Gli ci volle più di un anno per assemblare ogni pezzettino del suo cuore, che era andato in frantumi come un pezzo di cristallo. Tuttavia non sarebbe mai più tornato come prima; piccole schegge andate perdute gli avevano lasciato nei buchi, che non sapeva come riempire.
Un anno e mezzo era passato e Jungwon avrebbe compiuto vent'anni al più presto. Febbraio era molto vicino e un pomeriggio lui e i suoi amici si ritrovarono a discutere su ciò che il festeggiato avrebbe fatto per quell'occasione, passeggiando per le strade. Jungwon aveva da poco finito il suo turno di lavoro in un fast food; quello era il suo lavoro part-time da sempre. Era già stanchissimo, siccome aveva passato la notte precedente a studiare per gli esami universitari.
Alla fine, ironia della sorte, aveva scelto l'indirizzo che un anno prima non si sarebbe mai sognato di scegliere: letteratura, nello specifico, classica."Quindi cosa farai, Jungwon?" Chiese Heeseung.
"Niente probabilmente. Non ho i soldi per permettermi una festa."
"Neanche per invitare qualche amico a casa?"
"Lo sapete che siete gli unici amici che ho al momento." Sospirò Jungwon. Il suo fiato divenne condensa.
Heeseung scosse la testa con aria di rimprovero.
"Won, non ci stai nemmeno provando...""Ma io sono felice così. Non voglio avere tanti amici; voglio che i pochi che ho siano fedeli."
"Su questo hai ragione, ma... Non pensi che sarebbe più interessante incontrare nuove persone? Magari potresti trovare un ragazzo."
"Non mi serve. Sto bene così, te l'ho già detto."
"Quanto sei testardo!"
"Io?!" Jungwon alzò gli occhi al cielo stizzito.
"Su via, ragazzi, non ricominciate a litigare!" Intervenne Jaeyun. "Hee, fatti gli affari tuoi per una volta e tu, Won, dovresti provare a uscire da quel guscio e aprire il cuore."
"Come sei poetico!" Rispose il ragazzo sarcastico.
Jaeyun sbuffò. I suoi passi crepitavano più di tutti, sulla neve appena caduta.
"Cambiando discorso, cosa ti piacerebbe per il compleanno?""Una rosa nera."
"Ancora?! Jungwon, l'hai già richiesta e ricevuta per il compleanno e due volte per Natale!" Sbottò Heeseung.
"E' tutto quello che voglio."
"Perché? Che cos'ha di speciale?"
"Mi ricorda Jongseong."
Jaeyun sospirò.
"Io ti avevo detto di non affezionartici."Jungwon si sentì scaldare le guance e il sangue andare su di giri nelle vene, ma riuscì a controllare il suo tono di voce.
"Al cuore non si comanda, Jaeyun, e poi non è mica colpa sua se l'hanno ucciso.""Quindi non te l'aveva detto." Borbottò l'amico.
"Cosa non mi ha detto?" La sua voce iniziò presto ad alterarsi.
"Niente. Niente di ché." In quel momento non avrebbe avuto alcuna importanza per lui, quello che avrebbe detto, ma preferì comunque tacere la verità, poiché riteneva che sarebbe stato meglio che l'amico continuasse a credere che Jongseong fosse morto, piuttosto che venisse a sapere che lo aveva semplicemente abbandonato, come ogni divinità faceva, quando si stancava di un mortale. Tuttavia Jaeyun, malgrado sostenesse il contrario, non conosceva la vera causa di quel gesto e, se lo avesse saputo, non l'avrebbe più considerato un immortale come tutti gli altri.
"Senti un po', ne avevamo già discusso..."
Questa volta fu Heeseung a intervenire.
"Non cominciate a litigare, voi due... Jaeyun, piantala di fare il misterioso e Jungwon, tieni a freno i bollenti spiriti! E per tornare a prima, io mi rifiuto di comprarti una rosa nera anche quest'anno; è deprimente e non è certo qualcosa da regalare a un amico.""Confermo."
Jungwon sbuffò.
"Va bene, allora me la comprerò io, come faccio tutti i mesi.""Compratene una finta, Jungwon." Gli suggerì Jaeyun.
"Non posso. Simboleggerebbe un amore finto."
"Eterno." Lo corresse Jaeyun.
"E' qui che ti sbagli. Se è eterno, diventa finto. Se è vero, muore con noi."
"Non credo che..."
"Oh basta, Jaeyun! Cosa vuoi capirne tu?! Jungwon ha ragione." Lo interruppe Heeseung. "Non è forse vero che una rosa vera ha bisogno di cure? E l'amore? Anche quello, se non ha bisogno di cure, è finto."
"Proprio così."
"Certi ragionamenti me li aspettavo da Heeseung, ma da te, Jungwon... Cosa ti è successo?"
"Non lo so proprio. Forse era una parte di me stesso che dovevo ancora scoprire."
Heeseung rise.
"Beh a me piace questa nuova parte di te. E' dolce." Diede a Jaeyun un colpetto sulla spalla. "Tu cosa ne pensi?"L'amico fece spallucce.
"Non saprei. Non mi sono mai interessato di questo argomento.""E' chiaro. Non fai altro che pensare alla fisica e a tutti quegli scienziati. Se Archimede fosse ancora vivo, sono certo che ti vedremmo rincorrerlo, urlando come una ragazzina, con un seguito di altri secchioni appresso."
Jungwon scoppiò a ridere.
"Che spiritoso! Davvero divertente!" Bofonchiò Jaeyun. "Sarò pure un secchione, ma almeno non sono un clown del circo." Si mise di fronte a Heeseung, facendo fermare la sua camminata, gli sfiorò la punta del naso e rise. "Guarda qui, che bel naso rosso!"
Heeseung sentì le guance scaldarsi e diventare dello stesso colore del naso.
"Perché stai arrossendo?" Lo stuzzicò ancora l'amico.
"Ho caldo."
"Davvero? Ci sono almeno nove gradi sotto zero."
"Vedo che sei anche un termometro, oltre che un secchione." Stavolta la sua risata era nervosa.
"Vedo che l'asfalto è ghiacciato. Sarebbe un peccato se scivolassi." Jaeyun gli diede una lieve spintarella, sufficiente da far perdere l'equilibrio all'amico, ma Heeseung trovò modo di reggersi, aggrappandosi alle braccia di Jaeyun e tirandosi su. Non si era accorto, che così facendo, lo aveva tratto a sé e che le loro visi si erano avvicinati pericolosamente. Rimasero lì fermi per qualche secondo, prima che Heeseung, ipnotizzato da quelle belle labbra, rese scure dal freddo, lo baciasse a stampo. Si ritrasse subito dopo, non appena si era accorto di quello che aveva appena fatto. Si sentiva le guance bruciare e il cuore battere fortissimo.
"Scusami." Lo spinse via, preso dal panico. "I-io... N-non..."
Jaeyun, senza dire niente, si girò per raggiungere Jungwon, ma non lo vide più. Un muro di nebbia si elevò tutto intorno a loro.
"Dov'è Jungwon?" Chiese.____________________________
Spazio autrice
Ecco qui un piccolo capitolo shipposo sulla Heejake. Spero che vi sia piaciuto, anche se è un po' noioso, ma il prossimo capitolo sarà molto più interessante (spero).
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Caduto dall' Olimpo~ Jaywon ✿
FanficJongseong fa parte di una lunga successione divina che affonda le proprie radici in Afrodite stessa. Figlio di una nereide e pronipote di Eros (Cupido), dio dell' amore passionale. Egli è immortale e l'ultimo discendente prediletto della dea, la qu...