𝐂𝐇𝐀𝐒𝐈𝐍𝐆 𝘵𝘩𝘦 𝐒𝐔𝐍𝐒𝐄𝐓

Ⅲ

‖ 𝐍𝐞𝐰 𝐄𝐧𝐭𝐫𝐲 👤‖ ‖ 𝐁𝐫𝐮𝐭𝐚𝐥 🩸‖ ‖ 𝐂𝐡𝐚𝐨𝐭𝐢𝐜 𝐖𝐢𝐧𝐝𝐬 🌪️‖ 
‖ 𝐃𝐫𝐨𝐠𝐞𝐝 𝐌𝐨𝐫𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 💊‖

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«𝒰𝒷𝒾𝓆𝓊𝑒 𝓂𝑒𝒹𝒾𝓊𝓈 𝒸𝒶𝑒𝓁𝓊𝓈 𝑒𝓈𝓉»

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Ⅰ

Theos si svegliò dal flusso tumultuoso di ricordi e gli omaccioni vestiti di scuro approfittarono della sua debolezza per avere la meglio: lo bloccarono alle spalle e lo trascinarono fuori dal Tempio. Theos non aveva più forze per resistere.

«Aspettate» ordinò tuttavia una voce, posata e greve. Cedric Ethelbert d'Arcy si alzò e con un gesto della mano silenziò il rumore dei bisbigli e delle risate. «Portatelo alla Suncrest's Bay» disse infine.

Quando Theos riprese totalmente coscienza, era sdraiato sulla battigia. Faceva freddo.

La voce parlò di nuovo. «Alzati» comandò.

Theos si alzò barcollando. Poco distante, Cedric Ethelbert d'Arcy osservava la massa scura dell'oceano infrangersi sugli scogli. La sua figura, eretta e immobile, avvolta nella draped-cape¹ del Consiglio Studentesco, era scortata dagli stessi omaccioni che avevano paralizzato prima Theos all'entrata. Essi lo scrutavano con volti di pietra, pronti ad intervenire al minimo segnale di pericolo. 

«Andate» ordinò tuttavia Cedric, «ritornate al Tempio e informate che sarò di ritorno». 

I due imponenti individui si allontanarono verso il promontorio, compatti e silenziosi.

«Perché lei era lì?» chiese subito Theos, in un sibilo. «La conosci?».

Cedric tirò fuori dalla tasca una scatoletta in argento della Montblanc e iniziò a rollare una sigaretta. Una volta fatto aderire il tabacco nella cartina con una striscia di saliva, prese un accendino dal taschino della draped-cape e bruciò l'estremità del filtro. La sigaretta usciva dalla bocca ad intervalli regolari e il fumo si perdeva nell'aria pesante di salsedine. Cedric ammirava l'oceano a diversi passi di distanza da Theos, eppure la sua voce aveva esordito squillante e non ovattata dallo scrosciare della spuma. Le sue movenze erano estremamente calme e pesate.

«Cedric Ethelbert d'Arcy» ringhiò Theos. «Rispondimi!».

Il figlio del rettore del College si voltò. I suoi occhi neri si confondevano con il cielo notturno, quello più scuro, quello che alla fine dell'orizzonte tocca le ultime onde dell'oceano. La sigaretta, per la lunga attesa che seguì, si spense. Il mozzicone cadde nell'onde che lambivano la riva in quell'istante e si perse nell'acqua.

«A quanto pare» mormorò Cedric, «la questione è più complessa di quanto avessi previsto». 

Theos si avvicinò di scatto. «Perché?».

Una folata di vento alzò la draped-cape di Cedric e smosse la superfice dell'oceano con più vigore. Incenerendo Theos con gli occhi, Il figlio del rettore scosse fatalmente il capo e non aggiunse altro, quindi si allontanò in direzione del Tempio. I suoi passi lasciavano orme umide sulla sabbia. 

Per il dolore che lo costringeva a non agire con la stessa impulsività di prima, Theos si morse la lingua fino a sanguinare di nuovo. La sola visione di Celeste era bastata a fargli perdere qualunque inibizione. Socchiuse gli occhi e cercò di mantenere la calma ma, appena la figura di Cedric divenne un'ombra tra le ombre, Theos iniziò a correre su per il sentiero di ciottoli che riportava al College. Doveva assolutamente capire.

La notte inghiottì ogni cosa.

Ⅱ

Al College, la Ceremony era ancora in corso. Diversi studenti si erano sdraiati sotto i cedri del viale alberato e bevevano da bicchierini di cristallo, mentre altri avevano occupato i corridoi interni e giocavano rumorosamente. Le luci delle lanterne proiettavano i loro corpi sulle mura di pietra del castello. Il quartetto d'archi del salone principale si era trasformato in un'orchestra, davanti alla quale sostavano molti professori, in cerchio, rigidi nelle loro regali uniformi. 

Theos ignorò le offerte di alcolici e di sigarette e salì direttamente in dormitorio. Questo era permeato dalla solita quiete. 

Quando arrivò davanti alla porta di camera sua, socchiuse gli occhi e si fermò con un'improvviso istinto di pericolo. Non fece però in tempo a ragionare sul perché la porta non fosse chiusa a chiave che, fulmineo e violento, un individuo lo assalì coprendogli la cavità orale con un panno bagnato. Per la seconda volta, le sue braccia vennero immobilizzate in un angolo innaturale e doloroso. 

Theos fece più forza e riuscì ad eseguire un Hip Turn². L'avversario si abbassò lateralmente e lasciò la presa sul collo, così Theos venne spinto in avanti sentendo l'avambraccio e il gomito, piegati, stridere e bruciare. Con la coda dell'occhio percepì altri due avversari, mentre la porta della stanza venne sbattuta con fragore.

Sono studentesse, totalizzò incredulo. 

Una di queste lo afferrò da dietro e gli posò con la stessa tecnica di prima il panno bagnato sul naso. Theos, entrato in uno stato di sonnolenza forzato, barcollò e vide che José dormiva legato sul letto con uno straccio infilato in bocca. Non aveva la maglietta. 

«Caro, non ha senso resistere così tanto» esclamò dolciastra una voce. Da dietro, un calcio nei reni gli diede il colpo di grazia. Theos cadde e come ultima cosa vide una donna seduta sulla sedia che lo scrutava con un'espressione indecifrabile. Aveva le braccia incrociate e portava dei guanti neri di seta. 

Theos era sicuro di conoscerla. Svenne.

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¹Draped-Cape : elegante mantello di lana o velluto, di colore scuro, con un taglio ampio e fluente. Di solito, è dotato di una fodera in raso e può essere fissato al collo con una fibbia o un bottone. Non è un indumento comune; solo i membri più prestigiosi del College -come i rettori e i docenti di alto rango- hanno il privilegio di indossarla.

²Hip-Turn : tecnica che consiste nel ruotare i fianchi per liberarsi da una stretta. Con un movimento fluido e controllato, utilizza la forza dei fianchi e la spinta del corpo per creare spazio e disinnescare la presa avversaria, permettendo una rapida evasione dalla situazione di contatto ravvicinato.

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