Se non fosse così vasto e infinito, così aperto e così chiuso, così trasparente baciato dal sole e così scuro avvolto dalla coperta di buio che la luna gli butta sopra ogni sera, Aria non lo amerebbe così tanto.
Il mare, lontano sullo sfondo, sembrava baciare il cielo srotolando il tappeto di onde di tanto in tanto spuntano macchie di schiuma bianca. Le correnti sembrano pennellate di azzurro gettate a caso su una tela da un inesperto artista.
Aria si trovava seduta su un muretto del molo con lo sguardo perso su quell'immensa distesa blu.
"Aria."
La richiamò la madre.
La ragazza alzò lo sguardo incrociando quello della madre.
"Stiamo andando a casa vieni con noi?"
"Vi raggiungo fra cinque minuti."
Sussurrò tornando successivamente a guardare il mare. Passarono una decina di minuti e finalmente Aria si decise ad alzarsi dal muretto e tornare a casa.Aria era una ragazza molto chiusa in se stessa e faticava a fare amicizia. A scuola non aveva amici, tutti la prendevano in giro per il suo aspetto. Non che fosse una brutta ragazza, solo che non si curava. Indossava un paio di occhiali che nascondevano i suoi occhi color pistacchio, portava l'apparecchio perché la sua dentatura non era perfetta. Non amava truccarsi e aveva i capelli sempre stretti in due trecce laterali. Indossava sempre maglioni larghi o felpe con jeans e scarpe da ginnastica. In fondo era solo una ragazzina di 13 anni.
Persa tra i suoi pensieri e con la sua impacciataggine andò a sbattere su un ragazzo. Doveva avere la sua età.
Chiese timidamente scusa mentre le sue guance si tingevano di rosso e scappò nel piccolo appartamento che i suoi genitori avevano affittato per quell'estate.Aria era stesa sul suo letto con il telefonino in mano. Si era connessa sul sito della scuola e stava guardando le foto della squadra di basket. O meglio di un giocatore in particolare, Sean Evans. Il classico ragazzo figo e stronzo. Aveva molte ragazze ai suoi piedi tra cui la piccola Aria.
Ogni notte si immaginava una storia diversa tra lei e Sean. Era completamente cotta di quel ragazzo sin dal primo momento che l'aveva visto.
Era il primo giorno di scuola quando lo vide per la prima volta. Il preside chiamava tutti i ragazzi per formare le classi e quando l'avevano chiamato, Aria non gli aveva tolto gli occhi di dosso finché non era uscito dall'aula magna con i suoi compagni. Aveva sperato tanto di capitare nella sua stessa classe ma non era successo. Il destino non l'aveva accontentata e lei aveva passato tre anni interi dietro a lui, sperando che per miracolo si accorgesse di lei."Tesoro?"
Sua madre entrò nella sua camera.
Aria bloccò lo schermo del telefono e si mise seduta.
"Preparati che tra poco usciamo con la famiglia dell'amichetta di tuo fratello."
Aria annuì mentre invidiava suo fratello.
Erano due gemelli ma erano completamente diversi, uno l'opposto dell'altro. Lei bruna, lui biondo scuro. Lei occhi verde pistacchio scuro con qualche sfumatura sul marrone, lui occhi celesti chiaro. Lei bassa, lui alto. Lei timida ed impacciata, lui dal carattere aperto a tutti.
A volte voleva solo essere come il fratello e stingere amicizia facilmente come faceva lui. Nonostante erano l'uno l'opposto dell'altro, erano molto uniti. Si volevano un gran bene e lui era molto protettivo nei confronti di sua sorella.
Indossò un paio di jeans con una maglietta larga a maniche corte. Prese una delle sue felpe leggere, adatte per l'estate lì a Brighton, e raggiunse la sua famiglia in soggiorno.Quando arrivarono al locale dove avrebbero dovuto trascorrere la serata, Aria si strinse nelle spalle non sentendosi a proprio agio. Una famiglia di sei persone li aspettava sorridenti. Suo fratello andò a salutare la sua amica, doveva avere qualche anno in più di loro. Era veramente bellissima come le altre due ragazze. Aria lì in mezzo si sentì brutta. Occupò il primo posto libero che trovò cercando di non fare qualche figuraccia. Poggiò il telefono sul tavolo e iniziò a giocare con il bordo della tovaglia.
"Posso sedermi qui?"
Domandò un ragazzo alla sua sinistra. Aria alzò lo sguardo incontrando il volto del ragazzo. Annuì timidamente e tornò a giocherellare con la tovaglia.
"È il tuo ragazzo?"
Domandò il ragazzo che le si era seduta accanto.
Aria lo guardò interrogativa mentre l'altro le indicava il telefono che si era illuminato mostrando la foto di Sean Evans.
Aria entrò in imbarazzo e iniziò a balbettare.
"No.."
Sussurrò prendendo il telefono e conservandolo nella tasca dei pantaloni.
Il ragazzo affianco lasciò perdere e decise di cambiare argomento.
"Comunque io sono Zayn."
"Aria..."
"Sei di Brighton?"
Le chiese Zayn.
"No.. Vengo da Mullingar, Iralnda."
Rispose timidamente sperando che quella conversazione finisse il prima possibile. Non si sentiva proprio a suo agio a parlare con un ragazzo ma Aria non aveva la minima idea che quel ragazzo sarebbe stato un grande amico per tutta l'estate. Sarebbe stato l'amico più vero che avrebbe mai avuto. Non avrebbe mai immaginato che Zayn fosse stato il suo primo vero amico e che a fine estate sarebbe stata costretta a rinunciare a lui mettendo così fine alla loro breve ma intensa amicizia.Spazio Autricee 💖
Hey, questa è la mia prima storia, spero vi piaccia 💖💖
Continuo a due commenti 🌹💖
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This is not me // xsniallslaughxs
FanfictionAria, una ragazza timida e chiusa in se stessa. Trascorrerà un'estate a Brighton con la propria famiglia dove conoscerà un ragazzo con cui stringerà amicizia. -"Comunque io sono Zayn." "Aria".