«Mia! Mia! Ti prego, aprici questa maledetta porta!»
Perché non si sente niente dalla stanza? Cosa sta facendo? Perché c'è silenzio?
Poi, all'improvviso si sentono rumori di passi, lenti e pesanti, che si avvicinano alla porta e Mia apre.
«State tranquille, sto bene. O almeno, sto meglio rispetto a cinque minuti fa ma--
Sia la nonna sia la mamma le vanno subito incontro abbracciandola così forte da non farla quasi respirare.
«Mi dispiace avervi fatto preoccupare ma così non riesco a respirare.»
«Mia, non possiamo immaginare cosa stai vivendo.» Amanda e Sandra sciolgono l'abbraccio ma sono ancora unite a Mia. «Ma dacci la possibilità di essere al tuo fianco. Non vogliamo che tu viva questo brutto momento da sola.» le dice la mamma preoccupata, sul punto di piangere.
«Hai ragione mamma. Ma in questo momento devo affrontare papà perciò ne parliamo più tardi.» dice Mia uscendo dalla stanza per andare al piano di sotto.
Si sente spossata, stanca e con un forte mal di testa. Ma non intende rimandare l'incontro con suo padre. Anzi, rimanderebbe di sicuro ma così suo padre resterebbe ma sa fin troppo bene che sarebbe sbagliato.
«Mia, figlia mia. Tutto bene? Mi sono spaventato tantissimo e vorrei capire se--
«Sto bene ma, tu non sei mio padre.»
«Cosa? Mia cosa stai dicendo?» domanda Hardin scioccato.
«Sei mio padre di sangue ma non sei stato presente al mio primo giorno di scuola. Non sei stato presente quando i bambini mi bullizzavano perché sono mezza irlandese e mamma è venuta a difendermi. Non sei stato presente quando mi sono diplomata al liceo. Non sei stato presente quando mi sono laureata e quando ho iniziato a lavorare. Tu non sei mai stato presente nella mia vita e ora so il perché. Solo la tua vista mi disgusta tanto da nausearmi.»
Mia indica la porta d'ingresso.
«Quella è la porta e spero di non vederti più perché non meriti il mio amore e il mio perdono.» dice più determinata che mai, ma anche arrabbiata perché si è illusa che suo padre l'avesse sempre voluta bene.
Sconfitto e deluso, Hardin si avvicina alla porta d'ingresso ma prima di andarsene cerca di avvicinarsi a Mia per darle un bacio ma lei arretra e si avvicina alla mamma abbracciandola da dietro per la nuca.
«Allora, addio.»
Una volta uscito dalla sua abitazione, Hardin Kelly è uscito anche dalla sua vita definitivamente.
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SPAZIO AUTRICE
Salve amici miei!
I momenti sul padre di Mia sono stati piuttosto brevi ma è meglio così. Avrebbe causato soltanto altri problemi e l'unica cosa che Mia non necessita è proprio avere una vita ancor più stressata del solito!
Vi sta piacendo? Fatemelo sapere con un commentino.
A presto!
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Un Amore Inaspettato
RomanceSettembre 1956. Calgary Mia Kelly è una ragazza che lavora coma bambinaia alla Family Happiness, una delle agenzie più famose di Calgary. Laureatasi in Scienze dell'Educazione, Mia desidera crearsi una famiglia, amando i suoi figli e amata a sua vol...