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"Come è stata la cena?" chiese Luke, mentre entravamo nel piccolo ristorante.

"C'era un ragazzo davvero carino, mi ha dato il suo numero." squittii, solo per rendere Luke geloso.

"Devo ricordarti che hai un ragazzo?" borbottò Luke.

"Sì, ma questo ragazzo è davvero attraente. E' un senior, ed è australiano. Si chiama Ashton, quanto è sexy? Ashton." dissi, cercando di trattenere una risata.

Luke non rispose. Le sue labbra erano strette in una linea dritta e la sua mascella era tesa.

"Ma, ho un ragazzo con un piercing al labbro, che è davvero sexy. E anche il mio ragazzo è australiano e il mio ragazzo non è un nerd come Ashton, e il mio ragazzo ha dei bei capelli, bella musica, e belle magliette. E il nome del mio ragazzo è Luke, ed è un nome davvero sexy, anche più di Ashton." mi alzai sulle punte, e sussurrai all'orecchio di Luke. Vidi un piccolo sorriso spuntare sulla faccia di Luke. Si voltò a guardarmi e appoggiò le sue labbra sulle mie. Si allontanò e non disse nulla.


***


Stavamo tornando all'appartamento del papà di Luke, quando mi scontrai con una figura alta.

Guardai in su e vidi Ashton. Non il momento giusto.

"Ciao Ashton." lo salutai, sorridendo. Luke mi attirò maggiormente verso di sé.

"Ciao Beth." sorrise Ashton.

"Oh, Ashton, lui è il mio ragazzo, Luke. Luke, lui è Ashton, ti ho parlato di lui prima." presentai i due.

Luke si limitò a fissare Ashton come se volesse ucciderlo. Ashton rimase in piedi imbarazzato, con le mani nelle tasche.

"Non è nemmeno così carino." Luke sussurrò al mio orecchio. Alzai gli occhi al cielo.

"E' un piacere conoscerti, Luke. Beth mi ha parlato molto di te." Ashton tese la mano verso Luke. Lui la prese e la strinse.

"Be', questo è imbarazzante, è meglio che andiamo, ma ci vediamo un'altra volta, Ash!" dissi, e Luke mi trascinò via.

"Non è così carino." mormorò Luke.

"Tu sei un ragazzo, non conta." lo colpii.

"Sì, quando c'è un ragazzo 'carino' che parla con la mia ragazza." borbottò Luke.

"Sei davvero sexy quando sei geloso, lo sai? C'è quella vena sul tuo collo, e la tua mascella si tende."

"Ci provo." mormorò Luke.

Eravamo arrivati al complesso di appartamenti di suo padre, e Luke mi guidò dentro al palazzo e su per le scale, fino al piano di suo papà. Aprì la porta, e mi portò in camera sua.

"Sai che stavo solo scherzando-"

Luke mi interruppe portando energicamente le sue labbra sulle mie. Morse il mio labbro inferiore, mentre io iniziavo a ricambiare il bacio. Le nostre lingue si incontrarono, finché non mi allontanai e iniziai a giocare con il suo piercing al labbro. Lui gemette e fece scivolare le dita sotto la mia maglia, toccando la mia pelle. Alla fine si allontanò e baciò ancora le mie labbra.

"Non mi piace quando mi rendi geloso di proposito." Luke mormorò.

"Mi dispiace." sussurrai.

"Sì, è meglio che ti dispiaccia." disse Luke e connesse le nostre labbra ancora.


***


Girai le chiavi nella serratura della porta e la spalancai. Il mio cane, Ashton, mi venne incontro. Ridacchiai e mi accovacciai per abbracciarlo.

Entrai in cucina, dove mia mamma e mio papà erano seduti, a parlare di qualcosa di cui non m'importava.

"Ciao Beth." mi salutò mia madre.

"Dov'eri?" chiese mio padre.

"Fuori." dissi, senza spingermi oltre, considerando che loro non sapevano di me e Luke.

"Ti ho vista parlare con quel ragazzo, Ashton, ieri." iniziò mia mamma.

"Oh, sì. E' simpatico." dissi, sedendomi.

"Ti piace?" disse d'impulso mia mamma.

"Cosa? No! Oh, mio dio!" balbettai.

"Va bene se ti piace, è un ragazzo carino." sorrise lei.

"Mamma, posso giurarti che non mi piace lui, mi piace qualcun altro." mormorai.

"Chi?" gli occhi di mia mamma si illuminarono, e si avvicinò a me.

Mio papà sbuffò.

"Uh..." la mia voce si affievolì.

"Chi, dai, non ti piace mai nessuno, è emozionante." continuò lei insistendo.

"Luke, noi, uh, stiamo insieme." mi feci piccola, aspettando le reazioni dei miei genitori.

"Be', è un ragazzo carino, sua mamma è gentile." mia mamma forzò un sorriso.

"Non si comporta in base a come si veste." sputai fuori.

"Lo so, sembra solo un po'...audace." spiegò mia mamma.

"Non è così, è un ragazzo normale." dissi io.

"Okay, bene, sono felice per te." la sua voce si affievolì.

Sbuffai e lasciai la stanza.

Audace un cavolo. Luke era un imbranato che si divertiva a cercare fatti sui pinguini.

mr. punk rock - l.h. au (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora