I giorni seguenti trascorrono in un misto di confusione e routine.
Cerco di godermi l'estate e di distrarmi, ma i miei pensieri tornano costantemente a quella notte e alla conversazione con Jackson.
L'ansia di affrontare i miei sentimenti e la paura di perdere la sua amicizia mi divorano dall'interno.
Non avrei mai pensato di ritrovarmi qui, con una scelta da fare.
Non avrei mai pensato di piacergli e basta, non era mai stata un opzione nella mia vita una situazione del genere.
Un sabato pomeriggio, ricevo un messaggio da Faster sul nostro gruppo WhatsApp.
fasterollo🖤
Oggi pomeriggio Bunker. C'è da lavorare su alcuni pezzi nuovi.
13:47
@nicole🤍 tu ci sei?
13:47
ci sono. a che ora?
13:52
Erin🧚🏻
Direi verso le 17, non mancare Nic
13:53
faresito (principe)🫅🏼
Ti aspettiamooo
13:55
Subito dopo aver ricevuto i messaggi decido di iniziare a scegliere cosa mettere.
Da quando Jack aveva iniziato con questa storia, anche la mia indecisione prese il sopravvento.
Diciamo che sono sempre stata un'eterna indecisa ma prima non mi facevo problemi a vestirmi da vera e propria barbona.
Nonostante il caldo non posso rinunciare ai miei baggy, no davvero, non saprei come fare senza.
Almeno al bunker ci sono i ventilatori.
Baggy, top corto, Jordan, occhiali da sole, un po' di trucco e via.
Arrivo al Bunker poco dopo le 17.
L'aria è calda e pesante, tipica di un pomeriggio estivo, ma c'è una leggera brezza che rende tutto più sopportabile.
Quando entro, vengo subito accolta dall'energia vibrante dei ragazzi. Faster sta armeggiando con una chitarra, mentre Caph è immerso nella sua playstation, come sempre,
ed Erin, Piccolo e Fares cazzeggiavano.
-"Eccola qui!"
esclama Faster con un sorrisone, posando la chitarra.
Mi avvicino a lui, ridendo.
-Ciao coglione.
-"Come stai?"
mi chiede Caph nel frattempo, staccandosi dalla play per posare una mano sulla mia spalla.
-Bene, grazie. Un po' stanca, ma sto bene.
Sorrido, cercando di sembrare il più sincera possibile.
La mia mente è ancora un caos, ma cerco di non farlo trasparire. Non voglio che gli altri si preoccupino o che inizino a fare domande scomode, tutto qui.
Jackson è seduto nell'angolo, con il suo pc davanti e le cuffie attorno al collo.
Quando i nostri sguardi si incrociano, lui mi fa un cenno di saluto, ma niente di più.
-"Bene, ragazzi"
Inizia Erin,
-"oggi dobbiamo lavorare su alcuni nuovi pezzi."
-"Nicole, ci dai una mano con i testi?"
Aggiunge Faster.
Annuisco, prendendo posto accanto a lui.
-Come sempre, prontissima.
Le ore volano via in un mix di musica, risate e discussioni sui testi.
È quasi come tornare ai vecchi tempi, quando tutto sembrava più semplice e spensierato.
Ad un certo punto, dopo ore passate a parlare solo di musica Caph mi chiede di seguirlo fuori per una pausa sigaretta.
Quando arriviamo fuori ci sediamo su una panchina ed improvvisamente mi chiede
-"Hai visto Jack? Sembra un po' giù ultimamente."
Ma che cazzo, proprio quando smetto di pensarci, rieccoci.
-Sì, ho notato. Ma non so cosa fare.
-"Parlargli potrebbe aiutare"
suggerisce Caph, espirando lentamente il fumo.
-"Siete amici da una vita, troverete un modo."
-Per cosa?
-"Ah non lo so."
-Che stronzi che siete. Avete parlato? Ti ha detto qualcosa?
Mi stava nascondendo qualcosa quello stronzo, ecco perché ultimamente era un po' strano.
Dovete sapere che non è proprio la specialità di Caph mantenere segreti.
Infatti cerca sempre di camuffare tutto, come se non avesse detto nulla, con la sua solita frase.
-"Facciamo come se non avessi detto nulla ok?"
-Marco sono seria, ti ha parlato? Cosa ti ha detto?
-"Chiediglielo tu."
-Che stronzo giuro.
Per la prima volta Marco si trattenne.
Doveva essere proprio importante, oltre il fatto che era un "segreto di Jack".
Dalla sua bocca uscirono solo queste parole.
-"Lo faccio per il tuo bene ciccia."
Mi lasciò con una strana sensazione in corpo ma anche una sorta di sollievo.
Dopo un lungo silenzio rientriamo e riprendiamo a lavorare, ma la conversazione con Caph continua a ronzarmi in testa.
Okay forse ha ragione.
Non posso più comportarmi da bambina e anche se non sono pronta decido che è arrivato il momento di affrontare Jackson, anche se l'idea mi fa venire i brividi.
Dopo aver finito le prove, il Bunker si svuota lentamente. Rimango indietro, fingendo di dover sistemare alcune cose. Jackson è ancora lì, armeggiando con il suo laptop.
-Ehiii, Jack.
lo chiamo, cercando di sembrare casuale.
-Ti va di parlare?
Mi guarda per un momento, poi annuisce.
-"Certo, Nicki."
Usciamo fuori, dove l'aria è più fresca.
Mi siedo mentre lui rimane in piedi, incerto.
-"Cosa c'è?"
chiede, rompendo il silenzio.
-Volevo solo chiederti se va tutto bene.
inizio, cercando le parole giuste.
-Mi sembri un po' distante. Se dovesse essere colpa mia non me lo perdonerei mai davvero, io non voglio perdere il nostro rapporto in alcun modo.
Lui sospira, guardando le stelle, che stasera erano più luminose del solito.
-"È solo... ci sono tante cose nella mia testa, Nicole. E quella sera... ho detto delle cose che forse non avrei dovuto dire."
Mi ha fatto un po' male sentire questa frase, ma forse ha ragione.
-Non è colpa tua.
dico, cercando di rassicurarlo.
-Anche io ho i miei pensieri e le mie paure. Ma siamo amici, possiamo superare questo, no?
Lui mi guarda, il suo sguardo è pieno di emozioni che non riesco a decifrare.
-"Sì, siamo amici. E non voglio perdere questo."
Il silenzio cala di nuovo tra noi, ma questa volta è più leggero, meno opprimente.
Forse, pensiamo entrambi, abbiamo tante cose in festa.
Forse, c'è ancora speranza per noi.
Anche se, i miei sentimenti sono molto contrastanti.
Ma sarà solo amicizia o qualcosa di più forte?
*Spazio autore*
Ciao stelline, purtroppo non sto molto bene oggi, avrei voluto pubblicarla prima, però dai perdonatemi per sta volta.
Prossimo capitolo tanta roba, questo non mi piace troppo ma vi assicuro che sarà una bella storia.
Secondo voi che succederà? Sono curiosa di sentire la vostra.
Mi raccomando se vi va lasciate una stellina⭐️
E come sempre...Take care🫶🏼
