Capitolo 4

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"Chi scoppia a piangere senza un' apparente motivo viene spesso 

considerato debole; ma in realtà è il più forte di tutti, 

perchè è riuscito a mascherare il suo dolore fino a quel momento"

Ad un tratto la porta viene aperta con forza ed io sobbalzo al pensiero che mio padre potesse rientrare, ma per fortuna Matt mi appare davanti. Comincio a vedere sfocato e le ferite pulsano sul mio corpo, ancora fresche.

<<C-char... piccola>> pronuncia in un sussurro, accucciandosi vicino a me. Cerco di sorridergli, ma il risultato è una smorfia addolorata

<<È... è stato lui, vero?>> continua poi, scrutandomi attentamente, spostando la mia testa sulle sue gambe e comincia ad accarezzarmi la guancia dolcemente

La lacrima che mi scivola da un occhio conferma la sua teoria

<<Devi denunciarlo Char, guarda cosa ti ha fatto!>> dice asciugandomi le lacrime e sfiorandomi i lividi, uno a uno, mentre io scuoto la testa più velocemente che posso

Non posso, mi ammazzerebbe... ci ammazzerebbe

<<Se non lo vuoi denunciare te ne devi andare da questa casa. Ogni volta sei ricoperta di lividi! Non è una cosa normale Charlotte, ed io non gli permetterò di ferirti ancora una volta!>>

<<Me... Me lo m-merito>> ribatto testarda

<<No che non te lo meriti, piccola mia, come devo fare per fartelo entrare in quella testolina?>> D'improvviso poi si fa serio.

<<Dobbiamo andarcene Char>>

Io mi raggelo: non posso. Verrebbe a cercarmi, e se non mi troverà torturare chiunque per ritrovarmi, fino a farmela pagare

<<No, n-non... posso>>

<<Tu adesso verrai via con me. Che tu lo voglia o no. Non starò ad assistere ancora una volta mentre ti gonfia di botte!>> Dice mentre, senza aspettare una risposta, mi prende in braccio e si dirige verso camera mia, appoggiandomi delicatamente sul letto. Io cerco di liberarmi, ma non serve a niente, lui è più forte di me.

Comincia a mettere tutto ciò che gli dico in valigia (alcuni vestiti e delle foto di me insieme alla mamma) poi la va a mettere in auto, tornando poco dopo per aiutarmi a camminare.

Rivolgo un'ultimo sguardo alla mia casa prima di andarmene. Non ho neanche dei soldi, perchè tutto ciò che guadagno lo prende mio padre...

Appena arriviamo Matt scarica la mia valigia e mi aiuta ad entrare, facendomi sedere sul suo letto. La sua camera è sui toni del grigio, ma piena di foto sue, con la sua famiglia, da solo e con me e Meg

<<Aspettami qui, vado a prendere il kit del pronto soccorso, poi mi spieghi tutto>> ribadisce

Non credo gli dirò molto... lo metterei in pericolo

A volte mi chiedo se sia la scelta giusta essersene andata... E se mi ritrovasse? Avrebbe pietà di sua figia o mi ammazzerebbe di botte? Non ho neanche lasciato un biglietto...

Take me awayWhere stories live. Discover now