L'Overlord e la Pornostar

L'inizio di tutto

Husk camminava in giro per il casinò, assicurandosi che tutto andasse per il verso giusto, in quella che sembrava una delle sue solite giornate da Overlord. Tutti giocavano con decisione, sicuri che avrebbero vinto ogni somma che si trovasse sul piatto, ma Husk sapeva che molto spesso quella sicurezza assoluta avrebbe portato solamente alla perdita di tutto. Durante quell'ispezione Husk notò qualcosa, o meglio, qualcuno di particolare: Valentino, l'Overlord della lussuria. Non lo si vedeva molto spesso in quel casinò, e ad Husk non stava molto simpatico, sapendo come trattava i suoi dipendenti. È vero, siamo all'inferno, ma nessuno si meriterebbe di essere considerato solamente un oggetto da utilizzare e buttare via appena esaurisce la sua funzione. Husk notò anche che quel giorno venne accompagnato da un demone ragno, posizionato sulle sue gambe come una specie di trofeo. Gli pareva di averlo già visto da qualche parte... ma certo! Quelle poche volte in cui usciva dal casinò vedeva sempre un poster con lui sopra: era Angel Dust, la pornostar più famosa dell'inferno, colui che gli faceva fare soldi a palate.

"Angel, amorcito, hai fatto un ottimo lavoro, sei davvero il mio portafortuna. Va a riposarti un po', ma non metterci troppo, sono stato chiaro?

"Sì, Valentino" 

Angel si alzò, e dallo sguardo sembrava sollevato. Si diresse al bagno, ed Husk, curioso, lo seguì, ma senza entrare per dargli almeno un pò di spazio.

"Sono stanco morto... perchè ho firmato il contratto quel giorno? Sono stato uno stupido. Meglio tornare, non voglio che si arrabbi"

"Buonasera, Angel Dust"

"Buonasera signore... ma lei è-"

"Sì, sono io, il proprietario del casinò. Nonchè uno degli Overlord più influenti in questa città. Sai ti ho osservato, e mi sembra che tu non sia molto contento di stare al suo servizio"

"Beh ecco-"

Angel non fece in tempo  a parlare che la sua catena apparve al collo tirandolo un po', segno che ci stava mettendo troppo. Husk gli fece un cenno con la testa per comunicargli che poteva andare dal suo "padrone". Qualcosa in quel demone scatenò in lui una strana sensazione; non era pietà, era qualcosa di simile anche se non capiva bene cosa fosse. In quell'istante un'idea gli balenò in testa: avrebbe liberato la pornostar dalle grinfie di Valentino. 

"Husk, che piacere vederti! A cosa devo questo incontro gatito?" 

"Il motivo è semplice, voglio scontrarmi con te in una partita a poker. Non vieni molto spesso qui, ma ogni volta che lo fai vinci a ogni partita. Mi piacerebbe vedere se sei davvero così imbattibile."

"Mmh... potrebbe essere interessante, perchè non mi dici la posta in gioco prima di prendere la mia decisione?"

"Ma certo, Valentino. Se vinci tu, avrai l'80% dei miei guadagni e una parte dei miei casinò. Se invece vinco io, tu mi darai l'anima di Angel Dust"

"Accetto la tua proposta. Che ne dici di giocare domani alle 10? "

"A me va bene,  domani allora, e che vinca il migliore." 

Angel tornò finalmente a casa dal suo amato Fat Nuggets, sollevato che quella giornata fosse finita. Per fortuna domani mattina sarebbe stato libero, Valentino aveva un incontro importante e sarebbe stato assente. Ripensò all'incontro con Husk, di come avesse capito il modo in cui si sentisse avendolo solamente osservato. Pensò anche che fosse parecchio attraente, e che non aveva mai visto qualcuno come lui, aveva un non so che di... affascinante ecco, cosa che non aveva mai visto qui all'inferno. Coccolò un altro po' il suo maialino che come al solito lo aveva accolto con eccitazione, e decise finalmente di addormentarsi dopo quella giornata faticosa. 

La mattina dopo si alzò a causa del suo maialino che lo leccò dolcemente in faccia. Guardò l'orario, erano le 11. Mentre si sistemava apparve la sua catena rosa, che si ruppe all'improvviso, facendo spazio ad un'altra catena, questa volta di colore oro. Cosa diavolo era appena successo?