Il sole del mattino filtra attraverso le tende, svegliandomi dolcemente.
Mi sento come se una mandria di elefanti mi fosse passata sopra la testa.Con un gemito, mi alzo lentamente dal divano, notando il bicchiere d'acqua e gli antidolorifici lasciati sul tavolino.
I ragazzi devono averli messi lì per me. Prendo le medicine e bevo l'acqua, cercando di scacciare il mal di testa pulsante.Dopo una lunga doccia, mi sento abbastanza umana da affrontare il mondo esterno.
Mi vesto con jeans a vita bassa ed un crop top semplice, qualcosa di comodo.
La serata precedente è ancora un vago ricordo, ma so che devo affrontare i ragazzi e chiarire tutto, nonostante mi vergogni da morire per essermi comportata come una me diciassettenne.Arrivata al Bunker, mi faccio forza e varco la soglia. L'energia è più tranquilla rispetto alla notte scorsa, ma appena entro, sento subito la voce di Faster che mi prende in giro.
-"Ecco la nostra party animal!"
ride lui, con un sorriso sornione.-"Ti sei ripresa dalla sbornia epica di ieri?"
Sorrido timidamente, cercando di non far trasparire troppo imbarazzo.
-Sì, sì, sto bene. Grazie per esservi presi cura di me.
Piccolo mi guarda con preoccupazione.
-"Nicole, come ti senti davvero? Non devi fingere con noi."Cerco di mantenere un'espressione tranquilla.
-Davvero, sto bene. Solo un po' di mal di testa, ma passerà.
Caph da dietro mi abbraccia forte.
Sa bene come mi sento nonostante io non sia riuscita a parlargli.-"Ci hai fatto preoccupare ieri sera, ma siamo qui per te. Sempre."
Mi sento confortata dalle loro parole, ma dentro di me c'è una tempesta di emozioni che non riesco ad esprimere.
Mentre cerco di partecipare alle conversazioni, noto Jackson dall'altra parte della stanza.
Il suo sguardo è fisso su di me, e sento una fitta di ansia crescere dentro il mio petto.
Cerco di evitarlo, non per mancanza di desiderio di parlare con lui, ma per paura di quello che potrei dire o fare.
Non sono pronta ad affrontare tutto ciò che è successo, non adesso.Faster, notando la tensione, cerca di alleggerire l'atmosfera.
-"Ehi, Nicole, pensi di riuscire a gestire una festa di nuovo stasera? Magari senza alcol questa volta."
Rido nervosamente.
-Forse è meglio prendersi una pausa dalle feste per un po'.
La situazione era sicuramente migliorata, meno imbarazzante rispetto a prima.
Fin quando Jackson si avvicina, col suo volto sempre serio.
-"Nicole, possiamo parlare un attimo?"
Il mio cuore inizia a battere più forte. Annuisco lentamente e lo seguo in una stanza più tranquilla, la stanza della Venere.
-"Perché mi stai evitando?"
chiede.
Il suo tono è più freddo del solito.-"Pensavo che avessimo chiarito qualcosa ieri sera."
Mi siedo su una sedia, prendendo un respiro profondo.
-Non è così semplice, Jack. Ci sono tante cose che non riesco ancora a dire, che non riesco a mettere in ordine nella mia testa.
Jackson si passa una mano tra i capelli, visibilmente frustrato.
-"Nicole, non possiamo continuare a girarci intorno. Dobbiamo affrontare quello che c'è tra noi."
Sento una stretta al petto.
Non voglio perdere la nostra amicizia, ma non posso ignorare ciò che sento. Ciò che ho sempre sentito.Nonostante ciò decido di rispondere così
-Jack, non voglio che queste emozioni rovinino tutto.
Jackson fa un passo indietro, scuotendo la testa.
-"Forse è già troppo tardi per quello. Non possiamo far finta che non sia successo nulla."
Le sue parole mi feriscono, ma cerco di mantenere la calma.
-Non so cosa fare, Jack. Ho bisogno di tempo.
Jackson mi guarda con un'espressione che quasi non riesco a decifrare.
-"Prenditi tutto il tempo che ti serve, Nicole. Ma sappi che, non aspetterò per sempre."
Le sue parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco.
Jackson esce dalla stanza, lasciandomi sola con i miei pensieri. Sento le lacrime bruciare dietro gli occhi, ma le trattengo.
Non posso permettermi di crollare ora.
Quando esco dalla stanza, i ragazzi notano subito il mio stato d'animo.
Caph mi si avvicina, preoccupato.-"Tutto bene, Nic?"
Annuisco, forzando un sorriso.
-Sì, te l'ho detto, solo un po' stanca. Non preoccuparti.
Ma dentro di me, so che niente va bene. Il mio cuore è un caos di emozioni contrastanti, e non so come gestirle.
La giornata passa lentamente, e io evito Jackson il più possibile. Ogni volta che i nostri sguardi si incrociano, sento un dolore lancinante nel petto. Non posso continuare così, ma non so come risolvere la situazione.
Quando finalmente torno a casa, mi butto sul letto, esausta.
Le parole di Jackson risuonano nella mia mente. "Non aspetterò per sempre."Non so cosa riservi il futuro, ma so che devo trovare un modo per affrontare i miei sentimenti.
Prima che sia troppo tardi.
*Spazio autore*
Ciao bellissimi , scusate, capitolo un po' corto.
Secondo voi cosa succederà?
Sono curiosa di sentire la vostra
A breve posterò anche altro, mi raccomando lasciate sempre una stellina se vi va.⭐️
Take care!🫶🏼
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