loro timori. L'esame aveva evidenziato una consistente emorragia cerebrale conseguenza dell'impatto con il manto stradale e che lo aveva costretto a sottoporsi ad un immediato intervento chirurgico per rimuovere la massa ematica prima che potesse compromettere le sue condizioni di salute già difficili. Dominic fu confinato su di un letto di ospedale per oltre un mese prima di poter tornare finalmente a casa e ricongiungersi con i suoi familiari. Anche lì il percorso per una completa guarigione fu complesso e molto lento,ma alla fine grazie alle amorevoli cure di Magda,ai sorrisi innocenti di Clarissa e al sostegno di Nadia e Nicolas ritornò l'uomo di un tempo.
Ben presto furono chiamati in caserma per avere aggiornamenti sulle indagini e l'agente incaricato del caso li salutò con un<Gli è andata davvero bene.>poi si voltò facendo cenno ai due di seguirlo. Nadia lo osservò un po' confusa,credendolo un po' folle,ma solo qualche minuto dopo ebbe modo di capire a cosa si riferisse e si trovò pienamente d'accordo con lui.
<È vivo per miracolo,non so quale santo dovete ringraziare,nel dubbio accendete un cero per tutti.>aggiunse accomodandosi dietro l'enorme scrivania ed esortandoli a fare lo stesso.
Lo videro trafficare con il computer,lasciandosi andare a qualche imprecazione dinnanzi alla flemma dello stesso poi quando fu pronto girò il monitor affinché anche loro due potessero guardarlo. Nadia riconobbe subito il negozio di strumenti musicali e gli altri locali vicini nel fermo immagine che occupava l'intero spazio del display.
<Per fortuna ai nostri giorni ci sono un sacco di telecamere ovunque,questa è della lavanderia a gettoni ed è quella che riprende meglio la scena,ma ahimè non ci è di alcuna utilità>Riferito ciò permette il tasto invio e il video partì.
Tutto era calmo qualche veicolo che passava,persone che passeggiavano sul marciapiede poi Nadia intravide qualcuno. Si avvicinò un po' e riconobbe il signore che le aveva parlato il giorno dell'incidente. Camminava serenamente con il giornale fermo tra il braccio e il busto e un sigaro tra le dita. Nell'istante in cui scomparve dall'inquadratura nella parte opposta videro arrivare Dominic. Aveva una busta nella mano e stava attraversando la strada,proprio in quel momento sbucò al lato un'auto scura che marciò a tutta velocità verso di lui colpendolo con una forza tale da farlo sembrare un manichino senza vita che veniva balzato in aria e poi scaraventato alla parte opposta della carreggiata. L'auto nera sparì esattamente come era apparsa e niente più.
Nadia inorridita fu costretta a chiudere  gli occhi mentre tratteneva a stento un conato di vomito. Quella scena era stata così brutale, così drammatica. Nicolas accortosi di tutto le prese una mano e la accarezzò dolcemente tentando di calmarla.
L'agente rimise il monitor nella sua posizione originale e poggiò il mento sulle nocche osservando le due persone davanti a lui<Proprio come vi ho detto prima anche se questa telecamera ha ripreso tutto non siamo riusciti a risalire al colpevole. Non c'era alcuna targa e i vetri oscurati celavano il suo viso. Ma andremo avanti lo stesso.>Disse alzandosi,ma era palese dalla sua espressione che nemmeno lui credeva nella buona riuscita delle indagini. I due si congedarono e tornarono a casa con un senso di inquietudine che pesava sul loro petto accompagnato da tanta gratitudine perché dopo essere stati testimoni dell'accaduto erano consapevoli che avere ancora Dominic con loro era un vero e proprio miracolo.
Le indagini sul sinistro andarono avanti senza portare però ad alcun colpevole. L'auto utilizzata era stata trovata pochi giorni dopo vicino ad un torrente completamente incenerita. Dopo qualche tempo la storia non faceva più notizia e anche al telegiornale divenne secondaria prima di sparire totalmente.
Poco importava perché Nadia e Nicolas conoscevano il vero mandante di quel tentato omicidio.
Ed erano consci che per quanto potessero cercare, investigare,analizzare non sarebbero mai arrivati ad Antonio e se anche per pura fortuna lo avessero fatto non lo avrebbero mai trovato perché già non esisteva più. Aveva pagato gli atti crudeli di cui si era reso protagonista con la sua stessa vita e,nonostante desideravano per lui una sofferenza maggiore,desideravano che rimpiangesse ogni sua azione,volevano che si pentisse per quel che aveva fatto,alla fine erano consapevoli che la cosa importante era che non poteva più fare del male a nessuno e che i loro cari fossero al sicuro.
I giorni passarono velocemente diventando mesi e facendo sembrare quegli eventi lontani nel tempo. Le esperienze dolorose che li avevano condotti sino a lì divennero solo ricordi sbiaditi. Flashback in bianco e nero di una vita passata che non gli apparteneva.
Il tempo che seguì fu testimone di grandi cambiamenti, nuovi incontri, riunioni commoventi, importanti confessioni e recenti convivenze.
Come gli attimi dopo un uragano quando si è fermi immobili davanti alla propria  casa completamente distrutta,quando non c'è più nulla da recuperare, quando l'unica cosa che puoi fare è rialzarti e ricominciare.
Prendere le macerie e trasformarle in quelle ceneri dalle quali una fenice risorge e fare lo stesso. Risorgere. Non vedere più devastazione,ma frammenti di momenti difficili che irradiati dai tiepidi raggi dell'alba risplendono di una luce nuova. Scorgendo un nuovo inizio. La partenza per un viaggio inesplorato,segreto.
Nei giorni in cui Dominic si concentrava sulla sua guarigione e finiva la sua convalescenza,le persone intorno a lui cambiarono radicalmente la loro vita.
Nicolas abbandonò tutto ciò che era stato,disse addio all'uomo a capo dell'organizzazione criminale chiudendo per sempre quel capitolo della sua vita. Ogni cosa  venne affidata ad Amir che sapeva essere la persona più adatta per quel ruolo. Non ebbe mai ripensamenti su quella scelta,non gli costò nulla cancellare per sempre il sé stesso che lo aveva accompagnato passivamente in quella esistenza pressoché vuota salutando con un sorriso un nuovo Nicolas,un uomo amato, libero dai propri incubi,un uomo con ambizioni sane ed onorevoli.
In quei momenti di buio,di mancanza,di angoscia aveva capito che non voleva più vivere in quel modo. Voleva trascorrere le sue giornate con la donna che gli aveva cambiato l'esistenza. Con la persona che imperava nella sua mente e che appariva in ogni suo bisogno.
Ma non fu l'unico a dare una netta svolta alla sua vita. Anche Massimiliano infatti,influenzato dalle pressanti richieste di Carlotta decise di lasciare tutto e trasferirsi. Comprarono una villa a pochi passi dalla casa di Magda. Una piccola casetta che affacciava sulla spiaggia dorata e che avrebbe visto il loro amore acerbo maturare e crescere sempre di più.
Poi c'era la piccola Clarissa. Lei che ancora non conosceva nulla di quel mondo tanto infido,lei che avrebbe vissuto senza ricordare le incomprensioni,le paure,le angosce.
La stessa bambina che quel giorno era concentrata sul raggiungere un nuovo grande traguardo della sua gioiosa infanzia.
<Forza amore,forza.>Nadia esortava la bambina a raggiungerla con le braccia aperte mentre Magda proprio dietro di lei si assicurava che non cadesse. La piccola la guardava sorridendo desiderosa di arrivare da lei e ricevere il meraviglioso abbraccio della mamma .
Con le braccia aperte e con scarso equilibrio fece un passo titubante,poi un altro,poi un altro ancora finché si ritrovò stretta nell'abbraccio di Nadia.
<È troppo brava.>Asserì orgogliosa Magda battendo le mani emozionata.
<Non è che vorrai fare una nuova festa? L'hai fatta per il primo dentino,per la prima parola e anche per ...> Dominic alzò un dito per ogni evento,ma fu costretto a fermarsi quando si accorse dello sguardo della donna che sembrava volesse dargli fuoco all'istante.
<Sei solo un uomo insensibile.>Lo accusò con gli occhi ridotti a due fessure e le mani ancorate sui fianchi, gesto che faceva tutte le volte in cui si arrabbiava.
<Beh non ha tutti i torti.>Disse Nicolas dando man forte al padre in una specie di dimostrazione di solidarietà maschile.
<Figuriamoci se non eri d'accordo con lui. Comunque non mi interessa quello che dite. La mia nipotina è la più bella,graziosa e intelligente bambina del mondo e ogni suo traguardo è un evento da ricordare. Quindi si voglio fare un'altra festa,avete qualche problema con questo? C'è qualche obiezione?>Chiese stizzita osservando prima l'uno poi l'altro.
I due uomini si guardarono negli occhi e con un tacito consenso decisero entrambi di non continuare la discussione,così da non rischiare di vederla tenere il muso per giorni interi.
Magda sbuffò dalle narici esasperata e si lisciò il grembiule stropicciato mentre si rimise in piedi.<Allora quando arrivano i miei adorabili vicini?>
Nadia osservò l'orologio sulla parete che segnava già le dodici e mezza<In effetti a quest'ora dovrebbero già essere qui>Ammise con un'alzata di spalle .
Era ormai un appuntamento fisso quello di mangiare tutti insieme la domenica,un incontro al quale nessuno voleva rinunciare per alcuna ragione.
Proprio in quel momento sentirono il campanello suonare.
<Parli del diavolo...>Iniziò Dominic che si meritò un'altra occhiataccia che lo zittí all'istante.
<Mi sa proprio che oggi ti tocca fare qualcosa di clamoroso per farti perdonare.>Gli disse sottovoce Nicolas per non farsi sentire dalla mamma che tutta eccitata era corsa ad aprire la porta.
Dominic lo guardò con un misto di paura e ilarità,non erano certo rari i suoi battibecchi con Magda e alla velocità in cui venivano così sparivano.
<Dov'è la mia meravigliosa nipotina?>Esclamò Carlotta entrando in casa con in mano un'enorme busta riportante il logo di un famoso negozio di giocattoli.
Nadia la guardò minacciosa<Cosa ti avevo detto?>Le chiese ricordando il discorso fatto solo pochi giorni prima,durante il quale avevano deciso in totale accordo di non comprare troppi regali alla bambina e così non viziarla troppo.
<Si si tutto quello che vuoi.>rispose la ragazza sventolando in aria una mano. Si avvicinò alla piccolina e la prese tra le sue braccia.
Ogni volta che le vedeva insieme a Nadia veniva da sorridere rimembrando il momento in cui zia e nipote si erano incontrate per la prima volta.
Il giorno in cui avevano iniziato a fare i lavori nella nuova casa giostrandosi tra verniciature,traslochi e aggiusti vari,Magda aveva preparato un bel pranzetto per dare un po' di ristoro ai poveri lavoratori. Mentre erano tutti a tavola si sentirono degli strani suoni che attirarono l'attenzione di Massimiliano e Carlotta
<Avete un gatto?>chiese quest'ultima guardandosi intorno alla ricerca del felino.
Nadia nel frattempo si era alzata ridendo sotto i baffi e raggiungendo la sua piccolina.
<Si si è proprio un gatto.>Aggiunse Massimiliano dando ragione alla sua ragazza e portando in bocca una forchettata di fusilli al ragù.
<No! Non è un gatto.>Esclamò Carlotta con gli spalancati fissi su Nadia e su ciò che aveva tra le braccia<Non è per niente un gatto.>Si portò le mani sulla bocca già con le lacrime agli occhi<Non posso crederci.>sbraitò facendo spaventare tutti.<Non ci credo. Sono diventata zia.>Disse mettendosi in piedi sotto lo sguardo stupito di Massimiliano<Di che cosa stai parlando? Quale zia?>le chiese infatti il ragazzo guardandola dal basso.
Nicolas rise dandogli una pacca sulla spalla<per la prima volta ci è arrivata prima lei.>
Carlotta gli schioccò un'occhiata furiosa prima di correre verso Nadia.
Rimase lì a fissare la bambina dagli occhi color ghiaccio per minuti senza dire una parola,travolta da emozioni troppo potenti e calde e da lì le due erano diventate inseparabili.
Nadia ritornò al presente guardando Clarissa che tutta eccitata cercava di stracciare la carta che avvolgeva la sua nuova sorpresa.
<In realtà abbiamo fatto tardi perché abbiamo aspettato che fossero pronti questi> disse Carlotta estraendo dalla borsa due buste bianche lasciandone una tra le mani di Magda e l'altra tra quelle di Nadia.
La ragazza la guardò in po' confusa poi la aprì e con gli occhi spalancati chiese<Vi sposate?>
Carlotta annuì eccitata.
<Le hai chiesto di sposarti?>Nicolas domandò a Massimiliano che nel frattempo si era seduto accanto a lui
Il ragazzo  alzò le mani in segno di difesa< È stata lei a chiedermelo.>Confessò.
<Ragazzo non sai in che guaio ti stai cacciando.>Disse Dominic sospirando e dandogli una pacca di incoraggiamento.
<Io ho provato a temporeggiare ma è stato impossibile.>Sussurrò il ragazzo scuotendo il capo.
<Hai avuto paura?> Chiese Nicolas< tu ? Cosa avrebbe potuto farti? Darti una carezza?>Lo beffeggiò ridendo.
Massimiliano diventò rosso per l'imbarazzo,ma non ebbe modo di rispondere perché sentirono incombere su di loro una presenza tutt'altro che benevola. Si voltarono simultaneamente scontrandosi con lo sguardo irato di Magda<Voi tre>Affermò la donna puntando il dito nella loro direzione. Assottigliò lo sguardo e li scrutò uno per uno<Se parlate ancora non mangerete nulla.>li minacciò regalando un ultima guardata truce per poi allontanarsi.
I tre uomini rilassarono le spalle proprio come se fossero appena scampati al pericolo e Nadia si coprì la bocca sforzandosi di non ridere di fronte a quella situazione tanto ridicola.
<Allora qui ci vuole lo spumante>disse Magda tutta felice avviandosi in cucina,seguita a ruota da Carlotta,Massimiliano e Dominic.
Anche Nicolas si alzò,le si avvicinò e le tese la mano con un sorriso così bello da togliere il fiato. Immediatamente lei sprofondò in quell'azzurro cristallino che aveva il potere di controllarla come un burattino. Lo amava così tanto e si accorgeva che più trascorreva del tempo con lui,più conosceva lati del suo carattere sino ad allora ignoti,più non poteva fare a meno di innamorarsi ancora e ancora. Quel Nicolas del passato non esisteva più e con lui erano sparite tutte le barriere che si era sapientemente costruito intorno. Non c'era più sete di vendetta, né timore di qualche attacco, né istinti spietati. Non aveva più bisogno di nascondersi. Aveva una famiglia adesso e sebbene non sapeva neanche di averne bisogno,era ben consapevole che invece ora non avrebbe più potuto farne a meno. Nadia afferrò la sua mano tesa e si lasciò tirare.
<Che ne dici, dovremmo sposarci anche noi?>Le chiese accarezzando la sua guancia. Lei rimase spiazzata da quella proposta con un'ondata di calore che le scaldava il petto. Socchiuse gli occhi inspirando a fondo e lo guardò maliziosa <Non saprei...>disse grattandosi il mento con fare meditativo.
<A cosa stai pensando?>domandò aggrottando le sopracciglia.
<Sto solo valutando i pro e i contro.>
Nicolas avvolse il braccio intorno alla sua vita e la attirò a sé facendo scontrare i loro addomi<Bene sono curioso di conoscere i contro>
<I contro eh?...>Nadia strinse il labbro tra i denti < Ho trovato solo pro.>confessò sorridendo.
<Allora lo prendo per un si > le mise una mano dietro alla nuca e la baciò con passione. E come ogni volta in cui le loro labbra si incontravano lo facevano anche le loro anime,proprio come se si assaggiassero per la prima volta con una incontenibile voglia di scoprirsi ancora.
<Ehi piccioncini se avete smesso di sbaciucchiarvi vi stiamo aspettando per un brindisi.>Li richiamò Carlotta accompagnata dal rumore della bottiglia che veniva stappata.
I due raggiunsero il resto del gruppo e dopo aver ricevuto ognuno il proprio calice fecero tintinnare i bicchieri gridando all'unisono<auguri agli sposi.>
Nadia non si limitò a brindare al futuro matrimonio,ma brindò segretamente alla vita. A quella vita che l'aveva messa di fronte a continui ostacoli , a quella vita che le aveva regalato troppi dolori,troppe paure,a quella vita che non era stata per niente magnanima con lei. A quella vita che alla fine però si era rivelata un'amica che l'aveva messa alla prova solo per poterle donare tutto ciò che possedeva in quel momento. Aveva vicino le persone che più amava,aveva finalmente una famiglia,una casa piena di amore,di allegria,una bambina stupenda . Era davvero felice e se mai avesse avuto l'opportunità di tornare indietro nel tempo avrebbe affrontato tutto altre cento,mille volte. Avrebbe combattuto qualsiasi persona per ottenere quel risultato.
Il suo sguardo si posò sul viso di ognuna delle persone che riempivano i suoi giorni. Magda e Dominic quei genitori che le avevano dato tutto,che non l'avevano mai abbandonata,che non l'avevano mai incolpata per le loro disgrazie; Carlotta e Massimiliano due amici che erano sempre pronti a dare una mano; Nicolas l'uomo le aveva stravolto la vita,che con un semplice gesto riusciva a farla sentire la donna più fortunata al mondo;e Clarissa quel piccolo fiore nato nel buio ma che ha fatto sbocciare una luce così intensa da irradiare le loro anime.
Grazie vita.... Disse tra sé bevendo un sorso di spumante.
Perché tutto sarebbe stato diverso e lei   si sarebbe goduta ogni attimo .
Dando il benvenuto all'ultima e meravigliosa parte della sua vita,di quella tragedia che aveva mutato la sua natura diventando una commedia romantica. Andava in scena l'atto conclusivo colmo di nuove scoperte,di affetto e soprattutto con il suo tanto agognato lieto fine .


               ******Fine******

___note dell'autore ___
Siamo giunti alla fine di questa storia a tratti commovente,a tratti drammatica,con forse troppe pause🤣,ma  avete avuto la pazienza di aspettare.Grazie infinite a chi l'ha seguita,sperando che sia stata di vostro gradimento e che abbia alleggerito le vostre giornate... ❤️❤️❤️
                    Grazie 😚

Non Ti OdioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora